Il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno fatto un ottimo lavoro per assicurare la continuità delle misure della PAC in attesa della riforma e per rilanciare l’agricoltura dopo l’emergenza sanitaria. Tutto, però, resta fermo per il veto di Polonia e Ungheria che blocca l’approvazione del bilancio pluriennale dell’Unione e il ‘Next Generation EU”. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, commenta così l’accordo informale tra l’Europarlamento e la Presidenza del Consiglio sulla proroga fino al 31 dicembre 2022 dell’attuale assetto normativo della PAC, in scadenza alla fine di quest’anno. “E’ stato anche concordato di anticipare all’inizio del 2021 l’utilizzo dei fondi per lo sviluppo rurale, in tutto 8,07 miliardi di euro, previsti dal ‘Next Generation EU’ per incentivare la diffusione delle innovazioni tecnologiche e accrescere la sostenibilità ambientale” – rileva Giansanti.
Il veto di Polonia e Ungheria – aggiunge il presidente di Confagricolturaha aperto una fase di profonda incertezza. Il varo del ‘Next Generation EU’ è legato al via libera all’unanimità del bilancio UE per il periodo 2021-2027”. “In questo preoccupante scenario, è anche bloccata l’approvazione del bilancio 2021 dell’Unione, con il rischio di dover ricorrere all’esercizio provvisorio. Per i diversi capitoli di spesa si potrà spendere ogni mese solo un dodicesimo di quanto è stato speso quest’anno”.
Salterebbe, quindi, in larga misura il rimborso agli Stati membri delle somme già erogate agli agricoltori, determinando così un problema di liquidità per far fronte agli interventi previsti dalla normativa europea”, ammonisce Giansanti.
Ci auguriamo che la situazione venga sbloccata dal Consiglio Europeo in occasione della riunione in programma il 10 e 11 dicembre”. “Diversamente – conclude – i capi di Stato e di Governo dovranno indicare, a maggioranza, le alternative per dare comunque seguito ai programmi straordinari già concordati di rilancio dell’economia, dell’occupazione e per il rafforzamento delle imprese”.

Scade oggi, lunedì 30 novembre, il termine (già prorogato) per la presentazione delle domande di contributo a fondo perduto fino al 40% la realizzazione di opere di natura edilizia (costruzione, acquisto per un valore massimo del 30% delle spese ammissibili, ristrutturazione, riattamento di fabbricati), acquisto di attrezzature e impianti, acquisto di attrezzature informatiche e relativi programmi e piattaforme per punti vendita aziendali, comprensivi di sale di degustazione: investimenti materiali per l’esposizione e la vendita dei prodotti vitivinicoli, compresa la degustazione. I punti vendita devono essere adibiti alla vendita di vino prodotto dal richiedente/dai partecipanti al progetto collettivo. Spesa minima ammissibile: € 20.000. Spesa massima ammissibile: € 350.000.

Per ulteriori info: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/ocm-vino-misura-investimenti-campagna-20202021

Da oggi, fino al 15 febbraio 2021, sarà possibile presentare la domanda sul nuovo bando dell’Operazione 4.1.3 del PSR “Investimenti per la riduzione delle emissioni di ammoniaca e gas serra di origine agricola“. Tra gli interventi finanziabili segnaliamo:

•la realizzazione di coperture alle strutture di stoccaggio;
•l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione a bassa emissività (interratori, rasoterra, sottocotico);
•la realizzazione di vasche di stoccaggio aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente.

Non sono ammissibili:

– separatori solido/liquido;
– spandiletame;
– macchine per la movimentazione dei reflui;

Occorre stimare la percentuale di refluo aziendale, oggetto della copertura/distribuzione/stoccaggio, finanziato (0-100% del volume aziendale).

Con questo bando sono cofinanziabili anche gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie per le aziende agricole che devono effettuare adeguamenti strutturali a seguito dell’ampliamento 2019/2020 delle ZVN.

La proroga della scadenza delle domande per l’accesso al fondo, come auspicato e richiesto da Confagricoltura, ha già consentito di ottenere un primo importante chiarimento riguardante l’accesso delle imprese di ristorazione connessa alle aziende agricole.

Di seguito il testo della FAQ disponibile da oggi sul sito della ristorazione:

DOMANDA: “Ai sensi dell’art. 58 DL 104/2020, possono accedere al beneficio gli agriturismi, i quali esercitano l’attività agricola come attività prevalente e l’attività di ristorazione quale attività necessariamente accessoria?”

RISPOSTA: “Si. L’articolo 58 comma 2 DL 104/2020 deve essere interpretato in coerenza con le altre disposizioni di legge che disciplinano l’attività degli agriturismi e che prevedono che essi possano svolgere attività di ristorazione solo in via secondaria ed accessoria rispetto alla prevalente attività agricola. Con la conseguenza che i medesimi possono accedere al contributo con dichiarazione del calo del fatturato riferito alla sola attività di ristorazione di cui al richiamato codice ATECO 56.10.12. Per tale motivo nella compilazione della domanda può comunque essere indicata l’attività di ristorazione (e il correlato codice Ateco 56.10.12) come “prevalente” laddove richiesto dalla modulistica“.

Luigi Tozzi, responsabile dell’Ufficio Politiche della Qualità e Sicurezza Alimentare di Confagricoltura, è stato confermato vicepresidente del Gruppo di Dialogo Civile per l’agricoltura biologica della Commissione Europea, candidato dal Copa-Cogeca. Tozzi affiancherà il presidente del CdG l’olandese Marian Blom (IFOAM), nell’assistere la Commissione Europea, contribuendo a mantenere un dialogo sulla politica dell’agricoltura biologica, di particolare importanza in questo periodo, visto il suo legame con il “Green Deal”. Ai Gruppi partecipano il mondo della produzione e quello della distribuzione, insieme alle associazioni non governative, per favorire lo scambio di esperienze e la formulazione di pareri condivisi sui temi specifici, oltre a monitorarne gli sviluppi politici.