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Glifosato: pubblicato comunicato del Ministero della Salute

Facendo seguito alla circolare n. 15785 del 20 dicembre 2017, si informa che il Ministero della Salute (Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione) ha emesso un comunicato relativo alle disposizioni previste dal regolamento di esecuzione (UE) n. 2324/2017 concernenti il rinnovo della sostanza attiva glifosato che proroga le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari a base della stessa sostanza attiva.

Il comunicato, nel ricordare che l’autorizzazione della sostanza attiva è stata rinnovata fino al 15 dicembre 2022, rimarca che, nello stabilire la durata del periodo di approvazione, si è tenuto conto anche del fatto che sono in corso ulteriori studi sulla sostanza; di conseguenza, al fine di tener conto della rapida evoluzione scientifica e tecnica, è stato deciso di rinnovare l’autorizzazione del glifosato per un periodo inferiore (5 anni) rispetto a quello normalmente consentito (15 anni).

Ora che l’autorizzazione della sostanza attiva è stata rinnovata, i titolari di ciascun prodotto fitosanitario già autorizzato in precedenza dovranno presentare apposita istanza, ai sensi dell’articolo 43, del reg. (CE) n. 1107/2009, entro tre mesi dal rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva in questione e, pertanto, entro il 16 marzo 2018 (in ogni caso fino a tale data le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosato sono provvisoriamente prorogate).

Si sottolinea che, in relazione a quanto indicato nel comunicato, non sono state modificate le condizioni specifiche per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari a base di glifosato riportate negli allegati I e II del Reg. (UE) n. 2324/2017 (peraltro già attuate in parte con il decreto dirigenziale del 9 agosto 2016).

Pertanto le disposizioni nazionali non si discostano da quanto deciso a livello europeo. Ora occorre evitare che misure più restrittive per l’uso della sostanza vengano introdotte nei disciplinari regionali di produzione integrata, come peraltro già avvenuto in passato.

(fonte: Confagricoltura nazionale)