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Le decisioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sul Nutriscore vanno nella direzione tracciata da Confagricoltura e confermano l’ingannevolezza del sistema francese e la sua contrarietà al Codice del Consumo”. Il presidente della Confagricoltura di Asti, Gabriele Baldi, torna così sul tema in seguito alla pubblicazione delle decisioni con cui l’Antitrust ha riconosciuto che, in mancanza di contestuali e adeguati chiarimenti, il NutriScore potrebbe indurre in errore il consumatore sulle proprie scelte alimentari. In definitiva, viene riconosciuto che il NutriScore è caratterizzato da un’arbitraria classificazione degli alimenti, con una “parzialità nel giudizio che non incentiva il consumatore ad effettuare un’adeguata valutazione per seguire una dieta utile a soddisfare il quotidiano apporto di nutrienti”.
Significativo – rimarca Confagricoltura – che molte delle aziende coinvolte nell’indagine abbiano deciso di ritirare volontariamente dal mercato italiano, già nel corso del procedimento, i prodotti etichettati con il bollino francese.
In seguito alla decisione dell’Antitrust, chi utilizza il NutriScore dovrà obbligatoriamente specificare che esso non è universalmente riconosciuto dalla comunità scientifica, non tiene conto del fabbisogno e del profilo nutrizionale del singolo individuo, ed è relativo a 100 grammi di prodotto e non a una porzione di consumo.
La delibera dell’AGCM è un passo avanti per la tutela del diritto del consumatore ad avere accesso ad informazioni chiare, complete e trasparenti per orientare correttamente le proprie scelte nutrizionali a tutela della salute. In assenza di questo intervento, il NutriScore si sarebbe potuto diffondere sul mercato alimentare italiano, malgrado l’assoluta contrarietà al sistema di etichettatura francese sostenuta dal nostro Governo, da tutte le forze politiche, dalla comunità scientifica, dagli agricoltori e dalle associazioni di consumatori”.
Il NutriScore – conclude il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalledeve essere quindi accantonato, preferendo il Nutrinform Battery, che si basa su un principio molto diverso. È pertanto fondamentale che l’Italia, in vista della proposta ufficiale della Commissione UE sul sistema di etichettatura fronte pacco, faccia sponda comune con i Paesi mediterranei per salvaguardare il nostro agroalimentare e valorizzare uno stile di vita sano e consolidato, promuovendo una corretta educazione alimentare invece che un sistema di etichettatura difettoso”.

Per l’81% degli italiani la qualità è un elemento di primaria importanza per l’acquisto dei prodotti agroalimentari; il 62% è inoltre molto attento alle informazioni nutrizionali, mentre pesano meno, nella scelta, marca e prezzo (vi danno particolare importanza rispettivamente il 48% e il 56,3 % dei consumatori).
E’ quanto emerge dalla ricerca demoscopica che Agronetwork, l’associazione di promozione dell’agrindustria costituita da Confagricoltura, Nomisma e LUISS, ha commissionato a Format Research sui sistemi di etichettatura agroalimentari e il loro utilizzo da parte dei consumatori.
Il 63% degli italiani – rileva l’indagine – acquisisce i dati nutrizionali attraverso le etichette, mentre il 30,6% si informa tramite i social media e il web. Tra chi si affida alle etichette, il 34% preferisce il Nutrinform Battery e soltanto il 17% predilige il Nutriscore.
Si tratta – secondo Confagricolturadi un dato importante che rivela come anche i consumatori preferiscano il sistema a batteria proposto dall’Italia rispetto al meno esaustivo e fuorviante sistema a semaforo“.
Gli italiani risultano essere inoltre molto attenti alla salute: il 76% ritiene che per stare bene occorra seguire una dieta quanto più varia e completa che includa tutti gli alimenti, mentre il 24% sostiene che un regime alimentare salutare debba eliminare del tutto cibi ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero.
Dalla ricerca emerge una fotografia dettagliata delle motivazioni di acquisto dei consumatori e in particolare dei metodi e canali attraverso cui si informano per seguire uno stile di vita salutare. “E’ pertanto necessario – conclude il segretario generale di Agronetwork Daniele Rossiche il sistema di etichettatura sia chiaro, non fuorviante e tenga conto delle porzioni. Non a caso gli italiani vorrebbero che il Nutrinform Battery fosse il riferimento per l’Europa”.

Quella contro il Nutriscore non è solo una battaglia su sistemi di etichettatura e modelli di certificazione degli alimenti, ma una battaglia per il futuro dell’agricoltura”. Lo ha ribadito con forza il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo oggi all’evento pubblico “Nutrinform Battery: la proposta italiana per l’Europa”, organizzato da Europeisti-MAIE-Centro Democratico.
Dobbiamo difendere con forza il nostro modello alimentare – ha dichiarato Giansanti – basato sull’agricoltura, sui territori, sulla biodiversità, sulla storia e sulle tradizioni enogastronomiche, contro ogni tentativo di omologazione e standardizzazione dei cibi, basate, invece, sul modello industriale. Sistemi di etichettatura come il Nutriscore vanno proprio in questa direzione. Dare delle pagelle ai cibi, senza fornire le necessarie informazioni sulle quantità consigliate in una dieta equilibrata, finirà necessariamente per avvantaggiare i grandi gruppi industriali, e anche i cibi sintetici, a scapito delle produzioni naturali, tipiche del nostro Paese, come olio, formaggi, salumi, miele”.
Il sistema Nutrinform Battery proposto dall’Italia, sviluppato da qualificati istituti di ricerca nazionali (CREA ed ISS) con la collaborazione di tutta la filiera agroalimentare e con i consumatori, si basa sul ‘peso’ di ogni singolo nutriente rispetto al fabbisogno giornaliero e permette, quindi, di informare i consumatori e di fare scelte consapevoli e non condizionate: non un giudizio sintetico del singolo alimento basato su una somma algebrica di nutrienti negativi e positivi, ma un vero e proprio metodo di educazione alimentare.
La Commissione Europea ha chiesto di arrivare ad un unico sistema di etichettatura nutrizionale Front of Package–FOP entro la fine del 2022. Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo sono a favore del Nutriscore. Mentre il nostro sistema Nutrinform ha trovato il sostegno di sette Paesi della UE.
Il 2022 non è così lontano – ha concluso Giansanti – e dobbiamo cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di stakeholder a livello europeo (associazioni di categoria, ambientaliste, di consumatori, istituti di ricerca, rappresentanti della politica e delle Istituzioni) per arrivare ad un sistema di etichettatura trasparente, etico e corretto. E’ una battaglia culturale, ma anche economica. Ne va di mezzo il futuro dell’alimentazione e quello dell’agricoltura”.

La Gazzetta Ufficiale n. 304 del 7-12-2020 ha pubblicato il decreto 19 novembre 2020 concernente la “Forma di presentazione e condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale in applicazione dell’articolo 35 del regolamento (UE) 1169/2011“.
Il sistema italiano “NutrInform Battery” è l’applicazione corretta del Regolamento UE 1169/11 per quanto riguarda le informazioni nutrizionali volontarie da fornire ai consumatori ed è la risposta del nostro Paese al sistema di etichettatura a semaforo utilizzato del Regno Unito e al Nutriscore adottato da Francia, Belgio, Spagna e Germania; sistemi questi ultimi che prevedono una semplificazione estrema dell’etichettatura che potrebbe danneggiare alcuni prodotti identificandoli, erroneamente, come nocivi a prescindere dalle reali quantità consumate.
Il NutrInform prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un’alimentazione sana, variata e bilanciata e quindi non ha l’obiettivo di dare indicazioni riguardo alla “salubrità nutrizionale” del prodotto ma di indicare la quantità del nutriente in relazione al fabbisogno giornaliero (GDA). In tal modo non discrimina specifiche categorie di prodotti né per le qualità nutrizionali, né per l’origine.
Ogni azienda che voglia utilizzare il sistema deve comunicare la propria adesione al Ministero della Salute – Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione specificando:

– il tipo di attività svolta;
– la marca e la categoria di prodotti sui quali si utilizzerà il marchio;
– l’impegno a rispettare il decreto di istituzione del marchio ed il presente regolamento d’uso;
– l’impegno ad estendere progressivamente il marchio a tutti i prodotti appartenenti alla medesima categoria merceologica.

L’adesione avviene per via telematica attraverso un’apposita sezione del sito web del Ministero. Il diritto all’utilizzo del marchio viene riconosciuto gratuitamente.

In allegato il Decreto Ministeriale

DM-19-novembre-2020_Nutriscore