Lettera da parte di Confagricoltura e dei consorzi di tutela alla Regione Piemonte

Confagricoltura Piemonte, insieme ai principali Consorzi di Tutela dei vini regionali, ha inviato una lettera alle istituzioni per sollecitare interventi urgenti a sostegno del comparto vitivinicolo. A fine maggio 2025 si stimano oltre 190.000 ettolitri di vino a denominazione d’origine ancora invenduti e non contrattualizzati. Le varietà più colpite sono Barbera, Dolcetto, Moscato e Cortese, tra le principali della produzione regionale.
Secondo Confagricoltura, la situazione è paragonabile a quelle registrate nel 2008 e nel 2020, rispettivamente durante la crisi finanziaria globale e la pandemia da Covid-19. In entrambe le occasioni, il comparto aveva registrato un calo significativo nella domanda, cui erano seguite misure straordinarie di contenimento.

Qui sotto la lettera:

Facendo seguito la comunicazione inviata dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato in data 18/04/2025 e della richiesta di convocazione del tavolo vitivinicolo sollecitata da Consorzio dell’Asti, Consorzio dei Vini d’Acqui, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Piemonte Land of Wine, Vignaioli Piemontesi, con la presente, i Consorzi scriventi, ribadiscono quanto segue:

• dalle analisi dei Consorzi di Tutela piemontesi e dalle informazioni dei propri consorziati si constata che il settore vitivinicolo piemontese del vino è in difficoltà.

• Gli scambi sono calati sia in volume che in valore come accaduto negli ultimi decenni solo in due occasioni: in coincidenza con la crisi finanziaria del 2008 e con l’emergenza Covid del 2020. Di conseguenza sono aumentate le giacenze ed il quantitativo di prodotto “invenduto” presente nelle cantine, soprattutto presso le imprese che gestiscono grandi quantità di vino sfuso, centrali individuabili nel settore della cooperazione.

• La produzione derivante dalla vendemmia 2024, risultata superiore alle annate precedenti, il calo dei consumi sia sul mercato nazionale che internazionale, eventi climatici anomali, la preoccupazione per l’introduzione definitiva di eventuali dazi da parte degli Stati Uniti sono tutti elementi che hanno messo in difficoltà i viticoltori. Sono tanti i temi ed i nodi da sciogliere per delineare il futuro del settore vitivinicolo alle prese con uno dei momenti più delicati degli ultimi anni.

Questa è l’estrema sintesi della riunione tenutasi in data 12 giugno, in cui, all’unanimità, i Consorzi, sentite le organizzazioni professionali degli agricoltori, chiedono di intervenire con la pratica della distillazione straordinaria sui vini a denominazioni di origine.
Tra le principali denominazioni dove si registrano importanti quantitativi ancora da contrattualizzare, che quindi andrebbero rimossi dal mercato, si riscontrano i vini a base Barbera e Dolcetto per i rossi, e a base Moscato e Cortese per i bianchi.
Alla fine del mese di maggio, a seguito di una puntuale ricognizione fatta presso le cantine piemontesi, si è rilevato un quantitativo di vino non ancora contrattualizzato di circa 190.000 hl, suddiviso fra le diverse Denominazioni di Origine.
In particolare, come già su accennato, le denominazioni maggiormente colpite dall’aumento delle disponibilità sono quelle a base Barbera, Dolcetto, e Cortese per circa 50 mila ettolitri e base Moscato per circa 100 mila ettolitri.
A tal proposito, al fine di poter condividere e coordinare le istanze da avanzare a livello nazionale, con la presente, siamo a chiedere di prendere in considerazione quanto appena esposto.
In attesa di un vostro gentile riscontro, si ringrazia per l’attenzione e si porgono cordiali saluti.

La Regione Piemonte ha emanato la Determinazione Dirigenziale N. 487 del 16/06/2025 che verrà pubblicata sul primo numero utile del  bollettino ufficiale, con la quale ha disposto la proroga delle seguenti misure del CSR 2023-2027:

– Interventi SRA-ACA: 03 (Azione 3.1), 04, 8, 13, 14 e SRA 29. Campagna 2025: per queste misure sono stati prorogate le scadenze di presentazione delle domande di aiuto e pagamento, a seguito del Decreto del Masaf del 13 giugno 2025, prot. 0268613, in via di pubblicazione

In allegato la determina dirigenziale

DD_487_del_16_06_2025.pdf

Suggellato martedì 17 giugno l’atto finale che impegna gli Enti costitutori a rinnovare e tutelare la filiera del legno

Confagricoltura Piemonte, entrata ufficialmente a far parte della rete del Cluster Legno Piemonte – CLP nello scorso novembre, ha firmato martedì 17 giugno, l’atto costitutivo che dà il via a una revisione della strategia forestale sul territorio.

Enrico Allasia, presidente regionale della Federazione degli imprenditori agricoli, esprime soddisfazione a fronte degli obiettivi che attraverso una buona cooperazione tra le parti si raggiungeranno: “E’ necessario valorizzare ecosistemi, filiere e logistiche, in una sinergica cooperazione con le richieste di mercato. Auspico che anche altri Enti e Organizzazioni impegnate a vario titolo a confrontarsi con temi forestali vogliano entrare nella rete, affinché si amplifichi la conoscenza e la diffusione della cultura del legno”.

In Piemonte, vi è un’enorme risorsa arborea, che ha bisogno di una gestione efficiente e sostenibile per assicurare la cura e la manutenzione del soprassuolo forestale, importante anche per la prevenzione da fenomeni come il dissesto idrogeologico e gli incendi.

Agricoltori e proprietari forestali sono attivi in prima battuta e avere uno strumento come le linee guida del CLP, sostenuto concretamente dall’attuazione della Strategia Forestale Nazionale, può rendere le attività selvicolturali sostenibili anche dal punto di vista economico.

Tra gli obiettivi del progetto, rammentiamo:

Il sostegno alla realizzazione di buone prassi nell’ambito dell’economia circolare, attraverso lo studio e l’applicazione di un modello virtuoso di recupero e riutilizzo del materiale di scarto derivante dalla lavorazione del legno (filiere energia e imballaggi);

Lo sviluppo con le aziende e la PA di progettualità tecniche, digitali e culturali che sostengono il settore legno in tutta la sua filiera;

La promozione dell’innovazione attraverso la cooperazione.

https://clusterlegno.it/il-progetto-clp/

L’ordinanza n. 5/2024 del Commissario Straordinario per la PSA Giovanni FilippiniMisure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana” già prorogata il 31 marzo 2025 e 30 aprile 2025, è ulteriormente prorogata fino al 15 luglio 2025.
La proroga tiene conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica della peste suina africana in Italia con gli ultimi focolai nel domestico nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna che richiede la rimodulazione della strategia di contrasto alla diffusione della PSA sul territorio nazionale coerentemente con le azioni contenute nella “Road map” concordata con gli uffici della DG-Sante della Commissione Europea.

In allegato il testo con la proroga dell’ordinanza

Ordinanza 2-2025 – proroga ordinanza commissario psa 5 2024 a 15 luglio 2025_signed