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Un’eccezionale grandinata, con chicchi di dimensioni davvero impressionanti, si è abbattuta ieri pomeriggio in Piemonte, su vaste zone delle Langhe, Monferrato e Roero, tra Cuneese e Astigiano, nel Torinese e nell’Alessandrino. Gravissimi i danni all’agricoltura, in particolare al raccolto di nocciole e uva. I tecnici della Confagricoltura di Asti sono al lavoro per quantificare i danni subiti dalle aziende agricole anche se il quadro generale sembra parecchio sconfortante
Tutte le aziende che sono state colpite dalla grandine, possono compilare l’apposito modulo in allegato e consegnarlo presso il Comune o i comuni nei quali si è verificato il danno

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La concentrazione di eventi climatici di eccezionale portata mette a rischio la tenuta delle imprese agricole. Siccità, nubifragi, grandine, trombe d’aria, ma anche incendi, spesso di natura dolosa, hanno conseguenze devastanti per il settore primario. E’ evidente che la gestione del rischio climatico è diventata una questione di primo piano per il futuro dell’agricoltura italiana, ma anche europea”. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, interviene sulla concentrazione di fenomeni meteorologici che stanno interessando tutta la Penisola e che colpiscono in modo puntiforme il territorio, devastandolo in alcune zone e risparmiandolo a pochi chilometri di distanza. La pioggia tanto attesa, laddove caduta, è arrivata in quantità abbondante in troppo poco tempo, senza permettere ai campi di essere assorbita. Raffiche di vento e grandine hanno dato il colpo di grazia. Confagricoltura è al lavoro per monitorare gli eventi, segnalando le criticità che necessitano di interventi straordinari, anche alla luce della situazione di difficoltà che sta vivendo il settore primario, a causa della siccità e dell’aumento dei costi produttivi.
I danni sono pesanti e la disponibilità finanziaria dell’apposito fondo ristori è inadeguata – dichiara Giansanti – nonostante l’aumento di 200 milioni disposto dal governo con il DL Aiuti Bis. La normativa in vigore risulta inadeguata, troppo complessa e lenta – evidenzia il presidente di Confagricolturagli interventi pubblici devono essere più veloci per assicurare, oltre all’indennizzo dei danni, la ripresa dell’attività produttiva”.
Quest’anno abbiamo registrato eventi climatici eccezionali che in passato capitavano nell’arco di un decennio. E la situazione si è registrata anche in altri Stati europei. Non si tratta più di episodi sporadici; è necessario un nuovo approccio alla questione, che comprenda la cura e la gestione del territorio con tutti i soggetti coinvolti, sfruttando anche le ricerche in materia di intelligenza artificiale e di elaborazione sempre più puntuale di modelli previsionali per contrastare, anche con forme di difesa attive, i fenomeni meteorologici estremi”.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 44 del 22/02/2018 è stato pubblicato il D.M. del 13/02/2018 con cui è stata dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità della siccità verificatasi su tutto il territorio piemontese nel periodo primaverile/estivo. Come prevede il d.lgs. 102/2004 le domande di aiuto da parte delle aziende che hanno subito danni alle produzioni aziendali debbono essere presentate entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto; pertanto i termini scadranno il giorno 8 aprile 2018.