Si comunica che l’AGEA ha provveduto a determinare gli importi unitari dei contributi destinati ai settori zootecnici in crisi di cui al DM 8 luglio 2022 n. 304905. Tali aiuti, che ricordiamo si collocano nell’ambito del Quadro temporaneo TF Ucraina, sono stati fissati ai sensi dell’art.4 comma 12 del decreto stesso che dispone che “Fermo restando il limite massimo individuato nei commi precedenti, l’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e il numero dei capi per i quali è stata presentata la domanda di aiuto.”
In allegato le Istruzioni Operative n. 20 emanate da AGEA nelle quali è possibile trovare la tabella riepilogativa dell’importo unitario per ciascuna filiera oggetto di intervento. Al riguardo si specifica che l’importo riferito a BOVINI RAZZE AUTOCTONE deve intendersi riferito sia alle Vacche che ai Bovini (interventi che hanno fatto registrare richieste riferite complessivamente a 196.425 capi).
Scadrà alla fine di marzo il bando relativo all’Operazione 5.1.1 – Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico del PSR. L’intervento è mirato all’adeguamento ai requisiti di biosicurezza delle strutture che detengono suini per allevamento, delle stalle di transito e dei mezzi che trasportano suini, definiti dal Decreto 28 giugno 2022 (GU 173 del 26/7/2022).
Gli interventi di biosicurezza previsti dal Decreto consistono in misure di protezione strutturali, legate alla struttura fisica dell’allevamento, e in misure di gestione: piani, procedure di gestione e modalità applicative dei piani stessi che garantiscono i livelli di protezione richiesti. L’azienda sanitaria locale territorialmente competente, anche nell’ambito delle attività previste dai programmi di sorveglianza ed eradicazione delle malattie del suino, effettua la verifica del rispetto dei requisiti di biosicurezza previsti dal decreto. L’elemento determinante è il sistema Classyfarm che permette la valutazione del rischio biosicurezza dell’allevamento tenendo in considerazione diversi parametri.
Gli operatori responsabili di allevamenti e stalle di transito già registrati nella Banca dati nazionale dell’Anagrafe zootecnica hanno dodici mesi di tempo, quindi entro giugno 2023, per adeguare i propri stabilimenti alle misure di biosicurezza dettate dall’Allegato 1 del Decreto.
Il bando finanzia all’80% adeguamenti che diventeranno obbligatori, e quindi oggetto di controlli e sanzioni, tra pochi mesi. Si tratta di un’opportunità che, come sottolineato più volte dalla Regione, non potrà ripetersi.
Sarebbe quindi opportuno per gli allevatori di suini effettuare un audit interno, magari con la consulenza di un professionista, per verificare se le loro strutture e procedure operative già rispondono ai requisiti del Decreto 28 giugno 2022 o se devono essere adeguate in modo più o meno significativo.
Rammentiamo inoltre che se l’azienda dovesse subire dei danni o delle restrizioni produttive a causa della PSA non potrebbe accedere agli eventuali sostegni se non in regola con le norme di biosicurezza del Decreto.
La non adeguata gestione di alcune specie selvatiche ha molteplici conseguenze, a partire dalla diffusione di malattie che possono avere gravi effetti sulle attività economiche del settore primario, come recentemente accaduto con la peste suina africana in varie aree d’Italia.
Confagricoltura ed EPS intervengono sulla gestione della fauna selvatica e in particolare sul problema dell’eccessiva presenza di cinghiali. In Italia si contano un milione e mezzo di esemplari che provocano ingenti danni all’agricoltura: la media annuale è di oltre 7 milioni di euro e la stima complessiva, soltanto negli ultimi 7 anni, è di 120 milioni.
Confagricoltura chiede di dare seguito con urgenza a quanto previsto nell’ultima Legge di Bilancio rispetto alle misure di contenimento disposte, e di implementare una strategia di intervento efficace per ridurre la presenza di cinghiali, limitare danni e abbassare il rischio di diffusione di malattie.
Per contenere il numero di cinghiali è essenziale aumentare significativamente i prelievi selettivi, concentrandoli soprattutto sulle classi che più incidono sull’accrescimento della popolazione (giovani e femmine) e contestualmente seguire una più corretta programmazione dei piani di abbattimento.
Andrebbero estesi gli strumenti professionali per gli operatori specializzati, abilitati attraverso specifici corsi, per intervenire efficacemente sulla specie attraverso gli attenuatori di rumore, le ottiche di mira a infrarossi o le trappole trasportabili.
Per Confagricoltura ed EPS è indispensabile rafforzare la formazione degli operatori al fine di assicurare efficacia e sicurezza degli interventi, pianificare correttamente i piani di prelievo sulla base delle conoscenze scientifiche più aggiornate, monitorandone poi attuazione e risultati.
E’ necessaria inoltre maggiore attenzione al ruolo delle imprese agricole nella gestione faunistica e faunistico-venatoria, a partire da un adeguato riconoscimento di tutte le attività quotidiane svolte a spese proprie, a beneficio dell’intero sistema della biodiversità e della collettività.
A questo si aggiunge una piena progettazione e valorizzazione della filiera alimentare, venatoria e naturalistica che comporti positive ricadute sul territorio, anche dal punto di vista turistico.
Non ultimo, si richiede una revisione delle politiche fiscali, riconoscendo la gestione faunistica come attività connessa all’agricoltura, che potrà realizzarsi previa rivisitazione dell’attuale quadro normativo.
A fronte delle numerose richieste, EAPRAL organizza, per il mese di aprile 2023, in collaborazione con l’ATS di Milano – Distretto Veterinario, un corso di 12 ore, ai sensi del Reg. CE 1/2005, finalizzato al rilascio del certificato d’idoneità per conducenti e guardiani di veicoli che trasportano animali vivi, in modalità on-line con inizio il 3 aprile 2023 e termine 6 aprile 2023, seguendo il calendario allegato.
Al termine del percorso formativo (a coloro che avranno raggiunto il totale delle ore di frequenza), verrà rilasciato l’attestato di partecipazione che dovrà essere presentato agli uffici veterinari preposti al fine del rilascio del certificato di idoneità previsto dal Reg. CE 1/2005.
Il corso verrà attivato al raggiungimento di n. 20 allievi con un massimo di 30. Il costo è di 250,00 euro che potranno essere versati effettuando un bonifico, al ricevimento della fattura elettronica. Il termine ultimo per le adesioni è il 31 marzo 2023. Per aderire al corso è necessario inviare la scheda di adesione compilata (in allegato), insieme ad una copia del documento di identità, al seguente indirizzo di posta elettronica: eapral@confagricolturalombardia.it
In allegato anche la locandina del corso
Con il Regolamento (UE) 2022/470 la Commissione Europea ha previsto l’aiuto all’ammasso privato per la carne suina, concesso soltanto per quantitativi di carni fresche o refrigerate che non sono stati ancora conferiti all’ammasso. Si tratta di uno dei provvedimenti del più complessivo “pacchetto” che la Commissione Europea ha previsto a breve e medio termine per fronteggiare la crisi dei mercati europei, rafforzare la sicurezza alimentare mondiale e sostenere agricoltori e consumatori dell’UE.
Le domande di aiuto all’ammasso privato per le categorie di prodotti riportati nell’allegato del Regolamento possono essere presentate a decorrere dalla data del 25 marzo 2022 fino al 29 aprile 2022 e si riferiscono ad un periodo di ammasso di 60, 90, 120 o 150 giorni. Ogni domanda riguarda una categoria di prodotto indicata nell’elenco dell’allegato e per un quantitativo minimo di 10 tonnellate per i prodotti disossati e di 15 tonnellate per gli altri prodotti.
Ad avviso di Confagricoltura la misura non avrà un sufficiente impatto per affrontare lo stato di crisi. Per tale ragione si sta continuando a chiedere misure più dirette per supportare il reddito degli allevatori e più in linea con la realtà della produzione italiana.
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