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VINITALY 2023, CONFAGRICOLTURA: “GLI ITINERARI DEL GUSTO PREMIANO L’IMPRENDITORIA E IL TERRITORIO”

Confagricoltura di Asti: “Il comparto vitivinicolo ha saputo reagire egregiamente al periodo di crisi che stiamo vivendo da 3 anni a questa parte”

Grande successo da parte dei vini piemontesi alla 55° edizione del Vinitaly che si è conclusa mercoledì a Verona. Una selezione delle migliori etichette del territorio piemontese è stata protagonista all’interno della Galleria delle Regioni, lo spazio allestito da Confagricoltura nello stand H di Verona Fiere. I vini provenienti delle sei provincie piemontesi, a rotazione, hanno rappresentato tutte le denominazioni tutelate e riconosciute a livello nazionale: complessivamente 18 vini a Denominazione di origine controllata e garantita e 41 denominazioni di origine controllata DOC hanno mostrato ai visitatori le caratteristiche orografiche dei territori di origine e le proprie peculiarità organolettiche.
Protagonista anche il territorio astigiano con diverse denominazioni di pregio che si sono distinte nel corso di eventi e incontri con buyer, come ad esempio l’azienda vitivinicola Gozzelino Sergio di Costigliole e Ca’ del Profeta di Montaldo Scarampi, quest’ultima facente capo all’ex calciatore Anderson Hernanes. Nel seguente link è possibile visualizzare l’intervista completa che l’ex calciatore di Lazio, Inter e Juventus ha rilasciato ad Anna Gagliardi dell’ufficio stampa di Confagricoltura: https://www.youtube.com/watch?v=MKdR6eK-T6s

Al Vinitaly era presente anche una delegazione della Confagricoltura di Asti, guidata dal presidente Gabriele Baldi e dal direttore Mariagrazia Baravalle che si è recata a Verona nella giornata di martedì 4 aprile. “Nonostante i 3 anni di crisi dovuti prima al Covid e poi all’aumento dei costi energetici in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, il comparto vitivinicolo ha saputo reagire egregiamente a queste avversità dimostrando grande determinazione e resilienza“, hanno affermato presidente e direttore dell’Organizzazione agricola astigiana. “Anche l’Astigiano non ha fatto eccezione e le nostre aziende, anche nei momenti di estrema difficoltà, sono sempre state in grado di offrire un prodotto di grande eccellenza e famoso in tutto il mondo. I nostri vitivinicoltori hanno saputo affrontare e superare, grazie alla qualità dei loro prodotti, la riduzione delle esportazioni durante il Covid, trovandosi oggi ad essere il primo comparto nella bilancia dell’esportazione del nostro Paese”.

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