RICOSTITUITO IL COMITATO TECNICO FAUNISTICO VENATORIO NAZIONALE (CTFVN)

Si è insediato lo scorso 22 settembre, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del sottosegretario La Pietra, il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale (CTFVN). Il Comitato, ricostituito dopo nove anni con un decreto dello scorso maggio, è composto, oltre che dal MASAF, dai rappresentanti delle Associazioni venatorie e ambientaliste, dell’Ispra, delle Regioni, del MASE, delle Province, delle Organizzazioni agricole, dell’Unione Zoologica Italiana, della Delegazione italiana del Consiglio Internazionale della Caccia e della conservazione della selvaggina, nonché dell’Ente nazionale protezione animali. Nell’ambito della sua prima riunione il CTFVN ha affrontato alcuni temi di carattere generale a partire dalla necessità di rivedere la legge 157 del 1992 in relazione ai forti cambiamenti che si sono registrati negli ultimi 30 anni dal punto di vista normativo sulla biodiversità, ma soprattutto alla luce di alcuni eventi come la peste suina africana. Confagricoltura ha messo in evidenza come il settore agricolo sia interessato dalla riforma della legge per numerosi aspetti: la tutela delle imprese agricole dai danni provocati dalla fauna selvatica, eradicazione della PSA, il rafforzamento del ruolo degli istituti privati (aziende faunistico venatorie e agri-turistico-venatorie), la corretta gestione venatoria e la valorizzazione della filiera di trasformazione.