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Il Centro di Controllo Micologico dell’Asl di Asti organizza un corso di preparazione all’esame per il rilascio dell’idoneità alla vendita, per gli esercenti il commercio, dei funghi epigei freschi spontanei e porcini secchi sfusi. La vendita dei funghi epigei freschi spontanei è subordinata a NOTIFICA sanitaria ed è esclusiva per gli esercenti riconosciuti idonei alla identificazione delle specie fungine commercializzate, come stabilito anche dalla Regione Piemonte con D.D. 29 marzo 2018, n. 205.
Il corso ha l’obiettivo di preparare gli iscritti all’esame dell’idoneità alla vendita funghi, sarà condotto dai micologi dell’Asl di Asti, si articolerà in tre incontri pomeridiani per una durata di 10 ore totali.
Il corso avrà luogo nelle seguenti giornate:

– mercoledì 7 giugno, dalle 14 alle 18
– giovedì 8 giugno, dalle 14 alle 17
– venerdì 9 giugno, dalle 14 alle 17

presso la sala congressi dell’Asl di Asti (Via Conte Verde, 125)

L’esame avrà luogo lunedì 12 giugno, dalle 9 alle 12, sempre presso la sala congressi dell’Asl di Asti

L’iscrizione al corso potrà essere effettuata compilando e firmando l’apposito modulo da inviare via PEC entro il 05/06/2023 a protocollo@pec.asl.at.it

In allegato il suddetto modulo e il volantino del corso

Corso vendita funghi_modulo di iscrizione

volantino-corso-esame-funghi-A664026

Consumare i funghi raccolti in assoluta sicurezza? Gli esperti dell’Asl sono a disposizione per controllarne la commestibilità e prevenire ogni possibilità di intossicazione e avvelenamento. Torna infatti anche quest’anno il servizio di consulenza del Centro di Controllo Micologico dell’Asl di Asti, rivolto a privati cittadini e commercianti. Dal 16 settembre e fino a metà novembre, ogni lunedì, mercoledì e venerdì con orario 14-15, previa prenotazione telefonica al numero 0141 484920, è possibile portare i funghi raccolti (o ricevuti in regalo) presso la sede dell’Asl, in via Conte Verde 125 ad Asti. Micologi qualificati appartenenti al Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria si occuperanno di verificare e determinare la specie dei funghi, assicurandone il consumo in tutta tranquillità.
La consulenza è gratuita e ha il solo obiettivo di garantire la sicurezza alimentare: per eventuali richieste di controllo in altri giorni, orari o periodi dell’anno è comunque possibile concordare un appuntamento telefonando sempre al numero 0141 484920.
Riconoscere i funghi non è sempre un’attività semplice, può accadere di confondere specie commestibili con specie velenose e mortali fra gli esemplari che crescono nei boschi, nei parchi o anche nei giardini delle abitazioni.
Per questo motivo, ad ogni minimo dubbio, è consigliato affidarsi al parere di un micologo prima di mangiarli e di sottoporre a verifica l’intero quantitativo. Non esistono infatti altre pratiche sicure per determinare la tossicità di un fungo ed è bene diffidare di altre usanze tradizionali come ad esempio l’uso dell’aglio o dei metalli. L’unico metodo per stabilire la commestibilità è di far classificare i funghi da un esperto, sulla base delle caratteristiche botaniche.

È raccomandato inoltre:

– raccogliere i funghi interi e completi di ogni parte;

– conservarli in frigo;

– evitare il consumo da parte di bambini e donne in gravidanza.

 

Fonte: comunicato stampa ASL di Asti

Riceviamo e rilanciamo il comunicato stampa dell’Asl di Asti

Sono stati segnalati nelle ultime settimane diversi casi di Peste Suina Africana fra i cinghiali selvatici in Piemonte e in Liguria. Il territorio dell’Asl di Asti non è al momento toccato direttamente ma è in parte adiacente alla “zona infetta”, che comprende 78 Comuni in provincia di Alessandria e 36 fra le province di Genova e Savona.
Questa area è oggetto dell’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal Ministero della Salute e dal Ministero delle Politiche Agricole: per sei mesi nei Comuni interessati sono state vietate l’attività venatoria (ad eccezione della caccia di selezione), la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, la mountain bike e le altre attività che prevedono l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali.
La Peste Suina Africana non si trasmette all’uomo, dunque non ci sono rischi per la salute delle persone e il consumo di carne non comporta alcun pericolo. Ma è spesso mortale per maiali e cinghiali e può quindi avere ripercussioni gravissime sugli allevamenti di suini e sul settore agroalimentare in genere.
I professionisti del Servizio Veterinario dell’Asl di Asti, che quotidianamente svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione e nel campo della sicurezza alimentare in genere, stanno quindi seguendo con estrema attenzione l’evolversi della situazione, rafforzando i controlli, monitorando puntualmente ogni segnalazione di capi potenzialmente infetti, verificando le misure di biosicurezza degli allevamenti posti nelle aree confinati alla zona infetta della Provincia di Alessandria. Inoltre, su indicazione della Ministero della Salute e della Regione Piemonte, sono state adottate nuove procedure per la macellazione dei suini ad uso familiare: ogni seduta di macellazione a domicilio ad uso familiare deve essere sottoposta al controllo degli operatori del Servizio Veterinario, che dovranno essere preavvisati almeno 48 ore lavorative prima (mail: segrareab@asl.at.it; telefono: 0141 484020 o 0141 483526 dal lunedì al venerdì ore 8,15-12,30 e 13,30-15).

Nel territorio dell’Asl di Asti sono presenti 35 allevamenti avicoli di tipo industriale e un centinaio di allevamenti rurali, per un totale di circa un milione di capi, in gran parte polli da carne, galline ovaiole e riproduttori.
Numeri importanti – in maggioranza riconducibili a realtà medio-piccole e a produzioni di nicchia e alta qualità – che chiedono un impegno costante nell’applicazione delle misure di sicurezza da parte dell’autorità predisposta alle verifiche, il Servizio Veterinario dell’Asl di Asti, e delle stesse aziende che sono chiamate a misure di autocontrollo e di prevenzione. I comportamenti corretti servono a scongiurare i rischi di malattia negli animali, che possono creare danni seri alla salute dei capi e all’uomo, sia direttamente che indirettamente, anche attraverso il consumo di alimenti non sicuri e non salubri. In particolare i pericoli maggiori sono legati all’influenza aviaria, che può diffondersi in ogni momento dell’anno ma soprattutto in autunno e inverno, e alla salmonellosi, oltre ad altre malattie respiratorie, gastrointestinali e parassitarie. Ed è in primo luogo rivolta alla protezione dall’influenza aviaria la campagna informativa della Regione Piemonte “Proteggi il tuo allevamento”, che il Servizio Veterinario dell’Asl di Asti sta diffondendo in queste settimane fra gli allevamenti del territorio.
Il materiale comprende un libretto con tutte le norme di biosicurezza per gli allevamenti avicoli, sia di tipo industriale che rurale, e una serie di locandine da appendere all’interno delle strutture per segnalare zone dedicate e opportunamente attrezzate. Sono riportati tutti gli accorgimenti più importanti da adottare da parte delle aziende: ad esempio, occuparsi costantemente della manutenzione e della pulizia di strutture e capannoni, lavarsi le mani e indossare obbligatoriamente calzature dedicate all’ingresso dei locali dove vivono gli animali (attraverso la cosiddetta “dogana danese”), effettuare la disinfezione degli autoveicoli in
arrivo, evitare la contaminazione di mangime e acqua, mantenere una corretta divisione degli spazi, istituire una “zona filtro” dove devono avvenire le entrate e le uscite dall’allevamento. La campagna è sostenuta dalle principali Associazioni di categoria e dal partner tecnico A.R.A.
Piemonte. È bene precisare che in questo momento non ci sono, nel territorio Astigiano e in Piemonte, focolai di influenza aviaria, che però sono presenti in diversi stati europei e in altre regioni italiane: dunque è fondamentale tenere alta l’attenzione e rispettare al massimo le precauzioni. Tutti gli allevamenti, in ogni caso, sono sottoposti a controlli da parte dei professionisti dell’azienda sanitaria che, in base alle norme vigenti, effettuano periodicamente controlli clinici, tamponi e prelievi, sia sugli animali presenti che su quelli introdotti da fuori regione.

 

POSTER A4 BUONE PRATICHE ALL COMMERCIALI

POSTER A4 ALL RURALI

POSTER A3 ALL COMMERCIALI

 

fonte: comunicato stampa Asl di Asti