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Oltre duecento mila in Italia e prevalentemente under 35; in Piemonte la percentuale delle imprese agricole condotte da donne raggiunge il 24% circa. Imprenditrici smart e attente all’innovazione trainano il settore primario assicurando qualità e sicurezza alimentare nelle filiere

Ridurre il divario di genere nell’accesso alle risorse produttive comporterebbe un aumento della produzione delle imprese agricole femminili del 20%-30%, con benefici per l’economia e l’intera popolazione (dati dell’OCSE). Altresì, il contributo delle donne per la sicurezza alimentare è quanto mai fondamentale.
È quanto sottolinea Confagricoltura Donna Piemonte nel giorno delle celebrazioni dei diritti fondamentali delle donne.
Le donne sono protagoniste silenziose di un cambiamento nel settore primario che, oltre ad essere un settore produttivo determinante per l’Italia, è uno dei comparti economici nel quale si registra il più alto tasso femminile, di imprenditrici smart, attente all’innovazione. Le aziende condotte da donne – sottolinea Paola Maria Sacco, presidente dell’Associazione femminile piemontese – sono socialmente più responsabili, attente alla sostenibilità, con ampi margini di crescita e aprono la strada ad un futuro più inclusivo e resiliente. Il migliore augurio che si possa fare in occasione della Giornata della Donna è che ci si renda finalmente conto dell’apporto strategico del fattore D per il futuro della società”.
In Italia sono oltre 200mila le imprese agricole a trazione femminile, che rappresentano circa un terzo del totale. Molte tra le imprenditrici di Confagricoltura Donna sono under 35, due su tre hanno conseguito il diploma di laurea, e la tendenza generale è di coniugare tradizione e innovazione.
L’8 marzo è la Giornata internazionale della Donna, un giorno per celebrare le donne e ricordare anche le conquiste sociali, economiche e politiche ottenute. E proprio in agricoltura, negli anni, è migliorata la loro posizione aziendale, ricoprendo dapprima il ruolo di coadiuvanti per diventare poi imprenditrici a titolo principale”, afferma Lella Bassignana, direttore di Confagricoltura Piemonte. Ricorda inoltre il direttore che “Uno dei focus inseriti nel piano dell’Agenda 2030 è il raggiungimento della parità di genere sotto il profilo remunerativo: ebbene, nel settore primario, questo obiettivo sembra più realizzabile rispetto ad altri. Per questo chiediamo che vengano destinati investimenti e iniziative riservate al mondo agricolo femminile, perché l’apporto femminile è in grado di fare la differenza in tutti i campi”.

Il provvedimento, prevede diversi interventi specifici in materia di agricoltura, tra i quali:
• l’esonero contributivo in favore dei giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti per un periodo di 24 mesi, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021 (comma 33);
• l’esenzione IRPEF, per l’anno 2021, dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Si prevede, in particolare, che, con riferimento all’anno d’imposta 2021, non concorrano alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, e delle relative addizionali, i redditi dominicali e agrari relativi a terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (come individuati dall’art. 1, del d.lgs. n. 99 del 2004) iscritti nella previdenza agricola (comma 38);
• la previsione, che per l’anno 2021, non sia applicata l’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze di valore economico inferiore o uguale a 5.000 euro, qualificati come agricoli in base agli strumenti urbanistici vigenti, ove posti in essere a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale (comma 41);
• la proroga, al 2021, della possibilità di innalzare le percentuali di compensazione IVA applicabili agli animali vivi delle specie bovina e suina rispettivamente, in misura non superiore al 7,7 per cento e all’8 per cento. L’assoggettamento ad IVA al 10 per cento delle cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto (commi 39 e 40);
• l’incremento di 70 milioni di euro, per l’anno 2021, della dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori in favore delle aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche e fitosanitarie verificatesi dal 1° gennaio 2019 (comma 130);
• l’istituzione, nello stato di previsione del MIPAAF, del Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con una dotazione pari a 150 milioni di euro per l’anno 2021. La stessa disposizione prevede che entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, con uno o più decreti del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, siano definiti i criteri e le modalità di attuazione del Fondo (commi 128 e 129);
• l’istituzione, nello stato di previsione del MIPAAF, di un Fondo per lo stoccaggio privato dei vini DOC, DOCG e IGT certificati o atti a divenire tali e conservati in impianti situati nel territorio nazionale, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021 (commi 134 e 135);
• il rifinanziamento, per 10 milioni di euro per l’anno 2021, del Fondo nazionale per la suinicoltura, al fine di sostenere e rilanciare la filiera suinicola nazionale (commi 136 e 137);
• l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di un Fondo per la tutela ed il rilancio delle filiere agricole (apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio), con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021 (commi 138 e 139);
• la previsione, a carico di chiunque detenga cereali e farine di cereali, dell’obbligo di registrare su un apposito registro elettronico – istituito nell’ambito del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) – tutte le operazioni di carico e scarico, nel caso in cui la quantità del singolo prodotto superi le 5 tonnellate annue (commi 140-143);
• il rifinanziamento per 40 milioni di euro, per l’anno 2021, del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti al fine di consentire il consolidamento delle misure di tutela adottate a favore delle persone più bisognose, mediante la distribuzione di derrate alimentari, e, al tempo stesso, per scongiurare il pericolo di spreco alimentare (comma 375);
• l’incremento di 3 milioni di euro, per il 2021, per il finanziamento di un programma sperimentale di messa a dimora di alberi e per la creazione di foreste urbane e periurbane, nelle città metropolitane. Si ricorda che, per tali finalità, è stata inizialmente autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 (comma 570);
• la previsione, in materia di proroghe di termini per il rilascio di concessioni di beni demaniali marittimi lacuali e fluviali con finalità turistiche-ricreative, ad uso pesca, acquacoltura ed attività produttive ad essa connesse – di cui al decreto-legge n. 194 del 2009 – nel senso di prevedere che la proroga fissata al 31 dicembre 2020 sia estesa anche alle concessioni rilasciate – esclusivamente ad uso pesca ed acquacoltura – a seguito di una procedura amministrativa attivata anteriormente al 31 dicembre 2009. E’ inoltre previsto che il suddetto termine di scadenza riguardi le concessioni scadute entro il 31 dicembre 2018 (comma 670);
• l’incremento della dotazione finanziaria dell’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura (AGEA) di 10 milioni di euro, per il 2021, al fine di garantire l’efficace svolgimento delle attività derivanti dal diffondersi dell’emergenza causata dall’epidemia da Covid-19, nonché dalle ulteriori esigenze connesse all’attività di sostegno al settore agricolo (comma 997);
• l’adozione di iniziative volte alla valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche, delle produzioni agroalimentari e industriali italiane e della dieta mediterranea e del contrasto al fenomeno dell’Italian sounding. Per il conseguimento di tali fini, è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 (commi 1144- 1149);
• l’estensione del credito d’imposta del 40% in materia di sostegno del made in Italy (articolo 3 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91), nei periodi d’imposta dal 2021 al 2023 alle reti di imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, o aderenti ai disciplinari delle “strade del vino” per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico (nuovo comma 131).

Credito d’imposta, bonus assunzioni, prolungamento da 10 a 15 anni per i mutui fino a 30.000 euro

Tra le misure di carattere generale di maggiore interesse per le imprese agricole, si segnala:
• l’incremento di 145 milioni di euro per l’anno 2021 dell’autorizzazione di spesa relativa al Fondo per la promozione integrata sui mercati esteri, per l’erogazione di cofinanziamenti a fondo perduto alle imprese esportatrici che ottengono finanziamenti
• l’estensione fino al 31 dicembre 2022 della disciplina del credito d’imposta Transizione 4.0 per gli investimenti in beni strumentali nuovi, potenziando e diversificando le aliquote agevolative, incrementando le spese ammissibili e ampliandone l’ambito applicativo (commi 1051-1052);
• la modifica della disciplina della nuova imposta sulle bevande analcoliche contenenti sostanze edulcoranti (c.d. sugar tax) estendendo la platea dei soggetti obbligati al pagamento dell’imposta, attenuando le sanzioni amministrative applicabili in caso di mancato adempimento e differendone la decorrenza al 1° gennaio 2022 (comma 1086);
• la modifica della plastic tax, al fine tra l’altro di introdurre le preforme nei semilavorati, estendere l’imposta ai committenti, rendere il rappresentante legale di soggetti non residenti solidale ai fini del pagamento, elevare la soglia di esenzione dall’imposta, ridurre le sanzioni amministrative, estendere i poteri di verifica e controllo dell’Agenzia delle dogane, differire al 1° luglio 2021 l’entrata in vigore dell’imposta. Si rende strutturale, a decorrere dal 2021, la possibilità di usare interamente il PET riciclato nella produzione di bottiglie di PET, superando il limite del 50% finora vigente (commi 1084-1085);
• l’estensione dello sgravio contributivo triennale attualmente previsto per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti fino a 35 anni di età effettuate nel 2020 anche a quelle relative ai medesimi soggetti effettuate nel biennio 2021-2022. Nel contempo, aumenta la misura del predetto sgravio dal 50 al 100 per cento dei contributi dovuti dal datore di lavoro privato, nel limite di 6.000 euro annui, ed eleva da tre a quattro anni la sua durata limitatamente alle assunzioni dei medesimi soggetti effettuate nelle regioni;
• l’estensione in via sperimentale per il biennio 2021-2022, a tutte le assunzioni di donne, effettuate a tempo determinato nel medesimo biennio, lo sgravio contributivo attualmente previsto a regime solo per le assunzioni di donne in determinate condizioni, al contempo elevando, limitatamente al suddetto biennio, dal 50 al 100 per cento la riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro (commi 16-19);
• la proroga dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno dell’operatività della misura sull’intervento straordinario in garanzia di SACE a supporto della liquidità delle imprese colpite dalle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19 (cd. “Garanzia Italia”), nonché il prolungamento da 10 a 15 anni – su richiesta dell’interessato – della durata dei finanziamenti concessi dal Fondo per le piccole e medie imprese, senza valutazione e con garanzia al 100%, in favore di PMI e persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, nonché associazioni professionali e società tra professionisti, agenti e subagenti di assicurazione e broker la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19 (commi 206, 208, 210-212 e 216);
• la sospensione fino al 31 gennaio 2021 dei termini di scadenza relativi a vaglia cambiari, cambiali e altri titoli di credito e ogni altro atto avente efficacia esecutiva, che ricadono o decorrono nel periodo dal 1° settembre 2020 al 31 gennaio 2021 (comma 207).

Prorogata al 30 giugno 2021 la moratoria dei prestiti e mutui

La proroga dell’apertura di credito a revoca, dei prestiti, dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, già disposta fino al 30 settembre 2020 e successivamente prorogata al 31 gennaio 2021, viene estesa fino al 30 giugno 2021. Lo dispone il comma 248 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021, stabilendo che la proroga, per le imprese già ammesse alle misure di sostegno finanziario, opera automaticamente senza alcuna formalità, salva l’ipotesi di rinuncia espressa da parte dell’impresa beneficiaria.

Il via libera alle misure di sostegno ad alcuni comparti agricoli in sofferenza è un segnale importante per la ripresa. Nell’ambito degli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio alla Camera negli ultimi giorni, con l’intesa tra maggioranza e opposizione, si è ridefinito il quadro di interventi per il settore primario.
Nel pacchetto complessivo delle misure, Confagricoltura evidenzia quelle di particolare importanza per alcune filiere. E’ il caso del comparto suinicolo, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro di rifinanziamento del Fondo dedicato e si è stabilita la proroga al 2021 delle percentuali di compensazione Iva per la cessione di animali vivi della specie suina e bovina. E’ stata inoltre incrementata di 70 milioni di euro per il 2021 la dotazione del Fondo di solidarietà nazionale per le aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche e fitosanitarie verificatesi a partire dal 1° gennaio 2019. A sostegno del comparto vitivinicolo, sono 10 i milioni di euro per il 2021 finalizzati allo stoccaggio dei vini di qualità Doc, Docg e Igt. Confagricoltura segnala inoltre la riformulazione dell’emendamento che introduce il credito di imposta per il potenziamento e l’organizzazione dell’e-commerce nella vendita del vino.
La Commissione Bilancio alla Camera ha quindi dato il via libera al rinvio della Sugar Tax al 2022. Confagricoltura fin dall’inizio si è battuta contro l’introduzione di una tassazione che andrebbe a colpire molte imprese agricole della filiera frutticola, già duramente messe a dura prova in quest’ultimo periodo.

Negli Stati Uniti è stato annunciato un ulteriore pacchetto di aiuti pubblici a favore dell’agricoltura, per limitare l’impatto economico sul settore provocato della pandemia Covid-19. Le nuove misure – fa sapere Confagricoltura – hanno una dotazione finanziaria di 14 miliardi di dollari, che saranno erogati sotto forma di aiuti diretti a sostegno dei redditi degli agricoltori.
La campagna elettorale in corso ha certamente inciso sulla decisione annunciata dal presidente Trump – dichiara il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantituttavia, è diventato impressionante lo scarto tra gli interventi varati per il settore agricolo negli Stati Uniti rispetto a quelli decisi finora dall’Unione Europea”.
A causa dell’emergenza sanitaria – aggiunge Giansanti – negli USA gli agricoltori hanno già incassato sostegni diretti per 16 miliardi di dollari, a cui si sono aggiunti 3 miliardi per l’acquisto sul mercato di prodotti da destinare agli aiuti alimentari interni”.
Il sostegno assicurato dall’Unione Europea resta fermo a 80 milioni di euro, un intervento troppo ridotto – rileva il presidente di Confagricolturaconsiderato che le conseguenze della pandemia non saranno limitate nel tempo. Prosegue, infatti, la riduzione dei consumi nel canale HoReCa che frena la ripresa delle consegne e delle quotazioni. La situazione richiede il varo di interventi aggiuntivi anche a livello europeo”.
Da notare, inoltre, che negli Stati Uniti alcuni settori produttivi stanno beneficiando della sostenuta ripresa delle esportazioni sul mercato cinese, nel quadro della messa in opera del nuovo accordo commerciale bilaterale sottoscritto a gennaio. La scorsa settimana, ad esempio, il dipartimento di Stato all’agricoltura (Usda) ha annunciato la vendita di 262 mila tonnellate di soia alla Cina – conclude Giansanti – e le quotazioni hanno raggiunto il livello più alto da oltre due anni”.

 

Più soldi per la cassa in deroga, sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, coinvolgimento dei disoccupati italiani e di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza per far fronte alle necessità del comparto agricolo, soprattutto in vista della stagione della raccolta“: è quanto chiedono, rispettivamente alle proprie deleghe, gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino, e all’Agricoltura, Marco Protopapa ai Ministri Nunzia Catalfo (Lavoro) e Teresa Bellanova (Agricoltura).
In primo luogo – spiega Chiorino – ho segnalato con una lettera al Ministro Catalfo che dai dati ad oggi in nostro possesso e considerata anche l’assegnazione prevista nel secondo riparto, il Piemonte ha ancora risorse per soli 15 giorni lavorativi ai ritmi attuali di presentazione delle domande per la cassa in deroga. Gli stessi dati dimostrano che, per garantire le 9 settimane di copertura, al Piemonte mancano 141 milioni di euro, per coprire il fabbisogno totale di 315 milioni di euro“.
Ho inoltre sottolineato – argomenta ancora Chiorino – la necessità di avere maggiore chiarezza per quanto riguarda le misure di sostegno al reddito per i lavoratori intermittenti, che pare siano coperti solo in parte in base alle normative vigenti. Essendo una categoria di lavoro precario, ritengo vadano sostenuti in modo completo e senza lasciare indietro nessuno“.
Urgente esigenza – prosegue invece l’assessore Protopapa – è inoltre quella, da parte del comparto agricolo italiano, di circa 250mila lavoratori necessari per fronteggiare la stagione della raccolta. Durante un incontro svoltosi con il ministro Bellanova, è emersa l’opportunità di valutare il coinvolgimento di tutti quei cittadini italiani che si sono trovati improvvisamente senza occupazione e che, in alcuni casi, non possono godere nemmeno delle tutele e del supporto necessario per far fronte al periodo di lockdown, la cui durata, peraltro, al momento non è ancora definita e che potrebbe ulteriormente protrarsi“.
Allo stesso tempo – aggiunge Chiorino – ho chiesto espressamente che venga data la possibilità di impiego dei percettori del reddito di cittadinanza che, come prevede la normativa, avrebbero dovuto essere indirizzati verso nuove attività“.
Bellanova – conclude Protopapa – ha convenuto che l’utilizzo di manodopera italiana, peraltro, comporterebbe indubbi vantaggi sia per i lavoratori che per le imprese. Per i lavoratori, che potrebbero accedere a un impiego, seppur temporaneo, in grado di garantire un reddito in questo difficile periodo. Per le imprese agricole, che potrebbero contare su un’importante iniezione di forza lavoro scongiurando l’eventualità di compromettere la fase del raccolto, determinante per tutta l’economia agricola“.
Ora attendiamo che il Governo, a fronte delle nostre richieste – concludono Chiorino e Protopapa – risponda nel più breve tempo possibile alle nostre sollecitazioni, peraltro argomentate e inoppugnabili, considerando che la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie è per noi fondamentale, soprattutto per assicurare la tenuta sociale e che, per quanto riguarda l’agricoltura, a settimane partiranno i raccolti ed è quindi necessaria, anche in questo caso, un’azione urgente“.