Web conference di Agronetwork che si è svolta venerdì 19 giugno. All’ordine del giorno: “Fase 3” e analisi e proposte dell’agroalimentare per l’HORECA

Numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale hanno partecipato alla web conference di Agronetwork sulle strategie dell’agroalimentare per la ripresa del canale Ho.Re.Ca.
Il lockdown e il blocco delle attività ha colpito in modo significativo questo canale. Ristoranti, bar, pub, pizzerie, catering e banqueting, discoteche, stabilimenti balneari, sale gioco legali, hanno visto azzerare i ricavi per quasi 90 giorni, con perdite di fatturato che sono state stimate dalla Fipe in 34 miliardi di euro, per non parlare della probabile chiusura di circa il 15% dei pubblici esercizi (45/50 mila unità) e la contrazione occupazionale del 25/30% (ben 300/350 mila posti di lavoro). Dalla relazione di Nomisma è emerso che, pur a fronte di vendite in GDO che nel lockdown hanno visto crescere quelle di prodotti alimentari del 13% e nell’on-line superare il +150% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la chiusura della ristorazione ha avuto effetti significativi sull’agroalimentare italiano, portando la relativa produzione industriale a -8% in aprile e facendo scivolare anche l’export, sempre per aprile, rispetto allo stesso mese 2019, in territorio negativo (-1%). Per alcuni prodotti, come il vino, l’ Ho.Re.Ca. è un canale fondamentale e il blocco imposto in quasi tutti i principali mercati mondiali ne ha penalizzato le vendite in Italia e all’estero. La tenuta del sistema agroalimentare italiano passa anche da questo settore e tanto più sono lunghi i tempi per una sua ripresa, sulla quale pesa la forte riduzione dei turisti stranieri, nonché la diffusione dello smart working, che limita la domanda di pasti fuori casa, tanto più tale tenuta è messa a rischio. Per il mondo agroalimentare il settore Ho.Re.Ca. svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione dei prodotti agricoli e del Made in Italy di qualità. Al Governo si chiede pertanto di fare valutazioni veloci per rilanciare i consumi. A tal fine Confagricoltura ha proposto il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori e la riduzione delle aliquote IVA per tutti i prodotti agricoli e trasformati.
L’apertura del convegno è spettato alla presidente di Agronetwork Luisa Todini, dopo la quale è poi intervenuta il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e successivamente Denis Pantini di Nomisma e Roberto Calugi di Fipe. Sono seguite le testimonianze aziendali degli imprenditori Guido Folonari di Philarmonica Distribuzione, Annibale Pancrazio di Pancrazio Spa, Gianpiero Calzolari di Granarolo, Raffaele Boscaini di Masi Agricola, Alfredo Pratolongo di Heineken Italia e Dino Di Marino di Italgrob. Al tavolo politico sono intervenuti Ivano Vacondio di Federalimentare, Lino Stoppani di Fipe, il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella. Ha concluso i lavori il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. L’evento è stato moderato dal vice direttore del TG La7 Andrea Pancani.