In seguito al violento nubifragio che si è abbattuto martedì 27 luglio sulla zona del Sandamianese, si avvisa che le aziende agricole hanno la possibilità di segnalare al proprio Comune di appartenenza le conseguenze subite da questa pesante calamità naturale, entro 10 giorni dall’evento compilando l’apposito modello “modello_aziende_agricole” in allegato, per l’ottenimento di un risarcimento da parte della Regione Piemonte.
Contestualmente, considerati i numerosi allagamenti che si sono verificati all’interno di svariate strutture, danneggiando numerose attività produttive, le aziende interessate possono compilare anche il “Modello C1 Agricoltura”, da inviare anch’esso al proprio Comune di appartenenza entro 10 giorni dall’evento, come previsto dal D.lgs 102/2004. Tale modello prevede un contributo a fondo perduto da parte della Protezione Civile per l’immediata ripresa dell’attività stessa.
In caso di approvazione del finanziamento per la ripresa dell’attività, si avvisa che sarà necessario portare in Comune una marca da bollo da 16 euro che verrà apposta sulla domanda stessa.

modello_aziende_agricole

Modulo C1_Aagricoltura

 

Green Pass

 

Sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:

 

  • Certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi) o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
  • Effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).

 

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo, come stabilito dall’articolo 9-bis del presente decreto:

 

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

 

Zone a colori

 

L’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dal primo agosto i due parametri principali saranno:

 

  • Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19;
  • il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19

 

Si resta in zona bianca 

 

Le Regioni restano in zona bianca se:

 

  • L’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive
  • Qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento;

 

Oppure:

 

  • Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento;

 

Da bianca a gialla

 

È necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla

 

  • l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;

 

  • qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive: 1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; oppure 2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento;

 

 

 

Da giallo ad arancione

 

È necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla

 

Da arancione a rosso

 

Una Regione è in zona rossa in presenza di un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive

 

  • Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 40 per cento;
  • Il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è superiore 30 per cento,

 

 

Wine Monitor è l’Osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino, nato con l’obiettivo di aiutare imprese e istituzioni della filiera vitivinicola italiana a interpretare correttamente le dinamiche del mercato. Si tratta della prima piattaforma che mette a sistema tutti i dati e le informazioni legate a questo settore, offrendo inoltre servizi mirati che aiutano il cliente a sviluppare le giuste strategie di business.
Wine Monitor (www.winemonitor.it) sta realizzando un’indagine che coinvolge le principali aziende vitivinicole italiane al fine di individuare gli strumenti strategici a sostegno dello sviluppo sul mercato interno ed estero.

COME ADERIRE ALL’INDAGINE

È possibile compilare il questionario ENTRO E NON OLTRE IL 31 AGOSTO 2021 connettendosi direttamente al seguente link: https://q.opinioni.net/access/redirect.php?proj=136613&tk=NW44MW47KV&lang=it

Per semplificare l’inserimento delle informazioni richieste può, in qualsiasi momento, interrompere la compilazione e riprenderla successivamente dal punto in cui è stata interrotta. Il questionario è preferibilmente rivolto al proprietario/direttore dell’impresa o ad un referente delegato. L’intervista durerà non più di 10-12 minuti.
Per ringraziare del prezioso contributo, alle imprese che compileranno il questionario sarà inviato gratuitamente via mail l’ultimo Report Wine Monitor sul posizionamento competitivo e le opportunità del vino italiano nel mercato globale.

CONTATTI ED INFORMAZIONI

Per qualsiasi problema tecnico che potrà verificarsi durante la compilazione, può contattare il seguente numero: 041.982429.

Per ogni ulteriore informazione e chiarimento sui contenuti della rilevazione può contattare: evita.gandini@nomisma.it oppure denis.pantini@nomisma.it

Per vedere un esempio di report Wine Monitor clicca qui e scarica il nostro E-book: https://www.nomisma.it/landing-ebook/#chiedi

La Regione Piemonte ha aperto il bando a sostegno degli agricoltori piemontesi per la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche tramite l’impiego di impianti di protezione con reti antigrandine. La dotazione finanziaria complessiva è di 3 milioni di euro sull’azione 1 della misura 5.1.2 del Programma di Sviluppo Rurale per l’anno 2021. L’attivazione del bando da parte dell’Assessorato regionale all’Agricoltura è condizionata dall’approvazione da parte della Commissione Europea delle proposte di modifica al PSR 2014-2020 presentate dalla Regione.
L’azione sostiene investimenti di prevenzione dei danni da avversità atmosferiche, costituiti da Impianti di protezione con reti antigrandine. Ogni impianto di protezione con reti antigrandine deve essere realizzato per la difesa attiva di uno specifico prodotto agricolo individuato dal codice di identificazione d’uso della superficie in termini di tipo di coltura.
Il budget della spesa pubblica prevista per il bando è di 3.000.000 euro. Il bando è riservato a richiedenti in possesso dei requisiti di agricoltore in attività di cui all’articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati.
I beneficiari possono presentare le domande di richiesta di contributo a partire dal 28 luglio e fino al 2 novembre 2021; il sostegno è pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione.
Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte al link: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2020-op-512-impianti-protezione-reti-antigrandine-bando-42021

In attesa che il Piano di Ripresa e Resilienza italiano venga approvato dal Consiglio Europeo, dopo il via libera della Commissione Europea del 22 giugno, forniamo un primo approfondimento delle misure e i progetti afferenti ai temi dell’economia circolare, contenuti nell’Allegato (COM (2021) 344 final) della proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all’approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia (SWD (2021) 165 final).
Sono misure e progetti afferenti alla MISSIONE 2 COMPONENTE 1 (economia circolare e agricoltura sostenibile) composta con riferimento al tema dell’economia circolare e rifiuti dalle seguenti misure di investimento e riforme:
– Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti con una dotazione pari a 1,50 miliardi di euro;
– Investimento 1.2: Progetto “faro” di economia circolare con una dotazione pari a 0.60 miliardi di euro;
– Riforma 1.1: Strategia Nazionale per l’Economia Circolare”;
– Riforma 1.2: Programma nazionale per la gestione dei rifiuti
La prima misura, legata agli Investimenti 1.1 e 1.2, che verrà finanziata nel terzo trimestre 2021, M2C1-14, riguarderà progetti in materia di economia circolare presentati dai Comuni sulla base di un decreto che dovrà specificare i criteri per la selezione degli stessi. Sono previsti, ad esempio, interventi per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multimateriale, vetro, imballaggi in carta, e la costruzione di impianti innovativi, tra cui anche impianti per il trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche come i pannelli fotovoltaici, etc.
A partire dal secondo trimestre del 2022 verrà adottata la misura M2C1-1 recante la “Strategia Nazionale per l’Economia Circolare” (Riforma 1.1) che avrà il compito di individuare le azioni chiave per traghettare l’economia lineare verso quella circolare tra cui interventi relativi al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, incentivi fiscali alle attività di riciclaggio dei rifiuti e utilizzo delle materie prime secondarie, revisione del sistema di tassazione ambientale sui rifiuti, sostegno a progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari, etc.
Inoltre, nel medesimo periodo verrà adottata anche la misura M2C1-13 recante il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” (Riforma 1.2) che avrà il compito di individuare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi in materia di rifiuti posti della normativa europea e nazionale.
Le misure potranno riguardare interventi per:
• adattare la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti;
• affrontare lo scarso tasso di raccolta dei rifiuti e disincentivare il conferimento in discarica;
• colmare le lacune nella gestione dei rifiuti e il divario tra diverse regioni e zone del territorio nazionale per quanto riguarda la capacità degli impianti e gli standard di qualità vigenti, con l’obiettivo di recuperare i ritardi;
• combattere gli scarichi di rifiuti illegali e l’incenerimento all’aria aperta (per esempio nella Terra dei fuochi) mediante misure quali l’introduzione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, anche attraverso l’impiego di satelliti, droni e tecnologie di intelligenza artificiale.
A fine 2023, invece, inizieranno una serie di interventi per ridurre le discariche abusive, oggetto di una procedura di infrazione ancora aperta (misure M2C1-15, M2C1-15bis, M2C1-16, M2C1-16 bis, e misure per ridurre le differenze regionali nella raccolta differenziata (M2C1-15 ter, M2C1-16 ter), in conformità alla Riforma 1.1 (Strategia -nazionale per l’economia circolare) e l’Investimento 1.1. Verrà sostenuta la costruzione di nuovi -impianti di trattamento e riciclaggio rifiuti e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Inoltre, con la misura M2C1-15 quater viene prevista l’entrata in vigore dell’obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici entro il 31 dicembre 2023 conformemente al piano d’azione dell’UE per l’economia circolare.
A fine 2025, invece, si procederà all’implementazione di misure (M2C1-17, M2C1-17 bis, M2C1-17 ter, M2C1- 17 quater, M2C1-17 quinquies, M2C1-17 sexies, M2C1-17 septies, M2C1-17 -octies, M2C1-17 nonies, M2C1- 17 decies) che permettono di raggiungere i seguenti target di riciclaggio di:
• rifiuti urbani: almeno il 55 %;
• rifiuti di imballaggio: almeno il 65 % in peso;
• rifiuti di imballaggi in legno: almeno il 25 % in peso;
• rifiuti di imballaggi di metalli ferrosi: il 70 % in peso;
• rifiuti di imballaggi in alluminio: almeno il 50 % in peso;
• rifiuti di imballaggi di vetro: almeno il 70 % in peso;
• rifiuti di imballaggi di plastica: almeno il 50 % in peso.
Anche se dal quadro rappresentato non emergono misure o interventi specificatamente dedicati al settore agricolo, le riforme che accompagnano gli interventi in materia di economia circolare avranno un impatto anche sul settore agricolo.
Basti pensare ai temi che dovrà affrontare la Strategia Nazionale in materia di economia circolare quali ad esempio l’implementazione del nuovo Registro Nazionale dei Rifiuti (R.E.N.), il cui prototipo è ora in fase di sperimentazione, oppure la revisione del sistema di tassazione ambientale sui rifiuti, nonché il sostegno a progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari. Quest’ultimo tema potenzialmente può essere molto interessante per alcune tipologie di residui di origine agricola che potrebbero trovare una diversa collocazione rispetto alla qualifica di rifiuti.
Queste riforme se ben attuate permetteranno di colmare il ritardo sull’impiantistica e il divario fra le regioni, in linea con gli obiettivi europei nonché permettere la chiusura dei cicli produttivi verso un modello a rifiuto zero.