Confagricoltura accoglie con soddisfazione l’estensione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, dei crediti d’imposta 4.0 relativi agli investimenti precedenti al 2023, anche se interconnessi successivamente.
Come richiesto urgentemente dalla Confederazione, l’Agenzia, con una Faq pubblicata stamattina, ha informato di aver modificato la precedente applicazione restrittiva delle disposizioni previste dall’articolo 6, comma 3, del decreto-legge sulle Misure urgenti in materia di compensazione d’imposta 4.0 (n. 39 del 2024).
Adesso manca soltanto l’emanazione di un decreto dedicato da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dopo quest’ultimo passo le aziende del settore primario potranno utilizzare i crediti maturati tra il 2023 e il 2024 a compensazione degli investimenti in nuovi beni materiali strumentali.
In base ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta sarà compensabile anche per gli investimenti effettuati tra il 2020 al 2022. Termine che si estende nel caso in cui l’ordine di acquisto sia stato effettuato e accettato entro il 31 dicembre 2022 e sia stato versato un acconto non inferiore al 20% del costo totale

La Regione Piemonte ha pubblicato la Determina Dirigenziale n. 292 del 15 aprile 2024 che integra le risorse del bando n. 5/2023 Op. 512 “Impianti di protezione con reti antigrandine”, facente parte della vecchia programmazione del PSR 2014/2022.
L’operazione sostiene investimenti di prevenzione dei danni da avversità atmosferiche, costituiti da impianti di protezione con reti antigrandine. Ogni impianto di protezione deve essere realizzato per la difesa attiva di uno specifico prodotto agricolo, individuato dal codice di identificazione d’uso della superficie in termini di tipo di coltura. Il sostegno concesso è pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione.
Con l’ultima delibera regionale è stata aumentata la dotazione finanziaria che sale a 3.728.012,12 euro

In allegato la delibera della Regione Piemonte

D.D. 292 del 15 aprile 2024

Per ulteriori informazioni in merito al bando è possibile cliccare sul seguente link

Bando reti antigrandine

 

Con l’art. 6 del DL 39/2024, entrato in vigore lo scorso 30 marzo, sono introdotti appositi obblighi comunicativi per le imprese al fine dell’utilizzo dei crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi e di quelli per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo ed innovazione tecnologica.

Più in particolare, si richiede che le imprese inviino al Ministero delle imprese e del made in Italy, per gli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge (30.03.2024), una comunicazione preventiva, in via telematica, con l’indicazione della presunta ripartizione negli anni del credito e della relativa fruizione. Successivamente la comunicazione va aggiornata al completamento degli stessi investimenti.

L’obbligo comunicativo di completamento degli investimenti deve essere assolto anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Le comunicazioni andranno effettuate sulla base del modello adottato con decreto direttoriale 6 ottobre 2021 del Ministero dello sviluppo economico, a cui saranno apportate le necessarie modifiche da un nuovo decreto direttoriale di prossima emanazione, concernente il contenuto, le modalità e i termini di invio.

Il citato decreto subordina, inoltre, la fruizione dei crediti d’imposta maturati e non ancora utilizzati, relativi all’anno 2023, per gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali ed immateriali, all’invio della comunicazione secondo le modalità di cui al predetto decreto direttoriale di prossima emanazione.

Ciò premesso, a titolo prudenziale, si ritiene opportuno sospendere l’utilizzo delle quote dei crediti d’imposta relative agli investimenti effettuati nel 2023 e fino al 29 marzo 2024 non ancora utilizzate in compensazione, fino all’emanazione dello stesso provvedimento del Ministero delle imprese e del made in Italy.

Resta fermo, il libero utilizzo delle quote dei crediti d’imposta 4.0 relativi agli anni 2020-2022.

In pratica, l’utilizzo da parte delle aziende di un credito legittimamente conseguito è subordinato alla presentazione telematica di un modello che, alla data odierna, non è ancora stato predisposto…….

Per citare il comico Ferrini… “Non capisco ma mi adeguo!”

A parte la battuta va da sé che Confagricoltura si è prontamente attivata per segnalare la paradossale situazione al Ministero richiedendo che la norma sia almeno vigente solo dopo l’emanazione del modello, ma in modo ancor più forte per evidenziare l’ennesimo ed ingiustificato appesantimento burocratico.

Roberto Bocchino

Il DM del 26 febbraio 2024, firmato ma non ancora pubblicato, disciplina le disposizioni attuative e criteri per determinare le percentuali di riduzione applicabili per inadempienze degli obblighi della condizionalità “rafforzata” 2023-2027, per violazione in materia di ecoschemi e per gli interventi di sviluppo rurale finanziati dal FEASR 2023-2027.
Sulla base di quanto indicato all’art. 25 del d. lgs. 17 marzo n. 42 e successive modifiche (d. lgs. 23 novembre 2023 n. 188) il decreto in oggetto stabilisce le disposizioni attuative e i criteri per determinare le percentuali di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della PAC. Il provvedimento, in allegato, riprende quanto già indicato nei due decreti legislativi sopra richiamati.
Si evidenzia però che, anche a seguito delle numerose richieste da parte di Confagricoltura, in materia di ecoschemi è prevista un’importante semplificazione per quanto riguarda l’ecoschema 1.
Infatti, come indicato all’art. 10, comma 4, per tale intervento sono sospese le sanzioni per il 2023, senza il vincolo per tale ecoschema a dover ripresentare la domanda anche l’anno successivo. Rispetto alle richieste avanzate da Confagricoltura, in più sedi, circa la non applicazione almeno per il 2023 delle sanzioni in materia di condizionalità rafforzata ed ecoschemi, si tratta di una semplificazione minimale ma comunque importante perché riguarda l’ecoschema con la maggior dotazione di risorse (42% rispetto al totale delle risorse destinate agli ecoschemi).

In allegato il decreto ministeriale

DM del 26 febbraio 2024

Il 15 aprile apre la procedura informatica per la presentazione della domanda per il Bando ISI 2023, la cui chiusura è fissata al 30 maggio 2024.
Il bando ISI pubblicato da INAIL prevede la concessione di finanziamenti a fondo perduto sulle spese sostenute per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tutte le imprese registrate presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura sul territorio nazionale possono fare domanda per ottenere un contributo pari al 65% sulle spese destinate a progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a migliorare il rendimento e la sostenibilità globali.
Le risorse finanziarie complessive disponibili ammontano a circa 500 milioni euro, ripartiti in budget regionali.
Tra le spese ammissibili c’è l’adozione e certificazione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale  (Asse di finanziamento 1.2), quale la UNI EN ISO 45001.
La UNI ISO 45001 specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e fornisce una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro, nonché migliorando proattivamente le proprie prestazioni relative alla SSL.
La norma è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, tipo e attività, che desideri creare, attuare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli e minimizzare i rischi per la SSL.

Perché certificarsi ISO 45001?
  • Miglioramento della cultura della sicurezza in azienda
  • Maggiore efficienza e conseguente riduzione degli infortuni e di perdite di tempo in fase produttiva
  • Eliminazione del turn-over per la sostituzione degli infortunati/ malati
  • Maggiore controllo dei rischi e riduzione dei pericoli mediante la definizione di obiettivi, finalità e responsabilità
  • Controllo della conformità legislativa
  • Miglioramento dell’immagine dell’azienda in materia di sicurezza e salute sul lavoro
  • Riduzione dei costi assicurativi
  • Diminuzione dei rischi di sanzioni amministrative e penali
  • Dimostrazione dell’impegno nella protezione verso il personale, i beni e le strutture
  • Apertura verso nuove opportunità di lavoro, come ad esempio l’iscrizione a bandi con Enti Pubblici o la partecipazione a bandi privati.
 Presentazione della domanda

Le domande devono essere presentate in modalità telematica e la procedura si svolge in tre fasi:

  • accesso alla procedura e compilazione della domanda;
  • invio della domanda on line;
  • conferma della domanda on line.

È necessario essere registrati al portale INAIL.

Inail riscontra la domanda entro 120 giorni dalla scadenza del termine per il perfezionamento della domanda.

Tempi di istruttoria

Il provvedimento di concessione è adottato entro 120 giorni dalla chiusura di ciascuno sportello. L’intenzione di richiedere l’erogazione in via anticipata del contributo deve essere manifestata da parte dei richiedenti, a pena di inammissibilità, unitamente alla presentazione della domanda.

Criteri di selezione / Elementi premianti

I progetti devono inoltre rispettare i parametri indicati negli allegati al bando per il raggiungimento della soglia minima di ammissibilità.

Le domande verranno valutate in ordine cronologico. In caso di ex aequo la priorità è data da:

  • finanziamento richiesto minore;
  • importo del progetto maggiore;
  • data di costituzione dell’impresa meno recente;
  • possesso del rating di legalità.