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Il Ministero delle Politiche Agricole (MiPAAF) ha approvato il nuovo Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2022 (PGRA), che disciplina annualmente il sistema di gestione del rischio dettando le regole per le polizze assicurative, i Fondi di mutualizzazione e Fondi per la stabilizzazione del reddito (IST).
Per la campagna 2022 è stato sostanzialmente confermato quanto previsto per il 2021, con l’aggiunta di alcune fitopatie e infestazioni parassitarie assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica e l’ampliamento del numero delle colture e delle tipologie colturali per le quali è possibile sottoscrivere polizze assicurative agricole agevolate o aderire ai fondi di mutualizzazione: moria, batteriosi e necrosi apicale bruna per il noce; moria del Kiwi per l’actinidia; black rot ed escoriosi per le drupacee e la vite.
In merito alle polizze sperimentali indicizzate, oltre ad aver implementato le definizioni degli indici metereologici alla base del calcolo del danno, il PGRA 2022 prevede la possibilità di assicurare nuove produzioni quali l’uva da vino, il nocciolo, il miele e la mancata produzione di latte bovino per eventi meteoclimatici.
Per il resto rimangono immutate le tipologie di polizze del 2021 e la possibilità di aderire a Fondi di mutualizzazione per la tutela dei rischi climatici e sanitari, così come a quelli settoriali per la stabilizzazione del reddito.
La principale novità del PGRA 2022 riguarda tuttavia l’introduzione della sperimentazione, per l’annualità in corso, del nuovo Fondo Mutualistico Nazionale FMN Meteo-CAT, a copertura dei danni alle produzioni agricole causati da eventi avversi di natura catastrofale (gelo e brina, siccità, alluvione), istituito con la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021. Il nuovo Piano, infine, fissa nel modo seguente i termini di sottoscrizione delle polizze e delle coperture mutualistiche:

– colture a ciclo autunno-primaverile e permanenti (gruppo a/b): 31 maggio

– colture a ciclo primaverile e olivicoltura (gruppo c): 30 giugno

– colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate, vivai di piante da frutto, viti portainnesti, viti e pioppelle (gruppo d): 15 luglio

– colture a ciclo invernale, colture vivaistiche ad eccezione di quelle citate, allevamenti, strutture aziendali (gruppo e): 31 ottobre

– colture che appartengono ai gruppi c) e d), seminate e trapiantate successivamente alle scadenze indicate: entro la scadenza successiva.

Per la presentazione delle richieste di contributo per l’assicurazione agevolata e per la consulenza relativa alla stipulazione delle polizze assicurative di agricoltori interessati possono rivolgersi all’ufficio tecnico di Asti Agricoltura.

Il sistema di incentivi assicurativi, nella nuova politica agricola comune dopo il 2020, andrà riconsiderato tenendo conto dei cambiamenti in atto e delle nuove esigenze delle imprese agricole”. Lo ha sostenuto il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, intervenendo al convegno internazionale su “La gestione del rischio nella PAC post-2020”, promosso oggi a Roma da Mipaaf, Ismea ed Agea nell’ambito del Programma di sviluppo Rurale 2014-2020.
I fondi pubblici, soprattutto comunitari, prevedono contributi ai premi assicurativi dei produttori e sostengono un sistema assicurativo agricolo sostanzialmente finalizzato a indennizzi ‘ex post’ – ha proseguito il direttore generale di Confagricolturama ci troviamo in un’epoca in cui aumentano i danni aziendali dovuti a: cambiamenti climatici e frequenti e dirompenti calamità naturali; scarsa manutenzione del territorio che aggrava i rischi agricoli (abbiamo evidenziato come 1 frana su 4 coinvolga il settore agricolo); molteplici epizoozie e fitopatie (Xylella, Tristeza degli agrumi, cimice asiatica, mosca dell’olivo, ecc.); aumento della fauna selvatica. Tutto ciò comporta che i premi assicurativi lievitano e, nonostante i contributi, diventano sempre più onerosi per le imprese ed i risarcimenti non giungono in tempi rapidi. Oltre tutto per questo insieme di concause è difficoltoso adeguare i budget pubblici alle esigenze assicurative”.
Ad avviso di Postorino sarà necessario che le politiche di gestione del rischio della nuova PAC puntino su meccanismi di intervento ‘ex ante’ per ridurre i danni e quindi le richieste dei risarcimenti. Ad esempio, per fronteggiare la grandine è un fondamentale intervento preventivo quello diretto a introdurre le coperture antigrandine.
Tra le difficoltà per le imprese c’è anche quella delle oscillazioni delle quotazioni legate ai mercati globali (pensiamo ad esempio al settore cerealicolo); per questo bisogna sostenere, con i fondi comunitari, le cd ‘polizze ricavo’ che coprono i rischi di mercato.
L’obiettivo – ha concluso il direttore generale di Confagricolturaè sempre quello della stabilizzazione dei ricavi aziendali, evitando che siano compromessi da situazioni catastrofiche o da turbative mercantili”.

 

Il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino (foto: Confagricoltura)