IL PROGETTO SNODI SBARCA IN MONFERRATO: ILLUSTRATO A CORTAZZONE IL PIANO DI SVILUPPO TERRITORIALE “AREA MONFERRATO HERITAGE UNESCO” PRESENTATO DA MONFERRATO EXCELLENCE

Dopo i primi appuntamenti nel Roero, il progetto SNODI Colline Co-Creative di Langhe, Monferrato e Roero finanziato dal piano europeo Next Generation EU, è sbarcato nel Monferrato con due importanti appuntamenti nella giornata di sabato 27 maggio grazie al coinvolgimento diretto di due fra i principali partner pubblici e privati, il Comune di Piea e International Music Exchange Association in stretta collaborazione con alcune fra le principali realtà del territorio come Monferrato Excellence, Fondazione Monferrato On Stage e Roero Cultural Events. A Cortazzone, presso la Polisportiva Tommaso Bianchi, vi è stata una intera giornata di studio e approfondimento sul ruolo del territorio e sul suo sviluppo: il convegno “Il Nostro Monferrato. Paesaggio, storia, futuro. Progetti e strumenti per uno sviluppo sostenibile”, organizzato dal Comune di Piea in collaborazione con Monferrato ExcellenceFondazione MOS e il Comune di Cortazzone.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato il Progetto di Sviluppo territoriale “Area Monferrato Heritage Unesco”, presentato dall’associazione Monferrato Excellence al settore Finanziamenti Europei della Regione Piemonte pochi giorni fa. Dicono i promotori: «Una strategia d’area alla quale l’associazione di produttori di eccellenze Monferrato Excellence lavora sin dal 2019 e che interessa 52 Comuni accorpati dalla Regione nell’area definita dalla programmazione economica regionale “Monferrato Heritage Unesco”».

Lo scopo del piano, la cui stesura preliminare è stata inviata a tutti i sindaci interessati «è quello far atterrare nell’area finanziamenti, in particolare quelli del PNRR, con un progetto in grado di garantire esecutività e messa a terra nei tempi dovuti e richiesti, per avviare processi di rivitalizzazione di un territorio oggi marginalizzato, un’area interna intermedia, paradossalmente a soli 30 chilometri dal centro della metropoli torinese».

L’intervento è imperniato su tre assi:

  • sviluppo economico sostenibile, che in questo contesto non può che incentrarsi sul recupero e il rilancio di un sistema di produzione agricola di qualità, allo scopo di fornire opportunità alla popolazione, con particolare attenzione alle fasce d’età più giovani, e nel contempo alimentare e produrre servizi e residenzialità;
  • integrazione fra i diversi interventi possibili, coinvolgendo le molteplici componenti del sistema e promuovendo legami organizzativi relativamente stabili (da cui l’esigenza di perseguire forme di incontro fra attori e territorio;
  • valorizzazione delle specificità locali.

All’incontro di Cortazzone ha anche partecipato la Confagricoltura di Asti rappresentata dal direttore Mariagrazia Baravalle, che è intervenuta alla tavola rotonda conclusiva