EAPRAL organizza, peer il mese di luglio 2023, in collaborazione con l’ATS di Milano – Distretto Veterinario, un corso di 12 ore, ai sensi del Reg. CE 1/2005, finalizzato al rilascio del certificato d’idoneità per Conducenti e Guardiani di veicoli che trasportano animali vivi, in modalità on-line con inizio il 27 luglio 2023 e termine 31 luglio 2023, seguendo il calendario allegato.
Al termine del percorso formativo (a coloro che avranno raggiunto il totale delle ore di frequenza), verrà rilasciato l’attestato di partecipazione che dovrà essere presentato agli uffici veterinari preposti al fine del rilascio del certificato di idoneità previsto dal Reg. CE 1/2005.

Il corso verrà attivato al raggiungimento di n. 20 allievi con un massimo di 30. Il costo è di 250,00 € che potranno essere versati effettuando un bonifico, al ricevimento della fattura elettronica. Il termine ultimo per le adesioni è il 25 luglio 2023.

Verrà attivato anche un corso di aggiornamento di 4 ore.

Si allego locandina e si invita a far pervenire le schede di adesione compilate, con allegata la copia del documento di identità al seguente indirizzo di posta elettronica: eapral@confagricolturalombardia.it

MD 35 – Modulo di iscrizione tras. an. vivi Base

MD 05 – Calendario azione formativa Tras. an. vivi base

EAPRAL _ LOCANDINA _ TRASPORTO animali vivi base 2023

MD 35 – Modulo di iscrizione tras. an. vivi AGGIORNAMENTO

MD 05 – Calendario azione formativa Tras. an. vivi AGGIORNAMENTO

EAPRAL _ LOCANDINA _ TRASPORTO animali vivi aggiornamento 2023

Fare squadra e attivare un coordinamento puntuale sul territorio da parte di tutti i soggetti coinvolti, nessuno escluso, contro la PSA. È quanto emerso dal confronto di ieri tra Confagricoltura e il Commissario alla PSA (Peste Suina Africana) Vincenzo Caputo, al quale ha preso parte Enrico Allasia in qualità di presidente di Confagricoltura Piemonte con il direttore Lella Bassignana, il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle ed i rappresentanti delle altre Unioni del Piemonte. E’ stata anche occasione da parte del Commissario per illustrare i contenuti dell’ordinanza dello scorso 22 maggio nella quale si prevede che saranno le Regioni Piemonte e Liguria a farsi carico della manutenzione delle recinzioni installate. Le Regioni a loro volta potranno chiedere l’intervento di Province e Comuni per chiudere i numerosi varchi già aperti dai cinghiali.

Si è parlato inoltre della necessità di procedere, così come prevedono già le deroghe alla normativa vigenti, a sotterrare le carcasse, per superare le difficoltà connesse alla tempistica ma ancor più al costo dell’incenerimento e del relativo trasporto.

Accogliamo con favore il monito del Commissario che, come suggerito già da tempo da Confagricoltura, invita il mondo agricolo e le istituzioni territoriali ad agire in modo sinergico per arginare, contenere ed eradicare la PSA”, afferma Allasia, ribadendo ancora una volta la piena disponibilità degli imprenditori agricoli ad intervenire per quanto di loro competenza.

Confagricoltura ha evidenziato la necessità di imprimere un nuovo ritmo agli interventi in Piemonte, in modo omogeneo e coordinato: “E’ una minaccia concreta al sistema degli allevamenti suinicoli che non possiamo più accettare; con senso di responsabilità, si faccia avanti chi ha titolo e mezzi per contrastare questa emergenza che si configura non più solo regionale ma nazionale”, conclude Allasia.

Evidenziamo che in provincia di Asti, anche se ci sono ancora spazi di miglioramento, l’attività di depopolamento dei cinghiali vede già impegnati, integrati tra loro, tutti gli attori del territorio e cioè Amministrazione Provinciale, Ambito Territoriale di Caccia, cacciatori ed agricoltori, questi ultimi sia con abbattimenti in autotutela che tramite l’uso delle gabbie di cattura”, ha voluto far presente al Commissario il direttore Baravalle.

Sulla situazione è intervenuto anche il presidente della Federazione nazionale di Prodotto suinicola, Rudy Milani: “Con celerità, occorre riportare in equilibrio una situazione che è sfuggita di mano e che minaccia un comparto fondamentale dell’economia nazionale. Questo si può fare soltanto cambiando le regole attuali della gestione di questa emergenza. Apprezziamo le indicazioni e l’impegno del dott. Caputo che sembra aver delineato un percorso concreto e percorribile per debellare la malattia”.

 

Alcune immagini dell’incontro con il commissario

La Confagricoltura di Asti incontrerà il Commissario Vincenzo Caputo martedì prossimo

Misure forti e risolutive che finora sono mancate”. E’ quanto ha chiesto Confagricoltura al Governo sulla Peste Suina Africana, rilevata in Italia all’inizio dello scorso anno e da allora in continua e allarmante espansione sul territorio nazionale. Ad oggi la malattia della variante che si sta diffondendo in Europa è presente in Piemonte, Liguria, Lazio, Campania e Calabria.
Il presidente Massimiliano Giansanti ha scritto al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per mettere in atto “tutte le azioni utili ad arginare, contenere ed eradicare la PSA, e che queste siano una priorità del Governo per fronteggiare questa emergenza nazionale”.
Attualmente – ricorda Giansanti – l’attuazione delle misure è stata disomogenea nelle diverse realtà regionali, determinando una frammentazione degli interventi e una loro mancanza di uniformità di applicazione che hanno provocato l’espandersi dei casi di positività nei cinghiali in aree sempre più diffuse, con una minaccia concreta al sistema degli allevamenti suinicoli che non possiamo più accettare”.
La PSA – ricorda Confagricoltura – determina per le aziende di allevamento il rischio di essere incluse in zone di restrizione, con danni derivanti dall’abbattimento e distruzione dei capi allevati e dal fermo di produzione, con conseguenze anche per il prodotto destinato alle DOP della salumeria, in primis Prosciutto di Parma e Prosciutto di San Daniele. Soltanto le mancate esportazioni di carni suine e salumi italiani verso i Paesi terzi valgono 20 milioni di euro al mese.
La richiesta di Confagricoltura è quindi che si concentrino le azioni di depopolamento del cinghiale in tutta Italia e che si garantisca un’adeguata capacità di intervento finanziario per gli interventi atti a compensare tutti i danni subiti dalle aziende suinicole nelle zone di restrizione in modo diretto o indiretto dal perdurare della malattia sul suolo nazionale. “Un ristoro – conclude il presidente – congruo e immediato, erogato con procedure celeri e indifferibili”.

La Confagricoltura di Asti incontrerà il Commissario Vincenzo Caputo, martedì 30 maggio ad Alessandria insieme alle altre rappresentanze provinciali piemontesi di Confagricoltura 

E’ stato aperto ieri l’intervento dello Sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 (Srd02 azione D) che sostiene gli imprenditori agricoli per investimenti aziendali orientati al benessere degli animali e alla biosicurezza.

In generale l’intervento Srd02 finanzia investimenti, anche innovativi, mirati alla digitalizzazione dei processi, da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale e che, pur potendo comportare un aumento del valore o della redditività aziendale (senza aumento delle Uba allevate), possiedano una chiara e diretta caratterizzazione e connessione con gli obiettivi specifici della PAC in materia di ambiente, clima e benessere animale e che vadano oltre il mero adeguamento ai corrispondenti standard in uso e/o o alle norme esistenti.

L’ufficio tecnico della Confagricoltura di Asti è a disposizione per ulteriori informazioni e per assistenza.

Il testo del bando è consultabile cliccando qui

La Regione Piemonte ha pubblicato una circolare esplicativa che fornisce delucidazioni in merito ad alcuni aspetti riguardanti la presentazione delle domande relative al bando benessere animale – SRA 30. Confagricoltura ha anche richiesto un incontro con la Regione stessa per chiarire alcuni aspetti del bando.

In allegato la circolare esplicativa

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