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Si segnala che è stato emanato, in data 21 luglio 2023, il nuovo Avviso della misura PNRR M2C1 I 2.2 “Parco Agrisolare” relativo al finanziamento di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, con le risorse residue disponibili che ammontano a circa 1 miliardo di euro.

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.

Le principali novità del nuovo bando riguardano:

– l’incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione in prodotti agricoli, – l’introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso
– la partecipazione di imprese in forma aggregata
– la facoltà di accedere ai sostegni non in autoconsumo con riduzione della percentuale di contributo
– la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto
– il raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100 mila euro oltre che per dispositivi di ricarica (fino a 30 mila euro)
– spesa massima per beneficiario pari ad 2.33 milioni di euro.

All’Avviso sono allegati i seguenti documenti:

– allegato A “Regolamento Operativo”;

– allegato B “Codici ATECO Agrisolare”;

– allegato C “Allegati TFUE”;

– allegato D “Simulatore analisi controfattualità grandi imprese”

 

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Il GSE ha pubblicato a fine gennaio i Bandi della undicesima procedura di Registri e Aste del DM 4 luglio 2019 (DM FER 1), che incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili e, in particolare, da fotovoltaico.

In particolare sono stati aperti:

Bando pubblico per l’iscrizione al Registro Gruppo A, codice RG_A_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione al Registro Gruppo A-2, codice RG_A2_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione al Registro Gruppo B, codice RG_B_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione al Registro Gruppo C, codice RG_C_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione all’Asta Gruppo A, codice AS_A_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione all’Asta Gruppo B, codice AS_B_2023_11

Bando pubblico per l’iscrizione all’Asta Gruppo C, codice AS_C_2023_11

Le iscrizioni ai bandi si chiuderanno alle 12:00 di martedì 2 marzo 2023. Le richieste dovranno essere trasmesse esclusivamente mediante il Portale FER-E.

Per quanto riguarda la potenza incentivabile, per gli impianti del Gruppo A-2 il contingente disponibile è pari a 325.768,21 kW, è invece nullo il contingente per gli impianti del Gruppo A, che potranno usufruire solo di eventuali riallocazioni.

I livelli di incentivazione sono quelli indicati nella Tabella 1.1 del DM 4 luglio 2019 per le diverse tipologie di impianti, con le eventuali riduzioni previste dallo stesso decreto.

Per l’iscrizione ai registri è necessario che gli impianti, oltre ad essere in possesso di tutti i requisiti previsti dal DM 4 luglio 2019, siano stati registrati su GAUDÌ – sistema di Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione – gestito da Terna, e attendere che lo stesso risulti nello stato “Impianto Validato”.

Gli incentivi sulla produzione fotovoltaica del DM 4 luglio 2019, possono essere cumulati con gli aiuti pubblici, in conto capitale, sull’investimento, sebbene nel rispetto di limiti previsti dallo stesso Decreto 4 luglio 2019 (aiuti in conto capitale fino al 40% – riduzione percentuale della tariffa).

Il GSE nei giorni scorsi ha comunicato agli operatori con convenzioni di ritiro dedicato, interessati dalla misura “Extraprofitti”, che, a seguito della sentenza 1° dicembre 2022 del Tar della Lombardia, con la quale è stata annullata la Deliberazione ARERA n. 266/2022/R/EEL del 21 giugno 2022, nelle more della pubblicazione delle motivazioni, sono sospesi gli effetti della Deliberazione stessa e pertanto è stato ricalcolato il corrispettivo della produzione realizzata nel mese di ottobre.
Il ricalcolo è stato effettuato riconoscendo dunque il prezzo di vendita dell’energia immessa in rete, così come previsto dal contratto. È un primo passo importante e occorrerà ora attendere la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del TAR per capire come potrà essere gestito anche il periodo pregresso di produzione (febbraio – settembre 2022), come pure eventuali novità che potranno arrivare dalla legge di Bilancio, dove uno degli articoli riguarda proprio l’applicazione del regolamento europeo sul Cap al prezzo dell’energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il GSE ha reso note le modalità con le quali gli operatori possono procedere al potenziamento degli impianti alimentati a biogas e a biomasse di potenza fino a 1 MW in esercizio al 21 maggio 2022. E’ stato confermato che l’incremento di capacità produttiva nei limiti del 20% non è subordinato all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso, e che il contratto di incentivazione in essere rimarrà valido anche qualora la capacità tecnica dell’impianto, a valle del potenziamento, dovesse comportare il superamento delle “soglie” (es.100 KW, 300 KW, 999 KW) previste nell’ambito dei pertinenti decreti di incentivazione per il riconoscimento della Tariffa omnicomprensiva in luogo della Tariffa incentivante e l’accesso diretto agli incentivi in luogo della partecipazione ai Registri. Il GSE ha inoltre specificato che la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla potenza nominale dell’impianto ammessa agli incentivi non sarà incentivata, per cui non ci saranno effetti sulle bollette e sugli oneri generali di sistema.
Dal punto di vista operativo, il titolare del contratto di incentivazione (Contratto ex D.M. 18 dicembre 2008 di Tariffa omnicomprensiva – Contratto FER di Tariffa Onnicomprensiva) sarà tenuto a trasmettere, entro 60 giorni dalla data di completamento dell’intervento, un’istanza di “Potenziamento non incentivato” ai sensi delle Procedure Operative esclusivamente mediante l’applicativo informatico SIAD, disponibile nel Portale Informatico del GSE.
Anche se non sono previste ulteriori permessi, Confagricoltura consiglia di comunicare agli enti preposti all’autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto, l’effettuazione dell’intervento di potenziamento, ciò al fine di evitare eventuali contestazioni dai soggetti preposti ai diversi controlli sugli impianti.

Con la legge n. 79/2022 è stata estesa agli impianti a biomasse di potenza fino ad 1 MW la così detta misura “Sblocca motori”, introdotta dall’articolo 5 bis “Misure urgenti per incrementare la produzione di energia elettrica da biogas” del D.L. 21/2022.
Così come già previsto per il biogas, anche per gli impianti a biomasse realizzati in ambito agricolo (impianti qualificati all’uso di biomasse agroforestali) ed entrati in esercizio prima del 20 maggio 2022 sarà dunque consentito il pieno utilizzo della capacità tecnica installata per la produzione di energia elettrica oltre la potenza nominale e quella in immissione già contrattualizzata, nei limiti della connessione alla rete.
In ogni caso però occorrerà verificare che l’impianto continui a garantire il rispetto della normativa vigente in materia di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione integrata ambientale.
L’incremento di produzione potrà essere realizzato alle seguenti condizioni:
a) la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla potenza nominale dell’impianto non è incentivata, per cui non ci sono effetti sulle bollette e sugli oneri generali di sistema;
b) l’ulteriore utilizzo di capacità produttiva nei limiti del 20% dei parametri vigenti non è subordinato all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso comunque denominati;
c) l’utilizzo di capacità produttiva oltre il limite del 20%, richiede una modifica del contratto esistente di connessione alla rete.
L’ulteriore capacità di produzione elettrica è indipendentemente dalle soglie di potenza fissate sul piano amministrativo ai fini dell’accesso agli incentivi (999 KW) e non compromette l’incentivo già assegnato.
I produttori interessati ad incrementare la produzione di energia, per procedere all’immissione in rete, dovranno attendere – anche se non espressamente previsto nella legge – la definizione da parte del GSE delle modalità e degli strumenti con i quali procedere, nonché a definire le condizioni di ritiro della quota aggiuntiva (tipologia contratto, prezzo, ecc.), anche per non rischiare di contravvenire agli impegni legati alle convenzioni di ritiro in tariffa onnicomprensiva in essere.