Ieri l’aula del Senato ha approvato definitivamente il DDL di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, cosiddetto DL Milleproroghe. Confagricoltura ha incassato successi significativi grazie all’approvazione sia di emendamenti di iniziativa confederale, sia di numerosi interventi emendativi di altrettanto interesse per gli associati e il territorio. Tra le proposte approvate rientrano infatti la sospensione dei termini degli adempimenti per emergenza aviaria e PSA; la concessione di un periodo di transizione per la registrazione dei trattamenti fino al 30 aprile 2022; la proroga della revisione delle macchine agricole; la proroga al fine di dare continuità allo sviluppo della cogenerazione da biogas in ambito agricolo; la proroga credito d’imposta in beni strumentali nuovi; la commercializzazione prodotti etichettati al 1° luglio 2022.
Con parziale accoglimento delle richieste confederali, approvate anche le modifiche alla legge 30 dicembre 2020, n. 178 e proroga in materia di monitoraggio delle produzioni cerealicole e infine l’emendamento finalizzato a prorogare per tutta la durata dello stato di emergenza determinato dalla pandemia Covid-19, la possibilità per le aziende agricole di ricevere l’erogazione di aiuti, benefici e contributi finanziari a carico delle risorse pubbliche rinviando l’adempimento alle disposizioni di cui al comma 1-quinquies dell’articolo 78, comma 1-quater, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 convertito con L. 24 aprile 2020, n. 27.
Si segnalano inoltre:
• la proroga delle scadenze Rottamazione-ter e saldo e stralcio;
• il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
• la proroga in materia di tabacchi lavorati e prodotti succedanei dei prodotti da fumo;
• la proroga dell’esenzione di occupazione del suolo pubblico
• le disposizioni riguardanti l’immissione in natura di specie non autoctone al fine
di consentire un’adeguata politica di gestione delle specie ittiche;
• la rideterminazione delle modalità di riscossione degli oneri generali di
sistema entro il 30 giugno 2022 ;
• la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili-biocarburanti prodotti da olio di palma
• la locazione per usi commerciali – Covid;
• la proroga alla fruizione del bonus cuochi;
• la proroga del versamento IRAP.

Il Decreto Milleproroghe 2022, ha posticipato dal 30 giugno al 31 dicembre 2022 il termine per la consegna dei beni strumentali prenotati entro lo scorso 31 dicembre 2021.

In relazione agli investimenti in beni materiali e immateriali generici, nonché agli investimenti in beni materiali “impresa 4.0” di cui all’allegato A, Legge n. 232/2016, sono dunque concessi ulteriori sei mesi per perfezionare gli investimenti per i quali, entro il 31 dicembre 2021:

  • l’ordine di acquisto sia stato accettato dal venditore o sia stato sottoscritto il contratto di locazione finanziaria;
  • siano stati versati acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione del bene o sia stato versato un maxi canone almeno pari al 20% del costo sostenuto dal concedente.

Tale previsione consente di beneficiare del credito d’imposta nelle maggiori misure previste dalla “Legge di Bilancio 2021” (10% per i beni “ordinari” e 50% per i beni 4.0 ossia tecnologicamente avanzati).

In particolare:

 

Tipologia investimenti Periodo di messa in funzione/interconnessione del bene
1/1/2022 – 31/12/2022

(con acconto e ordine entro il 31/12/2021)

01/01/2022 – 31/12/2022

(senza acconto e ordine entro il 31/12/2021)

Beni strumentali materiali ordinari 10% 6%
Beni strumentali tecnologicamente avanzati (4.0) 50% 40%
Beni strumentali immateriali 20% 20%

 

 

In relazione al momento di effettuazione degli investimenti, si ricorda, che le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenute, per i beni mobili ordinari, alla data di consegna o messa in funzione; per i beni tecnologicamente avanzati (4.0) alla data di interconnessione.

Infine, in caso di acquisizione dei beni in locazione finanziaria, rileva la data di consegna al locatario e, quindi, quando il bene entra nella disponibilità giuridica di quest’ultimo.

L’assegno unico e universale per i figli a carico è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’assegno è definito:

  • unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità;
  • universale, in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000.

Spetta ai nuclei familiari:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, con decorrenza dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che si trovi in una delle seguenti condizioni:
    1. frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
    2. svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    3. sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    4. svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

L’assegno unico e universale per i figli a carico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), lavoratori autonomi: ossia coltivatori diretti,  operai agricoli a tempo determinato e indeterminato artigiani, commercianti, pensionati, disoccupati, inoccupati ecc.

La misura è riconosciuta a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:

  • sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • sia residente e domiciliato in Italia;
  • sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

L’importo dell’assegno unico e universale per i figli a carico è determinato sulla base della condizione economica del nucleo familiare, verificata attraverso l’ISEE in corso di validità, ed è prevista una quota variabile a seconda della fascia di appartenenza

L’assegno unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’assegno previsti dalla normativa, che ammontano ad € 50,00 mensili per ciascun figlio minore e € 25,00 per i figli maggiorenni cui si trovino nelle condizioni sopra enunciate.

Per i nuovi nati a decorrere dal 1° marzo 2022, l’assegno unico e universale spetta dal settimo mese di gravidanza.

Si precisa inoltre che:

  1. non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF
  2. è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. È inoltre compatibile con il Reddito di Cittadinanza nei termini e secondo i vincoli indicati.
  3. non rientra tra i trattamenti assistenziali considerati per determinare il reddito familiare.

Per saperne di più  contattate la nostra sede Provinciale del Patronato Enapa e i nostri uffici di zona di San Damiano d’Asti e Nizza Monferrato. La scadenza di presentazione delle domande è fissata per il 30/06/2022, ma al fine di non perdere gli arretrati dal 01/03/2022, per motivi organizzativi, è bene fissare gli appuntamenti già da ora con il nostro personale, che è a disposizione a fornire tutte le indicazioni necessarie circa il disbrigo di tali pratiche.

Un piano di emergenza per il settore agroalimentare, coordinato dalla Commissione Europea, per assicurare la continuità dei cicli produttivi e garantire i rifornimenti”. E’ la richiesta lanciata dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, per far fronte alle conseguenze della crisi in Ucraina.
Lo squilibrio dei mercati agroalimentari, innescato nel 2014 dall’annessione della Crimea da parte della Federazione Russa, rese necessario un intervento di sostegno del bilancio europeo di un miliardo di euro – ricorda Giansanti – la situazione e le prospettive attuali sono ben più gravi, tra aumento dei prezzi e vere e proprie carenze di produzione”. “Vedremo in dettaglio l’elenco delle sanzioni in ambito commerciale decise ieri sera dal Consiglio Europeo – prosegue il presidente di Confagricoltura a cui seguiranno le scontate reazioni di Mosca. Ma i segnali che arrivano dai mercati già destano profonda preoccupazione”.
I prezzi del gas e del petrolio continuano a salire e sono praticamente ferme le partenze di cereali dai porti dell’Ucraina. Sono quindi a rischio le esportazioni verso i principali mercati di sbocco costituiti da Egitto, Turchia, Indonesia e Marocco.
Il mercato internazionale dei cereali è sotto pressione, anche a causa delle stime relative alla contrazione dei raccolti in Argentina e Brasile per la carenza di piogge – segnala Confagricolturaè destinato quindi a salire il costo per l’alimentazione del bestiame che già alla fine dello scorso anno ha fatto registrare un rialzo del 30%”. I future relativi al grano sono saliti in un giorno del 6%, mentre sono in calo del 2% quelli del bestiame.
Confagricoltura ricorda, inoltre, che dall’inizio di febbraio le autorità di Mosca hanno bloccato le esportazioni di nitrato di ammonio, che è utilizzato per la produzione di fertilizzanti. Al momento, il blocco proseguirà fino ad aprile.
Le sanzioni varate dalla UE riguardano anche la Bielorussia – segnala Giansanti – che ha deciso il blocco delle importazioni di prodotti agroalimentari dagli Stati membri. Sono già crollate le esportazioni di mele e pere dall’Unione”.

Tra le previsioni della legge di Bilancio 2022 c’è un nuovo stanziamento da 50 milioni di euro destinati all’Ismea per il rafforzamento e la competitività delle imprese agricole e agroalimentari.
Questa misura è stata trattata nell’intervento del presidente di Ismea, Angelo Frascarelli e del direttore generale, Maria Chiara Zaganelli, all’incontro con la Giunta di Confagricoltura a Palazzo Della Valle.
L’occasione ha permesso un confronto ad ampio raggio anche sulle principali novità contenute nella nuova PAC, tra le quali l’attivazione del Fondo Mutualistico Nazionale per la gestione dei rischi, derivanti da catastrofi naturali. A questo Fondo, la manovra economica di quest’anno destina 50 milioni di euro per la fase di sperimentazione che precederà la messa a regime, prevista nel 2023.
La Giunta e i vertici dell’Ismea hanno discusso anche di imprenditoria agricola giovanile e degli strumenti utili per sostenerla e incentivarla, come le risorse in arrivo nel 2023 con la nuova Politica agricola comune.
L’incontro si è concluso con l’impegno delle parti nel mantenere alta l’attenzione nella fase di definizione dei meccanismi di funzionamento dei due fondi di sostegno al settore e di assicurazione da disastri naturali.