Aumentano le nostre preoccupazioni per le crescenti tensioni commerciali in atto. Va presa in considerazione la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia prevista dall’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), per contrastare anomali afflussi di prodotti sul mercato dell’Unione Europea”. È quanto dichiarato dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito delle misure annunciate dalla Cina, quali ritorsioni nel settore agroalimentare per i dazi imposti dagli Stati Uniti.
Per ora le ritorsioni riguardano le importazioni dagli USA di carni suine, frutta e vini, ma – ha posto in evidenza Confagricoltura – occorre ricordare che l’export americano sul mercato cinese ammonta a più di 20 miliardi di dollari l’anno: vale a dire il 15% sul totale.
Il nostro auspicio è che venga trovata una soluzione“, ha osservato Giansanti, “perché alla luce di questo quadro e delle cifre in ballo la guerra commerciale USA – Cina potrebbe avere un forte impatto sui normali flussi commerciali a livello internazionale. Ecco perché potrebbe essere necessaria l’attivazione della clausola di salvaguardia a livello europeo”.
Confagricoltura sottolinea come i problemi non riguardino solo l’interscambio agroalimentare tra gli USA e la Cina. Secondo i dati diffusi dall’associazione degli agricoltori americani (American Farm Bureau), nonostante le esenzioni annunciate nei giorni scorsi, i dazi interesserebbero una lunga lista di Paesi che esportano acciaio e alluminio negli Stati Uniti e verso i quali è destinata circa la metà delle esportazioni USA di prodotti agroalimentari.
È elevato il rischio di ritorsioni commerciali – ha sottolineato Confagricoltura – che potrebbero limitare le normali vendite all’estero di commodities americane, a partire dai seminativi.
Infine, l’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha rimarcato che è probabile che, durante il negoziato con l’Unione Europea per confermare l’esenzione dai dazi in scadenza a fine aprile, l’amministrazione americana riproporrà la questione dell’esportazione verso il mercato UE di prodotti OGM e di carni allevate con il ricorso agli ormoni.

 

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti (foto tratta da: www.gamberorosso.it)

Il 29 maggio 2017 nasce SISTEMA MONFERRATO grazie a una trasformazione del Consorzio Operatori Turistici Asti e Monferrato e che vede ora l’alleanza tra i maggiori operatori privati del territorio, Mon.do – Monferrato Domanda Offerta, PiemonteBike e Case Piemontesi, e collaborazioni con FederAlberghi Alessandria e Acqui Terme ora tutti uniti e soprattutto riconosciuti dalla Regione Piemonte come Ente di rilevanza regionale.

La finalità è chiara, ovvero la rappresentanza della filiera turistica e promo-commercializzazione del prodotto turistico, con sedi operative Asti e Casale M.to

Per il 2018 il gruppo di lavoro sta sviluppando importanti progetti, tutti indirizzati alla commercializzazione del prodotto turistico, lavorando a proposte rivolte al turista sportivo, al gourmet e a riproporre il nostro territorio come sede per congressi oltre che per team building

Sono già oltre cento gli operatori turistici associati, hotel, agriturismo, ristoranti, cantine, servizi vari e il numero cresce costantemente. Importanti novità riguarderanno anche l’area della Valle Bormida e i conseguenti collegamenti con la Liguria. Sistema Monferrato parteciperà anche a fiere e workshop internazionali ed organizzeranno educational tour per portare giornalisti e tour operator a conoscere direttamente le strutture e i prodotti simbolo del Monferrato

La squadra vanta i migliori, e più innovativi, professionisti del turismo che nei prossimi anni lavoreranno a stretto contatto con le aziende per migliorare e far crescere insieme il Monferrato e il business delle aziende stesse.

E’ in quest’ottica che Confagricoltura Asti, volendo offrire alle proprie aziende sempre nuove opportunità di sviluppo e la possibilità di creare sinergie e strategie concrete per il territorio, è diventata partner ufficiale di Sistema Monferrato. Molte le novità in arrivo per le aziende… #staytuned!

Volete saperne di più? Contattate la segreteria: segreteria@confagriasti.com e visitate il sito www.sistemamonferrato.it

 

Da oggi fino a domenica 25 marzo è in programma “La dolce valle”, prima rassegna diffusa dedicata alla dolcezza in tutte le sue declinazioni. Alba e Asti si incontrano sotto il segno della dolcezza. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, con Asti e Alba diventano palcoscenico e vetrina della dolcezza. Il programma della rassegna è visibile sul web all’indirizzo: http://ladolcevalle.it

 

Confagricoltura valuta positivamente la nuova proposta di autoregolamentazione sull’etichettatura dei vini e delle altre bevande alcoliche (aromatizzati, bevande spiritose, birra e sidro) messa a punto dagli organismi professionali europei della filiera bevande alcoliche: COPA-COGECA (organizzazioni professionali e cooperative, a cui aderisce Confagricoltura), CEVI (viticoltori indipendenti), EFOW (vini d’origine), CEEV (industriali e commercianti). La proposta è stata presentata al commissario europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare Andriukaitis e prevede che vengano indicati in etichetta sulla bottiglia oppure online (con metodologie innovative che permettano di accedere alle informazioni dalla stessa etichetta) i valori nutrizionali e gli ingredienti.
Siamo favorevoli ad una impostazione semplificata della norma sulle indicazioni nutrizionali e sugli ingredienti per il vino ed il documento di autoregolamentazione apre un importante spazio in tal senso”, ha osservato il presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Federico Castellucci, “c’è stato un lavoro intenso e coordinato della filiera per mettere a punto la proposta. Abbiamo chiesto a Bruxelles di valutarla per acquisirla nel regolamento a cui si dovranno assoggettare tutti i vini e le bevande alcoliche europei”.
E’ un ottimo punto di partenza per ragionare con Bruxelles e introdurre pure delle importanti facilitazioni per i produttori, prevedendosi”, ha proseguito il rappresentante di Confagricoltura, “standard sulle indicazioni energetiche e la possibilità di riportare le informazioni anche fuori etichetta, rendendo molto più facile l’adesione alla normativa europea in materia. Si parla di due anni per la messa a regime, un periodo che ci sembra congruo”.
Resta, ed è fondamentale per noi, che in tema di etichettatura”, ha concluso il presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura, “venga prevista una specificità per il prodotto vino, che segua procedure settoriali ed anche una semplificazione, seppur ancora migliorabile per la parte zucchero, negli elenchi degli ingredienti”.

Bisogna investire in ricerca per intervenire in maniera innovativa per le carenze di acqua ed i fenomeni di siccità dovuti ai mutamenti del clima e per favorire l’uso razionale ed efficiente della risorsa idrica nei settori agricolo, industriale e domestico; c’è poi la necessità di migliorare l’utilizzo delle acque reflue, che è una delle sfide più importanti dell’economia circolare. Sono temi che andranno tenuti in primaria considerazione dai nuovi Parlamento e Governo, anche attraverso la definizione di una specifica strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici per l’agricoltura e le foreste”. Lo ha sottolineato Confagricoltura in occasione della “Giornata Mondiale dell’Acqua” , che viene celebrata in tutto il mondo il 22 marzo.
Quest’anno“, ha ricordato Confagricoltura, “il tema della Giornata Mondiale dell’Acqua 2018 è ‘Nature for Water’; l’invito è ad usare le soluzioni che si trovano in natura per ridurre le inondazioni, la siccità e l’inquinamento delle acque. E, in natura, ci sono anche l’agricoltura e la forestazione che presidiano e tutelano più del 70% del territorio italiano”.
Il discorso sull’acqua è strettamente connesso a quello del suolo, per il quale è indispensabile l’attività degli agricoltori“, ha proseguito l’Organizzazione degli imprenditori agricoli. “Il suolo è il più grande serbatoio di carbonio terrestre, immagazzina e filtra l’acqua e aiuta a fronteggiare inondazioni e siccità grazie alla sua naturale resilienza. In quest’ottica, va sottolineato come le aree rurali e forestali siano vere e proprie ‘infrastrutture verdi’ che possono contenere il dissesto idrogeologico. Per questo bisogna impedire l’abbandono dei territori da parte degli agricoltori”.
Molto si può fare per ridurre l’uso dell’acqua in agricoltura avendo però sempre consapevolezza che il settore primario non consuma acqua perché quella impiegata nell’uso irriguo non fuoriesce dal ciclo idrologico naturale“, ha osservato Confagricoltura, “difatti un’elevata percentuale d’acqua prelevata dalle fonti idriche viene restituita al sistema ambientale, a valle dei processi produttivi. E, comunque, qualora non prelevata per l’irrigazione, in alcuni periodi dell’anno finirebbe non utilizzata in mare”.
Per tali motivi Confagricoltura invita a leggere con attenzione i dati che vengono diramati sull’impronta idrica di alcune produzioni agricole, “perché non sempre corrispondono all’effettivo utilizzo di acqua da parte delle colture e degli allevamenti e, soprattutto, non tengono conto dei benefici economici, ambientali e sociali apportati dal settore primario”.