Dopo aver ricevuto il via libera del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Masaf ha inviato alle Regioni lo schema di decreto interministeriale sulla frutta in guscio. Si tratta del provvedimento recante la definizione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse assegnate dall’articolo 1, comma 859, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) a valere sul “Fondo per la tutela, il rilancio, lo sviluppo e gli investimenti delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio” (istituito con il comma 138 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2020, n. 178 ovvero legge di bilancio 2021).
Le risorse destinate alla frutta in guscio ammontano a 14.088.908 di euro che verranno così ripartiti:
– € 7.088.908,00 per il sostegno delle attività di investimento delle aziende agricole della filiera della frutta a guscio, ripartite tra le diverse specie della filiera;
– € 7.000.000,00 per la realizzazione di una campagna di informazione e promozione.
Per quanto riguarda gli interventi per il sostegno delle attività di investimento delle aziende agricole, sarà finanziata:
– la realizzazione di nuovi impianti e reimpianti nell’ambito della filiera della frutta a guscio;
– l’introduzione e/o ammodernamento degli impianti irrigui volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti;
– l’introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti.
Il contributo è concesso al Soggetto beneficiario nel limite dell’importo massimo previsto per il regime vigente degli aiuti “de minimis”, che è pari ad euro 100.000. L’entità del sostegno è pari al 65% del costo dell’investimento ammissibile e l’aliquota aumenta fino all’80% del costo dell’investimento quando sostenuto da aziende condotte da giovani agricoltori. Le spese di impianto finanziabili sono riferite ad interventi effettuati nel limite di 5 (cinque) ettari di nuovi impianti e/o reimpianti per azienda; tale limite è elevato a 6 ettari quando le spese di impianto prevedono almeno due specie di frutta a guscio. Le spese per beni e servizi legati all’introduzione di impianti irrigui sulle superfici sede dei nuovi impianti e/o reimpianti, nonché all’introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, sono ammesse entro i seguenti massimali:
– 4.000,00 euro/ettaro se trattasi solo di impianto irriguo o solo di mezzi innovativi per la difesa fitoiatrica;
– 6.000,00 euro/ettaro qualora le spese di investimento riguardino entrambe le due predette tipologie di investimento.
Sul decreto la FNP della frutta in guscio è intervenuta fornendo al Ministero osservazioni e proposte che sono state inviate lo scorso 3 agosto (all.2). Rispetto alla prima interlocuzione avvenuta al Tavolo della frutta in guscio al Masaf a luglio scorso, il testo del decreto interministeriale recepisce diverse proposte indicate dalla Confederazione come, ad esempio, quella di aumentare le risorse del decreto e quella di incrementare le risorse destinate alla promozione. Non è stata invece accolta la proposta della Confederazione di “non finanziare nuovi impianti” e neppure quella di superare la soglia massima di cinque ettari (Confagricoltura ha proposto l’indicazione di una soglia minima)
In allegato il decreto interministeriale
Decreto interministeriale_frutta in guscio