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La Docg Asti incanta la città di Torino nella settimana in cui i riflettori del grande sport internazionale sono accesi sul capoluogo piemontese e sul campo da gioco vanno in scena le avvincenti sfide tra i migliori tennisti del mondo alle Nitto ATP Finals 2022, di cui il Consorzio dell’Asti è Official Sparkling Wine. Mercoledì 16 novembre, presso l’Aula della Camera Italiana del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, il Consorzio dell’Asti ha presentato il Forum “Novant’anni di Bollicine. Storia e Prospettive della Denominazione Asti” e ha inaugurato la Mostra storica “Novant’anni di Bollicine”, che il prestigioso museo torinese ospiterà fino all’8 gennaio.
Durante il Forum “Novant’anni di Bollicine. Storia e Prospettive della Denominazione Asti”, moderato dalla scrittrice Cinzia Benzi, sono emersi interessanti spunti legati al mondo del vino e della comunicazione. “Vogliamo essere concentrati sul futuro della Denominazione e sulla spinta all’innovazione che è intrinseca nella DOCG Asti fin dal principio grazie all’invenzione tutta italiana del Metodo Martinotti.” così il Presidente Lorenzo Barbero inaugura il convegno, lasciando poi la parola al primo Master of Wine italiano Gabriele Gorelli che racconta la proposta di vini dolci nella fascia medio-alta della ristorazione e fornisce una panoramica dell’attualità e possibili scenari futuri. In particolare, premia la varietà e la ricchezza degli aromi del Moscato d’Asti, invitando ad abbandonare dogmi e stereotipi a favore di abbinamenti dirompenti e inusuali, che ritiene vincenti per un vino empatico, contemporaneo ed inclusivo come il Moscato d’Asti. Si prosegue con Marco Amato, Direttore di Sala del ristorante Imàgo dell’Hotel Hassler di Roma, che sottolinea la versatilità di questo vino raccontandone i diversi impieghi, nel calice e nel piatto, non solamente abbinato al dolce. “Nel mondo del vino serve avere il coraggio di presentare cose inedite, in particolare la Docg Asti deve avere il coraggio di stonare un po’ e di inventare qualcosa di stuzzicante.” afferma il giornalista e ideatore di Identità Golose Paolo Marchi, che continua: “Una tendenza giovane, contemporanea e internazionale sono i menù vegetariani, perfetti in abbinamento con spumanti aromatici come l’Asti Docg. Tanti grandi cuochi oggi lavorano sul vegetale e sulle nuove opportunità che offre”. Successivamente Eleonora Galimberti di Enozioni Digital Atelier racconta la centralità del marketing esperienziale, che può servirsi del vino per narrare i valori dell’azienda e rafforzare la sua brand identity. Il food guru Filippo Polidori, poi, sottolinea l’importanza di legare un prodotto a momenti di serenità e divertimento, come avviene con l’Asti e le festività, poiché sono i sentimenti che portano all’azione e alla scelta dei consumatori. Nella strategia digitale, non a caso, è fondamentale accendere il desiderio degli interlocutori, conquistarne il cuore piuttosto che il cervello. E conclude: “Le nuove tendenze nel mondo della cucina e del vino hanno creato terreno fertile per riportare la Docg Asti dove merita, poiché è una Denominazione che può interpretare i tempi e le tendenze moderne.” Successivamente il giornalista e illustratore Gianluca Biscalchin sottolinea l’importanza del racconto e del recupero del linguaggio estetico e grafico degli scorsi decenni: “L’immaginario della DOCG Asti è così definito e la sua identità è così precisa che i manifesti esposti alla mostra Novant’Anni di Bollicine sono attuali ancora oggi”. Spazio anche alle partnership siglate con il circuito ATP di tennis grazie all’intervento del Vice Presidente di Partnership e Business Development di ATP Rodolphe Tastet. Sul palco si sono susseguiti i maggiori esponenti del Consorzio dell’Asti, in particolare in apertura e in chiusura il Presidente Lorenzo Barbero, poi il Vice Presidente Senior Stefano Ricagno e il Direttore Giacomo Pondini, che hanno enunciato come oggi per il Consorzio dell’Asti la sfida sia far emergere tutto il reale valore della Denominazione: far toccare con mano ai consumatori la qualità dei prodotti, portare i giovani a visitare le prime colline del vino dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, far degustare e assaporare l’inconfondibile aromaticità dell’Asti e del Moscato d’Asti. L’incontro, a cui hanno preso parte numerosi ospiti e un’ottima cornice di pubblico, è stato trasmesso in diretta streaming ed è ancora visibile sulla pagina Facebook del Consorzio dell’Asti.
Al termine del Forum, sempre al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, in piazza Carlo Alberto 8, è stata inaugurata la mostra celebrativa “Novant’anni di bollicine”, che ha già riscosso grande successo a Palazzo Mazzetti ad Asti. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 8 gennaio per condurre gli ospiti in un viaggio nel passato, presente e futuro della Denominazione, pioniera della tradizione spumantistica italiana nel mondo. La mostra, curata da Pier Ottavio Daniele e a cui hanno collaborato Giancarlo Ferraris, Andrea Triberti, Massimo Branda, Luca Percivalle, Zeta Solution e Designstudio25, apre uno spazio di riflessione utile a evidenziare il contributo che il Consorzio dell’Asti ha saputo dare al comparto vitivinicolo, non solo in termini di crescita culturale ed economica. Il visitatore è atteso da un’esperienza completa e appagante che, grazie a uno storytelling emozionale, attraversa le diverse aree di attività della Denominazione. L’esposizione, infatti, documenta l’evoluzione e la storia della Docg Asti anche attraverso le campagne di comunicazione (consortili e delle aziende stesse) che hanno reso riconoscibili l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti a livello internazionale. Dalle prime immagini pubblicitarie ai poster di grandi artisti come Leonetto Cappiello e Armando Testa, dai Caroselli televisivi in bianco e nero degli anni ‘50 agli spot dei giorni nostri, ancorati nell’immaginario collettivo anche grazie al coinvolgimento di star di Hollywood e divi internazionali.
Arte, storia e sport trovano il loro punto d’incontro nella Docg Asti, nell’anno in cui il 17 dicembre il Consorzio di Tutela festeggia il prestigioso traguardo del suo 90esimo anniversario. Ogni battuta sul campo da gioco porta con sé i valori di lealtà e trasparenza che accomunano i grandi sportivi alle centinaia di famiglie di viticoltori che con dedizione coltivano l’uva Moscato bianco. E ogni immagine esposta alla Mostra racconta la storia di tradizioni piemontesi antiche, tramandate con cura e passione di generazione in generazione per assicurare ai consumatori gli inconfondibili aromi dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti.

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg sono stati protagonisti in veste di bollicine ufficiali, martedì 13 settembre, nella storica Rotonda a Mare di Senigallia, nelle Marche, della terza edizione di “Identità di Gelato 2022”, il prestigioso appuntamento dedicato alla gelateria d’autore, promosso da Identità Golose. Chef stellati, Maestri Pasticceri, ospiti internazionali, giornalisti e opinion leader del settore, nei momenti conviviali della manifestazione, come il lunch e il brindisi finale, hanno degustato le bollicine aromatiche piemontesi in purezza e in miscelazione. Gli ospiti dell’evento hanno avuto l’occasione di assaporare tutti i profumi e gli aromi della Docg Asti nella cornice offerta dalla Rotonda a Mare, grazie alle due postazioni dedicate al Consorzio dell’Asti.
Ma le sorprese non sono terminate. Nel corso della lezione “Il dolce incontro tra Giappone e Italia”, sul palco sono saliti Claudio Liu, patron del gruppo IYO, e Luca De Santi, celebre pastry chef di IYO Restaurant a Milano che nelle sue creazioni coniuga tecnica francese, sensibilità italiana e ingredienti giapponesi. Hanno proposto Pesca, Yuba e Azuki, un sorbetto di pesche e yuzu, con spuma di mandorle, yuba caramellato, croccante di azuki e due gel di Moscato d’Asti. Uno è preparato con il Moscato d’Asti che profuma di fiori bianchi proveniente da un produttore associato, mentre il secondo da un’altra azienda consorziata con caratteristiche organolettiche diverse. Il dolce è stato magistralmente elaborato per esaltare il sentore caratteristico del Moscato d’Asti. Questo dessert, leggero e profumato, è l’incontro tra il Giappone e l’Italia: gli ingredienti nipponici si uniscono al sorbetto e al Moscato d’Asti, che rappresentano la tradizione e l’eccellenza italiana in tutto il mondo.
Infine, in veste di bollicina ufficiale dell’evento, il Consorzio dell’Asti ha voluto omaggiare tutti i partecipanti con una magnum serigrafata e personalizzata per ogni Pastry Chef – come già avviene per i grandi campioni del tennis durante i tornei del circuito ATP – consegnata personalmente sul palco dal direttore Giacomo Pondini, nell’anno in cui la Denominazione celebra il 90esimo anniversario. Un prestigioso traguardo che dimostra la longevità della Docg Asti, capace di rinnovarsi seguendo i cambiamenti della società, del mercato e delle innovazioni tecnologiche.

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg sono pronti a ritagliarsi un ruolo da assoluti protagonisti alla 54esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, che torna in presenza dal 10 al 13 aprile 2022, presso la Fiera di Verona. Il Consorzio dell’Asti sarà collocato al padiglione 10, D3, Isola 4 e 5, all’interno della collettiva di Piemonte Land of Wine. Assieme a loro non mancheranno i due brand ambassador Alessandro Borghese e Giorgio Facchinetti, i Maestri Pasticceri AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), lo Chef gelatiere Alessandro Romeo e un sommelier pronto ad offrire degustazioni ai visitatori.
L’Asti e il Moscato d’Asti, infatti, saranno l’accompagnamento ideale per la pasticceria dolce e salata dei Maestri Pasticceri, che consentirà ai visitatori di apprezzare tutta la loro versatilità. Presso lo stand si svolgeranno due Masterclass AMPI al giorno, la prima alle ore 11 e la seconda alle 14, tenute dai Maestri Pasticceri Carlo Pozza, Gianni Tomasi, Alessandro Busato, Sandro Ferretti, Riccardo Ferracina, Massimo Albanese e Massimo Alverà. Sfiziosità, golosità e assaggi dolci e salati per accompagnare le bollicine aromatiche piemontesi in purezza e in miscelazione.
In particolare, ogni giorno dalle ore 9 alle 18 le bollicine dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg verranno servite in purezza per deliziare gli ospiti durante l’intero orario di apertura della fiera, mentre si potranno sorseggiare in miscelazione a partire dalle ore 11 all’interno degli innovativi cocktail ideati da Giorgio Facchinetti. Nell’edizione in cui per la prima volta Vinitaly dedica una pagina alla mixologia, il flair bartender sarà presente ogni giorno allo stand del Consorzio dell’Asti e lunedì 11 aprile alle ore 11 terrà una Masterclass sulla mixology all’interno dello spazio istituzionale della fiera. I visitatori potranno così sorseggiare l’iconico Asti Signature con Asti dolce Docg, il nuovo Bollicine di Primavera con Asti secco e, in anteprima, il goloso cocktail di Pasqua Bianconiglio con Moscato d’Asti e cioccolato bianco.
Domenica 10 aprile tutti i riflettori saranno puntati sull’ospite speciale: Alessandro Borghese sarà presente allo stand per testimoniare la versatilità dell’Asti e del Moscato d’Asti in qualità di brand ambassador della denominazione, e terrà un imperdibile live looking in cui cucinerà l’anatra alla torba.
Ma non è finita: la versatilità delle bollicine aromatiche piemontesi regala continue sorprese. Lo Chef gelatiere Alessandro Romeo della Gelateria GòGò sarà presente lunedì 11 e martedì 12 dalle ore 16 per presentare il gelato all’Asti Spumante e al Moscato d’Asti e rinfrescare il palato dei visitatori con un gusto innovativo e sorprendente.
Nel padiglione 10 Piemonte il Consorzio dell’Asti sarà presente con 19 aziende provenienti dall’astigiano, dal cuneese e dall’alessandrino: tutte e tre le zone di produzione verranno così rappresentate in fiera nella loro varietà. In rigoroso ordine alfabetico: Bel Sit di Scavino, Castagnole Lanze; Bocchino Giuseppe di Bocchino Annalisa, Canelli; Bussi Pier di Bussi Federico, Calosso; Cantine Daffara & Grasso, Calosso; Cascina Ciuchè di Dogliotti Angelo, Costigliole d’Asti; Cerrino, Castiglione Tinella; Daniele Dabbene, Santa Vittoria d’Alba; Ferrero Federico, Mango; Filippa Diego, Castiglione Tinella; Gozzellino Sergio, Costigliole d’Asti; La Badia Az. Agr.di Bussi Aldo, Calosso; Mongioia di Riccardo Bianco, Santo Stefano Belbo; Perrone Fabio, Santo Stefano Belbo; Pianbello Azienda Agricola – Cantine Amerio, Canelli; Poderi Roccanera, Cossano Belbo; Scagliola Giacomo & Figlio, Canelli; Soave Ernesto Az. Agr. San Martino, Castiglione Tinella; Soria Matteo, Castiglione Tinella; infine Terrabianca, Mango.
Dalle bollicine servite in purezza alla miscelazione nei gustosi cocktail, dal salato al dolce: il Consorzio dell’Asti, assieme a chef Alessandro Borghese, al bartender Giorgio Facchinetti e ai Maestri Pasticceri AMPI, attende gli appassionati e gli operatori del settore presenti a Vinitaly 2022 per apprezzare tutta la versatilità dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti.

Modifica del disciplinare: il marchio del consorzio diventa simbolo collettivo e va sulle fascette

Un 2021 da ricordare quello dell’Asti Docg, che nonostante le difficoltà della situazione globale, chiude l’anno con numeri importanti che fanno ben sperare per il futuro: oltre 102 milioni di bottiglie prodotte, con un incremento dell’11% rispetto al 2020. La crescita a doppia a cifra ha riguardato sia il Moscato d’Asti (+ 10%) che l’Asti Spumante (+ 12%), le bollicine aromatiche piemontesi più apprezzate nel mondo.
Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio per la tutela dell’Asti Docg commenta: “La chiusura dell’anno è stata molto positiva per entrambe le tipologie della nostra Denominazione. Questi numeri testimoniano la bontà del lavoro svolto insieme ai produttori del territorio e alle aziende consorziate e ci spronano a fare sempre meglio. Nel 2022 abbiamo in programma diverse iniziative sia a livello nazionale, che internazionale. In particolare, riprenderemo con forza le attività di promozione sui mercati esteri più strategici, bloccate a causa della pandemia“.
Tra le novità di questo inizio anno c’è anche l’approvazione in via definitiva da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della richiesta di modifica del Disciplinare della DOCG dei vini ASTI, come proposta dai consorziati.
Tra le modifiche apportate, la più “visibile” è sicuramente quella che fa diventare il logo del Consorzio il marchio collettivo della Denominazione: l’immagine di San Secondo, Santo Patrono della città di Asti e figura centrale del marchio consortile, apparirà quindi anche sulle “fascette” DOCG che, per legge, devono essere applicate sulle bottiglie di Asti Spumante e Moscato d’Asti.

L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti scendono in campo in occasione delle Nitto ATP Finals di tennis, in programma a Torino, dal 14 al 21 novembre, in veste di Official Sparkling Wine e Silver Partner dell’evento. Una iniziativa che si inserisce nell’ambito della partnership globale siglata con l’ATP Tour, che prevede diverse attività di comunicazione digitale e on field, inclusa la presenza agli appuntamenti ufficiali legati al torneo, oltre ad un’importante visibilità sui canali digitali e social di ATP Tour, che attualmente raggiungono oltre otto milioni di follower. Per l’occasione lo chef Alessandro Borghese, Brand Ambassador dell’Asti Docg, sarà affiancato in un divertente spot tv da Lorenzo Sonego, tennista torinese che vanta come best ranking la 21ª posizione nella classifica FedEx ATP. L’inedito “doppio misto” darà vita ad un gustoso abbinamento tra un piatto della tradizione e l’Asti Spumante, ma a cucinare non sarà chef Borghese, questa volta in veste di coach, bensì il tennista, che si troverà in azione in un campo inusuale per lui, quello dei fornelli. Come andrà a finire? Quel che è certo è che l’Asti e il Moscato d’Asti in purezza sono bollicine aromatiche ideali a tutto pasto, dall’aperitivo al dolce e come accompagnamento capace di esaltare il sapore di primi e secondi piatti, nonché il partner perfetto per brindare nelle occasioni che contano, come i grandi eventi sportivi.
Giacomo Pondini, direttore del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg commenta: “Siamo felici di essere entrati in un circuito prestigioso come quello dell’ATP Tour e di partecipare attivamente alle Nitto ATP Finals che si svolgeranno per la prima volta a Torino, a casa nostra. Per questo abbiamo scelto Lorenzo Sonego, torinese DOC come volto della campagna promozionale dell’evento insieme a chef Borghese, Brand Ambassador ufficiale della Denominazione, con cui stiamo portando avanti un importante percorso di comunicazione volto a rompere gli stereotipi del passato e a dare una nuova luce a un prodotto storico e di qualità, come le nostre bollicine aromatiche oggi molto apprezzate all’estero”.
Alle Nitto ATP Finals di Torino, che riuniscono i migliori tennisti del circuito ATP, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti saranno protagonisti della premiazione accanto ai due finalisti. I valori promossi dallo sport, come trasparenza, correttezza e genuinità, si sposano perfettamente con i principi guida del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti. Allo stesso modo gli obiettivi che si pongono le centinaia di produttori piemontesi consorziati coincidono con quelli delle stelle dello sport: migliorare continuamente i propri risultati, perfezionare le tecniche per ottenere una sempre maggior resa, perseguendo eccellenza e qualità.

 

Due momenti dello spot dell’Asti Docg con Alessandro Borghese e Lorenzo Sonego

 

Stefano Ricagno, Alessandro Borghese, Lorenzo Sonengo e Giacomo Pondini con il trofeo delle ATP Finals