A Palazzo della Valle si è conclusa la premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.
“Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che ci riempie di orgoglio perché dimostra come l’agricoltura, non sia solo il settore primario, ma anche capace di intraprendere strade innovative, di riscatto sociale e di welfare per le fasce più fragili della popolazione. Senza perdere la propria dimensione economica e imprenditoriale, le aziende che praticano agricoltura sociale sottolineano la dimensione etica d’impresa. Un’intuizione che continua a dare i suoi frutti e un esempio di sostenibilità da imitare”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Il MASAF – ha rimarcato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – lavora per valorizzare l’agricoltura sociale e per sostenere i più fragili, giovani, donne e diversamente abili che, in questo modo, possano essere protagonisti di un modello virtuoso. La visione comunitaria e l’implementazione della naturale voglia di donarsi dell’uomo sono fattori da riscoprire e ringrazio Confagricoltura e le imprese associate per aver puntato sulla coesione sociale. In questo modo si può raggiungere l’obiettivo sano di creare ricchezza per poi redistribuirla. Il modello Italia, infatti, deve vedere un grande sostegno alle aziende per riscoprire, nel sistema economico nazionale, le potenzialità dell’agricoltura, che per troppo tempo è stata considerata un’attività di secondo piano. Il Governo è intervenuto anche per contrastare l’aumento dei prezzi, stanziando 500 milioni di euro per garantire un aiuto economico ai più deboli che assicuri prezzi al dettaglio calmierati.
“I quattro progetti premiati oggi – ha spiegato Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – rafforzano e confermano la validità del nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali. Con questa iniziativa intendiamo favorire e supportare l’integrazione tra i diversi attori dell’agricoltura sociale e la realizzazione di modelli di buone pratiche”.
“L’agricoltura sociale è solidarietà, inclusione, integrazione, valorizzazione del territorio e della dimensione relazionale – ha dichiarato Virginia Antonini, Direttore della Sostenibilità e della Comunicazione Istituzionale di Reale Group – Per tradizione Reale Group è sempre stata vicina al mondo agricolo e, oggi più che mai, attraverso Reale Foundation siamo orgogliosi di sostenere, insieme a partner storici come Confagricoltura, iniziative etiche che offrono un contributo rilevante allo sviluppo del settore, generando ricadute positive in ambito sociale”.
“Questo bando ci consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal Parco archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro – ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato.
Crescono le aziende agricole che svolgono, oltre al regolare impegno legato alla coltivazione della terra e all’allevamento, attività sociali perfettamente integrate: +250% in otto anni (fonte: ISMEA 2020). L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole; le attività più diffuse sono le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di persone fragili (Rapporto Agricoltura100, Reale Mutua – Confagricoltura, 2022). Oltre la metà fattura tra 50mila e 1 milione di euro; solo il 12% supera il milione. La maggior parte si trova nel Nord Italia (41%), il 38% nel Sud (isole comprese) e il 21% nel Centro (CREA).
Ad aggiudicarsi l’edizione 2022 di “Coltiviamo agricoltura sociale” con 40.000 euro e una borsa di studio ciascuno per il “Master di Agricoltura Sociale” presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono stati i progetti:

– Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita – azienda agricola Di Landro Francesco (Napoli – Salerno)

– Fili d’Erba – Azienda Agricola La Fattoria di Bubi e Mimi (Cuneo)

– L’Orto Terapeutico di Lu – Azienda Agricola Mirai (Cagliari).

Il premio speciale di 20.000 euro, inserito a favore delle cooperative sociali che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico, è andato a “Giardino in Movimento” – Cooperativa Sociale Agricola Pane e Signore, di Genova.

 

foto: Confagricoltura

Si terrà il 24 gennaio alle 10 a Palazzo della Valle la premiazione della VII edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che punta a valorizzare, attraverso l’agricoltura, questa forma di welfare verde per offrire supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone più fragili.
Due le principali novità di questa edizione: è stata eliminata la votazione on-line, dando così modo alla giuria di esaminare tutti i progetti presentati. E, oltre ai tre premi da 40.000 euro uniti a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale presso l’Università di Roma Tor Vergata, è stato aggiunto un “premio speciale 2022” per un progetto di gestione e riqualificazione del verde pubblico, per il quale hanno potuto partecipare anche le cooperative sociali non agricole.

Con questa settima edizione – rimarca Confagricolturainsieme ai nostri partner raggiungiamo un totale di 20 progetti premiati, tutti perfettamente operativi ed equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale”.

In allegato il programma della giornata

AGRICOLTURA SOCIALE PREMIAZIONE_24 GENNAIO 2023

“Coltiviamo agricoltura sociale” è il bando che assegna 120.000 ai tre migliori progetti di agricoltura sociale innovativi dedicati a minor e giovani in situazione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo. Info qui

 

Incentivare l’agricoltura sociale per favorire e accompagnare lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo dei due bandi che saranno online il 23 luglio sulla piattaforma www.coltiviamoagricolturasociale.it istituiti da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, con Intesa Sanpaolo, e da Fondazione Snam. In ambedue i casi è prevista la partecipazione attiva della Rete Fattorie Sociali e la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata.

I concorsi, a valenza nazionale, sono dedicati a imprenditori e cooperative agricole e sociali per sviluppare il potenziale dell’agricoltura nell’ambito sociale, con un occhio attento al rafforzamento e allo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti e alla sperimentazione di nuovi attraverso la costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali.

Nello specifico i due concorsi sono così articolati:

Coltiviamo Agricoltura Sociale:

I progetti a valenza nazionale, che concorrono ai tre premi di 40.000 euro ciascuno più 8 borse di studio per la partecipazione al Master interdisciplinare sull’Agricoltura sociale, dovranno distinguersi per innovazione, capacità di risposta a criticità del territorio, esempi concreti di integrazione.

Dovranno riguardare i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

“Tesori” – TErre SOlidali in Reti Inclusive.

Il concorso si rivolge ad Enti del Terzo Settore, società benefit, imprese agricole sociali, enti pubblici e start-up innovative a vocazione sociale e ha l’obiettivo di realizzare progetti in grado di generare impatti positivi per i territori in termini di sviluppo locale e sostenibilità ambientale ed economica.

Per i vincitori è prevista la concessione di terreni di proprietà di Snam nei Comuni di Rimini, Palù e Ronco all’Adige in comodato d’uso gratuito per dieci anni, contributi in denaro, attività di mentoring e borse di studio per il Master on-line in Agricoltura Sociale organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata.

E’ possibile partecipare a entrambi i bandi. Tutte le informazioni sulla piattaforma Internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it

 

E’ aperto il primo bando relativo all’operazione 16.9.1 del PSR 2014-2020 riguardante i progetti di agricoltura sociale, con Determinazione Dirigenziale n. 20 dell’11/01/2018 e scadenza 30/4/2018.

Il bando incentiva forme di cooperazione tra almeno due soggetti diversi per la realizzazione di progetti di agricoltura sociale, limitatamente a:
– prestazioni e attivita’ sociali e di servizio per le comunita’ locali attraverso risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per realizzare azioni volte allo sviluppo di abilita’ e di capacita’, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana (Azione 2);
– prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante (Azione 3).

Il gruppo di cooperazione deve presentare un progetto contenente il dettaglio delle attività e delle spese proposte e deve comprendere obbligatoriamente almeno:
– un’impresa agricola in forma singola o associata (o una cooperativa sociale il cui fatturato derivante dall’esercizio delle attivita’ agricole svolte sia superiore al 30 per cento di quello complessivo);
– un ente gestore dei servizi socio-assistenziali o un ente pubblico competente per territorio.

Il gruppo di cooperazione può inoltre comprendere le seguenti tipologie di soggetti: cooperative sociali; imprese sociali; associazioni di promozione sociale; organismi di diritto pubblico, enti gestori dei servizi sociali, istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza (IPAB), Aziende pubbliche di servizi alle persona, Aziende Sanitarie Locali, Aziende ospedaliere; ONLUS, organizzazioni di volontariato, fondazioni attive o altri soggetti privati attivi nella progettazione e nella realizzazione di interventi e servizi sociali; organismi non lucrativi di utilita’ sociale attivi nella progettazione e nella realizzazione di interventi e servizi sociali.

Tra le imprese agricole e le cooperative sociali il cui fatturato derivante dall’esercizio delle attività agricole svolte sia superiore al 30 per cento di quello complessivo il gruppo di lavoro deve individua il Capofila che è colui che presenta la domanda di sostegno (e le eventuali istanze successive in caso di ammissione a finanziamento) in nome e per conto di tutti i partecipanti e assume la funzione di coordinamento generale.

Scadenza 30/04/2018

I nostri uffici sono a Vostra disposizione per ogni ulteriore informazione

(foto: SBT Marketing)