A seguito della richiesta di calamità naturale, si comunica che la Regione Piemonte richiede alle aziende agricole la segnalazione dei danni riscontrati dal nubifragio del 12/08/2020.
Le aziende che hanno subito danni in seguito al nubifragio, possono scaricare e compilare il modello A (in allegato) per l’eventuale presentazione, presso il proprio comune di appartenenza, della segnalazione che dovrà avvenire entro il 23 settembre 2020.

MODELLO A segnalazione danni

L’UE e la Cina hanno firmato oggi un accordo bilaterale per proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e 100 indicazioni geografiche cinesi nell’UE. L’accordo, inizialmente concluso nel novembre 2019, dovrebbe generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti. Esso è il segno della volontà dell’UE e della Cina di tener fede all’impegno assunto in occasione dei precedenti vertici UE-Cina e di aderire alle norme internazionali come base per le relazioni commerciali.
Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, ha dichiarato: “Sono orgoglioso dell’ulteriore passo avanti compiuto verso l’entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina. I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello UE che a livello mondiale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione. Questo accordo darà un contributo in tal senso, e allo stesso tempo rafforzerà le nostre relazioni commerciali, a beneficio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti“.
Il mercato cinese presenta un elevato potenziale di crescita per i prodotti alimentari e le bevande europei. Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’UE, raggiungendo 14,5 miliardi di EUR, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Inoltre, grazie a questo accordo, i consumatori europei potranno scoprire le vere specialità cinesi.
L’elenco UE delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina comprende prodotti quali Cava, Champagne, Feta, Irish whiskey, Münchener Bier, Ouzo, Polska Wódka, Porto, Prosciutto di Parma e Queso Manchego. Tra le indicazioni geografiche cinesi nell’elenco figurano ad esempio Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu).
Dopo la firma e l’approvazione del Parlamento europeo, l’accordo sarà adottato ufficialmente dal Consiglio e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2021.
Entro quattro anni dall’entrata in vigore l’ambito di applicazione sarà ampliato in modo da includere altre 175 indicazioni geografiche di entrambe le parti. Per queste denominazioni si dovrà seguire la stessa procedura di approvazione seguita per le 100 già comprese nell’accordo (ossia valutazione e pubblicazione per osservazioni).

Contesto

Con oltre 3 300 denominazioni UE registrate come indicazioni geografiche, la politica di qualità dell’UE intende proteggere le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali.
Nell’UE sono inoltre protette circa 1 250 indicazioni geografiche di paesi terzi, grazie ad accordi bilaterali, come quello concluso con la Cina. Questi accordi proteggono anche le indicazioni geografiche dell’UE nei paesi partner: circa 40 000 casi di protezione delle indicazioni geografiche dell’UE in tutto il mondo.
In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell’UE è pari a circa 74,8 miliardi di €, ossia il 6,8% dei prodotti alimentari e delle bevande dell’UE, con esportazioni per 16,9 miliardi €, che rappresentano il 15,4% di tutte le esportazioni UE di prodotti alimentari e bevande.
La cooperazione UE-Cina in questo settore, avviata nel 2006, ha consentito nel 2012 di proteggere 10 indicazioni geografiche di entrambe le parti. Quell’accordo iniziale ha permesso di porre le basi della cooperazione odierna.

In questi ultimi gironi è stato formalizzato il decreto interministeriale che precisa i comparti produttivi beneficiari dell’esonero previdenziale previsto dal cosiddetto “Decreto Legge Rilancio”.
E’ una misura proposta dal Mipaaf e accolta in sede di conversione del Decreto Legge a luglio, che ha recepito la richiesta di Confagricoltura, per garantire, in maniera automatica, maggiore liquidità alle imprese agricole delle filiere penalizzate dalla pandemia del Covid-19.
Ora occorre fare di più, alla luce della perdurante crisi del settore HoReCa, estendendo la misura anche ad altri comparti esclusi dal provvedimento. Abbiamo promosso – sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiun’azione specifica al Mipaaf, coinvolgendo direttamente la ministra Bellanova, proponendo alle forze politiche alcuni emendamenti al cosiddetto “Decreto Agosto” per allargare i benefici ai settori olivicolo, frutticolo ed orticolo, in particolare di IV gamma”.
Tutti i comparti danneggiati, anche quelli toccati successivamente alla fase di maggiore criticità, devono poter usufruire di un sostegno essenziale per restituire sicurezza finanziaria alle imprese.
Nell’interesse del settore primario – conclude Giansanti – che ha dimostrato nell’emergenza quanto sia essenziale al Paese, occorre apportare le necessarie modifiche di legge e trovare la copertura finanziaria indispensabile per far fronte alla richiesta del mondo produttivo”.

 

Confagricoltura ha stipulato una convenzione con FCA, che prevede speciali condizioni d’acquisto per autovetture Fiat, Alfa Romeo, Abarth, Lancia, Jeep e automezzi Fiat Pro.
Le facilitazioni prevedono sconti per i soci e i dipendenti Confagricoltura che vanno dal 12% fino a un massimo del 39% sul prezzo di listino.
Per informazioni rivolgersi alle Unioni Agricoltori.

Entrerà in vigore il 26 settembre prossimo il D.lgs n. 116, con cui vengono recepite due delle quattro direttive comunitarie del 2018 che costituiscono il cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”. La materia trattata dal decreto riguarda principalmente i rifiuti e gli imballaggi, ma sono state anche apportate modifiche sostanziali alla parte IV del D.lgs 152/06, quella che disciplina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati.
Le novità di maggiore rilievo introdotte fanno capo essenzialmente alla responsabilità estesa del produttore per tutto ciò che riguarda la prevenzione della produzione di rifiuti e la loro preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e recupero. Le misure sono in particolar modo finalizzate a incoraggiare una progettazione che miri a ridurre gli impatti ambientali e la produzione di rifiuti durante tutto il ciclo di vita di un qualsiasi prodotto. Vi sono poi azioni mirate a favorire il riutilizzo degli imballaggi e l’adesione, da parte dei produttori, a consorzi di gestione, oltre a modifiche al decreto del ministro dell’Ambiente 8 aprile 2008 sui centri di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Il decreto comprende anche dei nuovi allegati che contengono esempi di strumenti economici per incentivare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti e aggiornano l’elenco delle attività che producono rifiuti.