Incontro ad Alba tra rappresentanze dei produttori delle province di Alessandria, Asti e Cuneo
Per la prossima vendemmia del moscato destinato alla produzione di Asti docg e Moscato d’Asti docg, Confagricoltura propone una resa produttiva di 85 quintali di uva per ettaro, con una riserva vendemmiale di 5 quintali (blogage/deblocage). La proposta di Confagricoltura è stata definita al termine di un confronto che si è svolto ieri (mercoledì 8 agosto) ad Alba tra una rappresentanza dei produttori di uva moscato a docg delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, presenti il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia e il presidente dell’Unione Agricoltori di Alessandria e componente della giunta nazionale di Confagricoltura Luca Brondelli di Brondello.
La proposta di Confagricoltura è stata avanzata alla Regione Piemonte, tenuto conto dell’andamento produttivo dei vigneti e della situazione commerciale dell’Asti e del Moscato d’Asti, con l’obiettivo di contribuire a riequilibrare il comparto, mantenendo le giacenze a un livello fisiologico.
Confagricoltura ha anche evidenziato alla Regione l’indispensabilità di giungere a una migliore collaborazione tra tutti i soggetti della filiera, affrontando i temi della gestione del potenziale viticolo, della valorizzazione del prodotto e della promozione. Inoltre, al fine di poter impostare un’analisi approfondita della situazione e delle prospettive del comparto, Confagricoltura ha chiesto che la Regione si attivi per il reperimento dei dati di produzione, imbottigliamento e vendita di Asti e Moscato d’Asti, per poter disporre di un inventario puntuale e autorevole, attingendo, in prima istanza, alle fonti di Valoritalia e Consorzio dell’Asti. (FONTE: Confagricoltura Piemonte – foto: archivio google)

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta lunedì nella sede della Camera di Commercio di Asti, sono stati resi noti i vincitori dell’annuale edizione del Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or.  La manifestazione, attraverso la severa selezione di alcuni dei migliori prodotti del patrimonio enologico del nostro Paese, dimostra anche quest’anno di costituire un importante e autorevole volano di promozione per le eccellenze vitivinicole non soltanto di Asti e del Monferrato, ma anche dell’intero territorio piemontese e nazionale.

A fare gli onori di casa il Presidente della Camera di Commercio Erminio Renato Goria che ha messo in evidenza come “al 46° Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or l’ampia partecipazione di aziende di eccellente livello provenienti da tutte le regioni italiane, sia testimonianza del grande lavoro svolto dal punto di vista organizzativo e delle sinergie istituzionali create sul territorio astigiano. Sinergie che ci permettono di proporre al pubblico una edizione 2018  sempre più interessante e innovativa. Tra gli elementi di novità di quest’anno, la dislocazione della manifestazione in una vera e propria cittadella della Douja in grado di accogliere i visitatori in tutto il centro storico. Una nuova impostazione che aprendo le piazze e le vie cittadine alla presenza della mostra, con i suoi diversi spazi di degustazione, offerta di prodotti e di eventi, consentirà di includere maggiormente il tessuto urbano e sociale astigiano e rappresenterà il connubio ideale tra dimensione produttiva, offerta culturale e presenza turistica. In quest’ottica verranno inseriti alcuni degli eventi clou in programma, come quello dell’importante ricorrenza dei 40 anni dell’ANAG Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti con il ritorno dell’ambito Premio  Alambicco d’Oro e lo spazio dedicato ai Vermouth, che tanto successo ha avuto nella scorsa edizione. In un momento istituzionale caratterizzato dall’accorpamento delle Camere di Commercio di Asti e Alessandria, Asti conferma quindi la sua grande attenzione alle iniziative concrete per l’economia del territorio e la sua vocazione ai temi legati alla valorizzazione e promozione dei prodotti, del turismo e della cultura all’interno del territorio Unesco”.

Ad esporre quindi i risultati e i dati relativi al 46° Concorso Douja D’or 2018, come di consueto organizzato e gestito dall’Onav, è intervenuto il Dott. Michele Alessandria: “Quest’anno ben 320 produttori hanno presentato 864 vini, suddivisi tra doc , docg, bio e per la prima volta anche igp.  Sono stati 283 i vini premiati, rappresentativi di 175 aziende, con una percentuale finale effettiva di riconoscimenti pari al 32,75%. Come sempre estremamente rigorosa la selezione operata dai commissari di degustazione, con soli 36 vini meritevoli dell’Oscar Douja d’Or a differenza dei 48 dello scorso anno. 12 i vini piemontesi che possono vantare il riconoscimento, seguiti in classifica da Liguria con 5 e Sardegna con 4. 19 sono gli Oscar assegnati ai vini rossi, 16 ai vini bianchi e 1 ai vini rosati, tra cui 2 vini bio e uno igp premiati. Fondamentale ancora una volta, per partecipazione e risultati, il ruolo del territorio e dei produttori piemontesi, in grado di trainare a tutti gli effetti l’intero Concorso, rappresentandone il 41,7 % dei vini premiati. Di interesse anche la presenza delle province piemontesi, che vede salire sul gradino più alto del podio ancora una volta  Asti con 52 etichette premiate, seguita da Cuneo con 43 e da Alessandria con 19. Confermata anche in questa edizione l’attribuzione delle menzioni speciali alle imprese delle provincia di Asti i cui vini doc e docg del territorio hanno ottenuto il punteggio più elevato nell’ambito delle selezioni e ben 13 sono state le imprese che hanno ottenuto il riconoscimento. Anche quest’anno abbiamo assistito ad un incremento della qualità delle produzioni vinicole presentate in degustazione” – ha quindi concluso Michele Alessandria – “segno di una costante crescita e ricerca da parte delle aziende del territorio per raggiungere sempre più alti livelli qualitativi.”

L’elenco dei vini selezionati che prenderanno parte al Salone Nazionale che si terrà ad Asti dal 7 al 16 settembre.

Qui di seguito l’elenco delle nostre aziende premiate:

ARALDICA CASTELVERO S.C.A. ALTA LANGA ROSE’ DOCG 2012
ARALDICA CASTELVERO S.C.A. GAVI DOCG 2017
BALDI PIERFRANCO PIEMONTE MOSCATO PASSITO 2015
CANTINA SOCIALE DI CASTAGNOLE M.TO BARBERA MONFERRATO VIVACE 2017
CASCINA CASTLET DI MARIA BORIO BARBERA MONFERRATO FRIZZANTE 2017
CAUDRINA DI ROMANO DOGLIOTTI ASTI DOCG OSCAR
GIULIO COCCHI SPUMANTI ALTA LANGA DOCG 2012
L’ALEGRA AZIENDA AGRICOLA RUCHE’ CASTAGNOLE M.TO DOCG 2017
MONTALBERA SOC. AGRICOLA RUCHE’ CASTAGNOLE M.TO DOCG 2016
MORETTI ADIMARI MONFERRATO ROSSO 2016 OSCAR
MORETTI ADIMARI BARBERA D’ASTI SUPERIORE DOCG 2016
MORETTI ADIMARI BARBERA D’ASTI DOCG 2017
TRE SECOLI S.c.A PIEMONTE SAUVIGNON 2017
TRE SECOLI S.c.A NIZZA DOCG 2014 OSCAR

 

Ha riscosso grande successo e una folta partecipazione di pubblico l’incontro organizzato da Confagricoltura Asti: “Vino: soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione, registro telematico e fatturazione elettronica”, che si è svolto lunedì nell’azienda vitivinicola Moretti Adimari di Isola d’Asti. Un seminario per far luce sulle normative relative al nuovo ordinamento dei registri telematici del vino, un provvedimento che negli ultimi anni ha scatenato non poche polemiche tra i viticoltori, che si sono trovati ad avere a che fare con un sistema nuovo e, spesso, farraginoso. I registri vitivinicoli sono, ad oggi, una realtà consolidata e questo risultato è stato possibile grazie anche al sostegno di società di software altamente qualificate che da anni lavorano al fianco delle aziende e delle associazioni di categoria.
Desidero esprimere un doveroso ringraziamento a Maxidata e Interpatent che supportano il settore vitivinicolo per le pratiche quotidiane e per far sì che si possa ottemperare in modo puntuale ai nuovi adempimenti”, ha esordito Bruno Rivella, enologo e responsabile dell’ufficio vitivinicolo, portando i saluti della dirigenza di Confagricoltura Asti.
Soddisfazione anche da parte di Romano Dogliotti, presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G. e di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio del Barbera, che hanno avuto parole di apprezzamento per questa semplificazione e che, se da un lato si sono dichiarati concordi nell’auspicare meno burocrazia per le aziende, dall’altro hanno manifestato fiducia nell’aiuto degli strumenti informatici per superare le difficoltà concrete e quotidiane.
Sotto la guida del giornalista ex caporedattore TGR Piemonte Carlo Cerrato, il seminario ha poi toccato temi come quello dell’impatto causato dall’entrata in vigore dei registri telematici del vino (argomento trattato da Alberto Furno, consulente marchi di Interpatent), mentre Gianluigi Corna, in rappresentanza di Maxidata, ha sottolineato che: “l’introduzione dei registri vitivinicoli ha determinato maggiore consapevolezza negli imprenditori agricoli circa l’utilizzo di un sistema completamente nuovo” e come il compito delle aziende informatiche “sia proprio quello di offrire soluzioni semplici per operazioni gestionali complesse”.
Con la dematerializzazione dei registri è cambiato completamente il modo di operare, ma fortunatamente siamo riusciti a far fronte a tutti i problemi che si sono presentati”, ha dichiarato Angelo Di Giacomo, responsabile Ispettorato tutela della qualità e repressione frodi. “Le difficoltà maggiori – ha affermato Di Giacomo – sono emerse nel momento in cui le richieste di inserimento di dati tecnici all’interno dei registri telematici si sono rivelate essere più numerose rispetto a quanto avveniva con la modulistica cartacea, e ciò ha comportato, da un lato, una maggiore completezza delle informazioni, ma, dall’altro, tempistiche più lunghe”.
L’intervento conclusivo è stato affidato a Luisa Curiale, avvocato di Interpatent che ha trattato il tema della tutela dei marchi europei. “Il nostro ruolo è evidenziare come emerga la necessità di una maggiore tutela del prodotto vino – ha detto Curiale – soprattutto alla luce dell’introduzione del nuovo regolamento del marchio all’interno dell’Unione Europea. Negli ultimi anni il legislatore ha mostrato una maggiore apertura e attenzione al riconoscimento sia delle nostre denominazioni di origine, sia delle indicazioni territoriali, sinonimo vero e proprio dell’immenso patrimonio rappresentato dalle nostre terre”.
Il vino è il prodotto principale di questa zona e il nostro scopo è di renderlo sempre più trainante per la ricettività e l’accoglienza turistica”, ha affermato Andrea Cerrato, presidente del Consorzio turistico Sistema Monferrato, anch’egli intervenuto per un breve saluto. “L’agricoltore, da sempre depositario di un’antica sapienza, – ha aggiunto Cerrato – ricopre un ruolo di assoluta centralità nella salvaguardia e tutela del territorio. Sistema Monferrato nell’ultimo anno ha stretto una forte alleanza con Confagricoltura Asti proprio per ribadire l’importanza dell’attività agricola dalla quale ripartire per lo sviluppo di questi luoghi, valorizzandone anche la vocazione turistica”.

Per ulteriori informazioni o richiesta di assistenza è possibile visitare i seguenti siti Internet:

www.maxidata.it

www.interpatent.it

 

E’ possibile inoltre visualizzare e scaricare tutto il materiale messo a disposizione da Maxidata e Interpatent e ICQRF (Repressione Frodi) durante il convegno, cliccando sui files sottostanti:

present Alberto FURNO Asti 23 luglio 2018

Slide Convegno LUISA CURIALE Asti – 23 luglio 2018. – –

Presentazione_ConfagriAsti_2018-07-23

ICQRF_ VINO – Soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione registro telematico ed mvv elettronico

 

Le immagini del convegno di lunedì

Borsa vini a Singapore: 22 novembre 2018 – potranno partecipare un massimo di 20 aziende.
La quota di partecipazione è di € 1.000 + iva per singola azienda e di € 1.800 + iva per enti e consorzi.

Missione imprenditoriale in Giappone dedicata al settore agroalimentare dal 12 al 15 novembre. La quota di partecipazione varia da 400 ad 800 euro per azienda a seconda del livello di partecipazione. Le iscrizioni saranno chiuse alle ore 18 del 27 luglio 2018 e che la partecipazione è riservata a 30 imprese.

Borsa vini in Vietnam che prevede due tappe, una ad Ho Chi Minh City il 26 novembre e l’altra ad Hanoi il 28 e 29 novembre e alla quale potranno partecipare 20 aziende.
La quota di partecipazione è di € 1.500 + iva per le aziende che intendano partecipare ad entrambe le tappe. Adesioni entro il 31 luglio 2018.

Alleghiamo le note informative degli eventi

Allegato – Vino VietNam

Allegato – CIRCOLARE_MPMI Japan Export Pass_

Allegato – Vino Singapore

“Vino: soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione, registro telematico e fatturazione elettronica”: è questo il titolo dell’incontro organizzato da Confagricoltura Asti che avrà luogo lunedì 23 luglio dalle ore 15, presso l’azienda vitivinicola Moretti Adimari di Isola d’Asti (Località Valle Nabisso 18), durante il quale verranno trattati, tra gli altri argomenti, la tutela dei nostri vini alla luce del nuovo Regolamento sul marchio dell’UE, la questione dell’entrata in vigore dei registri telematici del vino e la fatturazione elettronica, conseguenze di un decreto che, dal momento della sua emanazione, ha letteralmente diviso il comparto vitivinicolo.
L’incontro intende fotografare lo stato dell’arte sia in relazione ai dubbi e alle – tante – perplessità delle aziende a riguardo degli innumerevoli adempimenti (informatici e non) cui sono chiamate a ottemperare sia, in un contesto più ampio, a permettere alle aziende di approfondire opportunità e progetti adatti alla loro realtà commerciale.
Dopo una breve introduzione di Andrea Cerrato, presidente del Consorzio turistico Sistema Monferrato, l’incontro entrerà nel vivo con gli interventi di Angelo Di Giacomo, responsabile Ispettorato Tutela della Qualità e Repressione Frodi, dell’avvocato Luisa Curiale e di Alberto Furno, rispettivamente consulente legale e consulente marchi Interpatent e di Gianluigi Corna, che interverrà per conto di Maxidata Srl. A moderare sarà il giornalista, ex capo redattore Tg3 Piemonte, Carlo Cerrato.
Com’era prevedibile, sono state parecchie le difficoltà che si sono riscontrate al momento della dematerializzazione dei registri – afferma Bruno Rivella, responsabile settore vitivinicolo di Confagricoltura Asti e anch’egli relatore nell’incontro – difficoltà interne dovute alla gestione da parte delle aziende che era necessario codificare all’interno del registro, ma soprattutto esterne, rappresentate dall’utilizzo dei software che erano in continua fase di aggiornamento. Nonostante queste difficoltà – conclude Rivella – siamo riusciti ugualmente a svolgere il nostro lavoro, grazie anche al prezioso aiuto degli uffici della Repressione Frodi che ringrazio personalmente per la disponibilità dimostrata nei confronti delle aziende.”