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Il decreto ministeriale 23 luglio 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 agosto 2020 n. 215 è stata introdotta, in risposta anche a specifiche istanze di Confagricoltura, la possibilità di sottoporre a pegno rotativo tutti i prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine protetta o indicazione di origine protetta ivi compresi vini e le bevande spiritose. Con lo strumento del pegno rotativo (regolato dagli articoli 2784 e seguenti del Codice Civile), utilizzato in passato per il comparto dei formaggi DOP a lunga stagionatura e per i prosciutti DOP al fine di garantire liquidità agli operatori da parte degli istituti di credito, il bene dato in pegno è soggetto, a particolari condizioni, al “patto di rotatività” con il quale “i contraenti convengono che il bene può variare secondo condizioni pattuite e operando con continuità la garanzia. I beni sono individuati da appositi documenti e annotazioni in un apposito registro”