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E’ stata prorogato al ulteriormente il termine di presentazione delle domande relative al fondo della sovranità alimentare del settore zootecnico. La nuova scadenza è il 18 marzo 2024.
Tale ulteriore dilazione del termine, è stata richiesta ed ottenuta per consentire all’Amministrazione la risoluzione di alcuni problemi tecnici, da noi segnalati, riferiti in particolar modo all’estrazione di alcune tipologie di capi, dalla BDN.

Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che:

a. risultino iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il Fascicolo Aziendale, entro la

data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto;

b. risultino essere “operatori” (detentori) in Banca Dati Nazionale zootecnica del Sistema Informativo Veterinario (BDN) di allevamenti di bovini di razze da carne o a duplice attitudine (orientamento produttivo da carne o misto) con tipologia produttiva “linea vacca.-vitello” di età compresa tra gli 8 ed i 24 mesi nati, allevati in Italia e presenti in stalla entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto con ovvero carni di bovini nati e allevati secondo i Disciplinari del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ) e presenti in allevamento di età compresa tra i 6 ed i 24 mesi alla data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto;

c. abbiano sottoscritto, entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del DM 9 agosto 2023 n. 417171, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione.

In allegato la circolare di Agea

AGEA-2024-0016529_proroga domanda

Con decreto, pubblicato il 21 settembre scorso, il Masaf ha stabilito i criteri e le modalità di attuazione del fondo per la sovranità alimentare. L’intervento persegue le finalità di sostenere le produzioni e valorizzare le pertinenti filiere di alcuni cereali, proteaginose e della carne bovina. Infatti il fondo, che ha una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro all’anno sul quadriennio 2023 – 2026, concede un aiuto in forma di de minimis a favore delle filiere del mais per 8 euro, delle proteine vegetali (legumi e soia) per 5 euro, del frumento tenero per 4 euro, dell’orzo per 3 euro, delle carni bovine collegate alla linea «vacca-vitello» e delle carni bovine allevate secondo il Sistema di qualità nazionale zootecnia (Sqnz) per 5 euro.
Ai soggetti beneficiari che avranno sottoscritto entro il termine di scadenza della domanda di contributo, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute, contratti di filiera di durata almeno triennale, viene concesso l’aiuto che, relativamente alle colture va da 200 a 400 euro per ettaro in più coltivato rispetto alla media del triennio precedente mentre, per gli allevamenti, ammonta a 100 euro a capo di almeno 8 mesi nel caso di linea vacca – vitello mentre scende a 40 euro a capo allevato di almeno 6 mesi nel caso del Sqnz. I vitelli oggetto di sostegno saranno quelli presenti in stalla alla data del termine fissato per la presentazione delle istanze.
Per accedere al sostegno, l’agricoltore dovrà presentare richiesta a Agea secondo modalità da emanarsi entro il termine di trenta giorni dall’entrata in vigore (22 settembre 2023) del decreto, allegando copia del contratto di filiera se sottoscritto direttamente dal beneficiario oppure dell’impegno/contratto di coltivazione nel caso si passi attraverso strutture associate.