L’ordinanza 2 aprile 2021 del Ministero della Salute “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19“, in vigore dal 7 aprile, proroga fino al 30 aprile 2021 le limitazioni dell’ordinanza 30 marzo 2021, che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’UE (paesi nell’Elenco C dell’Allegato 20, del DPCM 2 marzo 2021), tampone entro 48 ore dalla partenza, comunque una quarantena di 5 giorni e un ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
Inoltre, l’ordinanza proroga fino al 30 aprile 2021 anche le misure di cui all’ordinanza 13 febbraio 2021 regolante l’ingresso di viaggiatori provenienti dal Brasile e la disciplina dei voli covid-tested (art.2).
Infine, l’ordinanza dispone l’applicazione delle misure di cui all’Elenco C dell’Allegato 20 per gli spostamenti da e per l’Austria, il Regno Unito di Gran Bretagna, l’Irlanda del nord e Israele.

Sul sito di Ismea è a disposizione l’area espositiva per acquisire informazioni relativamente alla Banca Nazionale delle Terre Agricole – BTA per i terreni che potranno essere oggetto di futura vendita. Le imprese che ne hanno interesse potranno individuare i terreni pubblici, da coltivare, posti in vendita. Per ulteriori info:  http://www.ismea.it/banca-delle-terre
La “Banca Nazionale delle terre agricole”, istituita con legge n. 154 del 2016, costituisce l’inventario dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono della attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo e dando pubblicità sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. La Banca opera a livello nazionale e le modalità di vendita sono regolate dai criteri pubblicati e vigenti al momento dell’avvio della procedura competitiva. In attesa dell’apertura del nuovo bando e, dunque, delle aste competitive, si fornisce di seguito il link a una serie di FAQ messe a disposizione dall’Ismea:

http://www.ismea.it/banca-delle-terre/faq#faq4

La circolare INPS n. 47/2021 fornisce le istruzioni operative per la fruizione dello sgravio contributivo per nuovi i lavoratori autonomi agricoli under 40 che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola nel periodo 1°gennaio-31 dicembre 2021.
Il comma 33 dell’art. 1 della legge di bilancio per il 2021 (legge n. 178/2020) riconosce ai coltivatori diretti e agli IAP di età inferiore ai 40 anni, in caso di nuova iscrizione all’INPS nel corso del 2021, lo sgravio dei contributi pensionistici al 100% per i primi 24 mesi di attività. L’agevolazione spetta dunque solo per due anni, a differenza dell’analoga misura applicabile in favore dei nuovi iscritti nel 2017 e nel 2018 che prevedeva uno sgravio di durata quinquennale (totale per i primi tre anni e parziale per gli ultimi due anni).
Si ricorda che l’esonero riguarda esclusivamente i contributi per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS), ossia quelli destinati a finanziare i trattamenti pensionistici del coltivatore diretto o dello IAP. Restano dovuti gli altri contributi obbligatori, quali quelli relativi alla maternità ed all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (questi ultimi limitatamente ai coltivatori diretti perché gli IAP non sono soggetti all’assicurazione INAIL).
L’esonero dei contributi pensionistici non incide sulla misura del trattamento pensionistico che continua ad essere calcolato sull’ordinaria aliquota di computo.

Confagricoltura ha partecipato, con il coordinamento Agrinsieme, all’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera per evidenziare la posizione sul piano strategico nazionale di attuazione della PAC. La posizione espressa si è incentrata essenzialmente su alcuni aspetti strategici della programmazione più che sulle scelte di dettaglio di attuazione della riforma. La programmazione dovrebbe tutelare lo strumento principale di attuazione della Pac che è, anche in termini finanziari, quello dei pagamenti diretti. La percentuale di risorse da destinare agli eco-schemi dovrebbe essere la più contenuta possibile. È stata espressa contrarietà anche all’applicazione del capping ed è stato evidenziato che l’individuazione dell’agricoltore attivo dovrebbe prevedere procedure il più possibile automatizzate e semplici. Sono anche state formulate richieste per ridurre i vincoli della condizionalità e prevedere alcune specifiche deroghe. Più in generale, Agrinsieme ha rilevato come sia urgente attivare il tavolo di partenariato per condividere, in prima battuta con le organizzazioni agricole, le linee programmatiche di attuazione della PAC.

Il decreto sostegni impegna 32 miliardi di euro derivanti dall’ulteriore scostamento di bilancio approvato a gennaio e si pone l’obiettivo di contrastare gli effetti della crisi con misure che impatteranno anche sul comparto agricolo e per questo ringraziamo il Ministro Patuanelli e il Governo”. Così ha premesso Annamaria Barrile, direttore delle Relazioni Istituzionali di Confagricoltura, all’audizione in Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato nell’ambito dell’esame del Decreto Sostegni.
La consapevolezza però della limitatezza delle risorse disponibili, a fronte della vastità della platea di imprese e famiglie in difficoltà, deve imporre una riflessione in vista del prossimo scostamento di bilancio e delle misure che verranno adottate, in particolare – ha affermato Barrile – sulla necessità che il PNRR sia l’occasione per definire linee strategiche, anche per il comparto agroalimentare, che portino alla ripresa e a una crescita sostenuta, in grado di trainare il Paese fuori dalla crisi e ripianare l’ingente debito pubblico accumulato”.
Per questo Confagricoltura propone non solo alcune correzioni al decreto-legge, ma anche alcune nuove disposizioni che, con misure di semplificazione e interventi per l’accesso al credito, sostengano il sistema delle imprese agricole in una chiave di rilancio e non solo di ristoro.
Confagricoltura ha segnalato quindi la necessità di chiarire che per le attività connesse la perdita di fatturato sia calcolata sul fatturato dell’attività collegata, al fine di una corretta valutazione delle perdite degli agriturismi, particolarmente impattati dalle misure restrittive in corso.
Importante per il sostegno alla tenuta occupazionale delle nostre imprese – ha dichiarato Barrile – è poi la concessione di ulteriori periodi di trattamento di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti agricoli a tempo indeterminato (CISOA) e l’esonero, anche per il mese di gennaio 2021, dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL), per la quota a carico dei datori di lavoro, per le aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per gli imprenditori agricoli professionali e ai coltivatori diretti”.
Significativo è l’incremento, per il 2021, di 150 milioni di euro il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, che arriva quindi a 300 milioni di euro di dotazione, ma – rimarca Confagricoltura – mancano ancora i decreti attuativi per rendere disponibili le risorse. E’ necessaria una profonda semplificazione burocratica, che alleggerisca il più possibile imprese e cittadini da oneri documentali e identifichino meccanismi di sostegno rapidi e, ove possibile, automatici.
Analogamente Confagricoltura propone di prevedere la bancabilità per i crediti d’imposta, in particolare quelli derivanti da investimenti nell’ambito delle misure Transizione 4.0, per dare liquidità alle imprese agricole che coraggiosamente hanno investito in beni strumentali innovativi.
Questo – ha concluso Barrile – incoraggerebbe nuovi investimenti, unico volano possibile di una crescita in linea con gli obiettivi di transizione ecologica che il Paese si è dato e di cui l’agricoltura può essere protagonista”.