Articoli

Il Piemonte si è dotato del Regolamento che disciplina l’attività delle Fattorie sociali. In sostanza il provvedimento riconosce ufficialmente le aziende che, attraverso l’attività agricola, favoriscono l’inserimento di lavoratori con disabilità o svantaggiati, svolgono attività sociali e di servizio per le comunità locali, forniscono prestazioni e servizi utili alle terapie mediche, sociali e riabilitative, sviluppano progetti di educazione ambientale e alimentare.
Le Fattorie Sociali che rispondono ai requisiti definiti dal nuovo Regolamento possono iscriversi nell’Elenco regionale del Piemonte. Con il Regolamento, nato dal confronto con le Organizzazioni agricole, la Regione riconosce ufficialmente il lavoro degli imprenditori agricoli che portano avanti progetti di inclusione sociale e che, nella vita quotidiana, si concretizzano in servizi utili a sostegno delle famiglie e delle comunità rurali.

In allegato il decreto del presidente della Regione Piemonte che sancisce il Regolamento delle Fattorie Sociali

aa_aa_regione piemonte – regolamento_2023-07-14_86605_fattorie sociali

A seguito della richiesta congiunta delle reti di agricoltura sociale e delle organizzazioni dell’agricoltura e del Terzo settore, si è svolta in videoconferenza al Mipaaf, la riunione dell’Osservatorio Nazionale dell’Agricoltura Sociale, presieduta dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.
Il nostro obiettivo – ha affermato il Ministro – è arrivare entro la fine di giugno a proposte concrete in materia di fisco, armonizzazione delle leggi regionali, formazione e lavoro. Per questo, saranno necessari confronti tematici da portare successivamente al Tavolo generale”.
Alla riunione ha partecipato Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete Fattorie Sociali, che ha sottolineato la funzione essenziale svolta durante l’emergenza sanitaria dal settore, spesso unico riferimento per le persone fragili nei territori. “Abbiamo presentato – ha dichiarato Di Stefano – una serie di proposte per sostenere le attività sociali svolte dai nostri imprenditori e operatori che le istituzioni si sono impegnate ad approfondire con noi nei gruppi tematici. Stiamo anche predisponendo con Confagricoltura e le altre organizzazioni gli emendamenti al Decreto Legge Rilancio, che invieremo ai gruppi parlamentari nei prossimi giorni“.