A ridosso della Festa della Donna del prossimo 8 marzo, è stato consegnato oggi presso la sede di Asti Agricoltura il ricavato della vendita benefica delle clementine, iniziativa della Confagricoltura di Asti dello scorso mese di novembre. Le clementine sono ormai da anni il simbolo della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che cade ogni anno il 25 novembre, e sono state scelte nel maggio del 2013 da Confagricoltura Donna quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato.

L’importo, di 1000 euro, è stato devoluto anche quest’anno al Centro Antiviolenza di Asti “L’Orecchio di Venere”, gestito dalla Croce Rossa e presieduto da Elisa Chechile, che offre accoglienza e sostegno a donne vittime di qualsiasi tipo di violenza.

A questo proposito la presidente Chechile, durante l’incontro odierno, ha affermato che “una parte del ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di un televisore per una donna che era ospite con un programma di protezione presso il nostro centro e di un tablet per la figlia 14enne che a breve si ricongiungerà alla madre. Un sentito grazie alla Confagricoltura di Asti per l’impegno profuso verso iniziative di questo genere, che ci permettono di rendere migliore la quotidianità delle persone che ci circondano”.

La Confagricoltura di Asti, in collaborazione con il Soroptimist di Asti, rappresentato dalla Past President Cristina Trotta, è da due anni in prima linea nella partecipazione attiva all’iniziativa benefica a carattere nazionale di vendita delle clementine, per sensibilizzare la collettività allo sradicamento di questo terribile fenomeno.

Da diversi anni Confagricoltura è impegnata a sottolineare che la violenza sulle donne è una piaga che va completamente e radicalmente eliminata – afferma Gabriele Baldi, Presidente di Asti Agricolturaper fare questo è necessario un intervento da parte delle istituzioni per tenere alti i riflettori sensibilizzando costantemente l’opinione pubblica in merito a questo dramma”.

Si tratta di una piaga che va estirpata, e si raggiungono migliori risultati mettendo in campo molteplici attori: l’unione fa la forza – gli fa eco il Direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle rafforzando anche e soprattutto la prevenzione sul piano educativo e culturale͏. Siamo felici e onorati di aver avuto la possibilità di offrire anche quest’anno il nostro contributo a questa iniziativa e siamo veramente soddisfatti della grande risposta da parte dei cittadini astigiani che ringraziamo per il prezioso contributo”.

Il 25 novembre è un giorno importante, che non deve però rimanere un episodio rituale: sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata”, dichiara Maria Pia Lottini, presidente della Consulta Femminile di Asti Agricoltura

 

E’ stata prorogato al ulteriormente il termine di presentazione delle domande relative al fondo della sovranità alimentare del settore zootecnico. La nuova scadenza è il 18 marzo 2024.
Tale ulteriore dilazione del termine, è stata richiesta ed ottenuta per consentire all’Amministrazione la risoluzione di alcuni problemi tecnici, da noi segnalati, riferiti in particolar modo all’estrazione di alcune tipologie di capi, dalla BDN.

Possono accedere all’aiuto le imprese agricole che:

a. risultino iscritte al registro delle imprese e all’anagrafe delle aziende agricole, attraverso il Fascicolo Aziendale, entro la

data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto;

b. risultino essere “operatori” (detentori) in Banca Dati Nazionale zootecnica del Sistema Informativo Veterinario (BDN) di allevamenti di bovini di razze da carne o a duplice attitudine (orientamento produttivo da carne o misto) con tipologia produttiva “linea vacca.-vitello” di età compresa tra gli 8 ed i 24 mesi nati, allevati in Italia e presenti in stalla entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto con ovvero carni di bovini nati e allevati secondo i Disciplinari del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (SQNZ) e presenti in allevamento di età compresa tra i 6 ed i 24 mesi alla data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto;

c. abbiano sottoscritto, entro la data di decorrenza del termine di presentazione della domanda di aiuto, contratti di filiera di durata almeno triennale, ai sensi del DM 9 agosto 2023 n. 417171, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, o che sottoscrivano contratti di filiera di durata almeno triennale con imprese di trasformazione/ ingrasso/ macellazione/ commercializzazione.

In allegato la circolare di Agea

AGEA-2024-0016529_proroga domanda

Sono stati tagliati fuori gli agriturismi dai 76 milioni, stanziati dal MASAF, per valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano. È grave che, per una questione di codici Ateco, proprio le nostre aziende, che promuovono tradizione e cibi di qualità attraverso la ristorazione e i percorsi enogastronomici, continuino a rimanere inspiegabilmente escluse”. Lo afferma Augusto Congionti, presidente di Agriturist, sottolineando che il click day è stato fissato per domani, 1° marzo.

L’Associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura ribadisce la necessità di un intervento a modifica di questa anomalia, pur prontamente segnalata dalla Confederazione: “È forte la nostra delusione per non aver corretto, finora, questa svista dimenticando le nostre realtà – continua Congionti – che servono, per propria scelta e in base alle leggi regionali, prodotti dell’azienda agricola e del proprio territorio”.

Agriturist ricorda che la legge (n.34 del 30 dicembre 2021) è nata per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Le aziende agrituristiche sono strettamente connesse all’enogastronomia, al proprio territorio e alle sue produzioni tipiche, tradizionali, biologiche e DOP, IGP, e sono riferimento dell’enogastronomia italiana e del turismo collegato, oltre che salvaguardia e tutela del territorio.

Chiediamo nuovamente che venga risolta questa grave dimenticanza, inserendo il codice Ateco 56.10.12, per estendere anche alle aziende agrituristiche la possibilità di usufruire dei fondi per valorizzare il patrimonio agroalimentare nazionale”, conclude il presidente di Agriturist.

 

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione del 23 febbraio 2024,  che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=OJ:L_202400760
La modifica scaturisce dall’avanzamento del fronte epidemico e il nuovo Regolamento inserisce nelle zone soggette a restrizione per PSA nuovi Comuni anche nella provincia di Asti. Per maggiore chiarezza nei sistemi informativi veterinari e nella storymap sono visualizzabili le effettive zone in restrizione. Si segnala altresì che la Commissione Europea è
stata immediatamente informata e provvederà quanto prima alla pubblicazione dell’allegato corretto.

In allegato il Regolamento di esecuzione e la circolare del Ministero della Salute

Peste suina_Regolamento di esecuzione UE

Peste suina_circolare Ministero della Salute

 

La Regione Piemonte ha pubblicato la D.D. n. 134/A1701B del 23 febbraio 2024, con la quale sono state approvate le disposizioni applicative per la domanda di pagamento 2024, propedeutiche al bando di apertura domande della misura “SRA 18 – impegni per l’apicoltura” che verrà emanato da ARPEA.
Riportiamo i punti salienti di queste disposizioni:

1. Il periodo utilizzabile per l’impegno da parte dei nomadisti va dal 1 marzo al 30 novembre 2024.

2. Gli alveari dichiarabili (come numero totale) sono quelli approvati nella graduatoria di ammissibilità e finanziabilità (D.D. n. 1153/A1701B del 18 dicembre 2023), con una tolleranza del 20 %, e devono trovare riscontro nei dati del censimento apistico in BDA (novembre e dicembre 2023).

3. Qualora sia necessario modificare, in corso di stagione, quanto dichiarato in domanda di pagamento in relazione alle postazioni utilizzate e sotto impegno, al numero di alveari ed al periodo, è possibile inviare una comunicazione telematica di aggiornamento delle movimentazioni (sezione 2.4).

4. Nella sezione 2.5 vi sono le disposizioni riguardanti l’aumento o la diminuzione del numero di alveari durante il periodo di impegno. A questo proposito, si precisa che, per quanto attiene la riduzione del numero di alveari, in relazione a quanto indicato nel punto 1, ovverosia “1. mantenimento per tutto il periodo di impegno del numero di alveari dichiarati nella domanda di pagamento (si vedano le precisazioni espresse nell’Impegno n. 4 della precedente sezione 2.3), con una tolleranza massima complessiva in riduzione del 20%”, quest’ultima specificazione della riduzione massima del 20% del numero di alveari dichiarati in domanda di pagamento, è integralmente applicabile nel caso in cui il totale degli alveari dichiarati in domanda di pagamento sia il medesimo ammesso nella graduatoria di approvazione delle domande di sostegno (come specificato nella sezione 2.3). Pertanto, se in domanda di pagamento viene dichiarato un numero inferiore di alveari sotto impegno rispetto a quanto ammesso in graduatoria, la tolleranza del 20% in diminuzione del numero di alveari in pagamento va decurtata di quanto già sottratto rispetto alla graduatoria.

Esempio:

– 100 alveari in graduatoria – 100 alveari in domanda di pagamento – si può scendere del 20% in corso di impegno
– 100 alveari in graduatoria – 90 alveari in domanda di pagamento – si può scendere del 10% in corso di impegno (perché l’altro 10% è già stato utilizzato al momento della presentazione della domanda di pagamento)

In allegato la determina dirigenziale della Regione Piemonte

DD disposizioni applicative 2024_SRA18