Una decisione di grande rilievo per le prospettive della zootecnia italiana ed europea. Ringraziamo gli europarlamentari per aver accolto le nostre richieste a tutela del settore”. Lo dichiara il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in riferimento all’esito del voto odierno dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento sull’ulteriore estensione agli allevamenti della direttiva sulle emissioni industriali.
L’inclusione degli allevamenti bovini, proposta dalla Commissione e bocciata dal Parlamento europeo, avrebbe comportato la chiusura di numerose strutture produttive con la conseguente perdita di posti di lavoro”, sottolinea Giansanti.
Qualsiasi contrazione del potenziale produttivo europeo determina l’aumento delle importazioni dai Paesi terzi dove – rileva il presidente dell’Organizzazione – non sempre vigono regole rigorose come quelle della UE in materia di protezione dell’ambiente. Di assoluto rilievo anche la limitazione dei nuovi obblighi a carico dei settori suinicolo e avicolo”.
L’invito che rivolgiamo ora al Parlamento europeo è di tenere ferma la posizione nel quadro del trilogo con il Consiglio e con la Commissione per raggiungere l’intesa finale. Va ricordato che l’orientamento del Consiglio è stato approvato con il voto contrario dell’Italia”.
L’auspicio è che anche domani, in occasione del voto sulla proposta relativa al ripristino della natura, prevalga una scelta positiva per l’agricoltura italiana e per una transizione ecologica che sia sostenibile sul piano sociale e economico”, conclude il presidente di Confagricoltura.

Con l’approvazione del decreto-legge 22 giugno 2023 n. 75 sono state introdotte importanti novità sulle misure di contrasto alla Peste suina. Viene rafforzata la prevenzione e l’eradicazione della PSA e viene ampliato il raggio di azione delle operazioni di contenimento dei cinghiali, primo vettore del virus, innocuo per l’essere umano e gli altri animali ma letale per i suini.
Il dl amplia anche le funzioni del Commissario straordinario che coordinerà l’azione dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, sia per le finalità eradicative della Peste suina, sia per il contenimento dei cinghiali. Il Commissario definirà, sentite le Regioni interessate, il piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale. I tempi, gli obiettivi numerici di cattura e l’abbattimento e smaltimento, saranno condivisi con l’Ispra. Positiva la previsione di procedure straordinarie (compreso l’affidamento a ditte specializzate) in caso di inerzia o mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle Regioni.
Il 21 giugno scorso è stata approvata anche una importante risoluzione sulla PSA da parte della Commissione Agricoltura della Camera che prevede interventi di depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del Piano straordinario di contenimento della specie. Le misure previste potranno coinvolgere anche le aree non toccate dal virus ma vocate all’allevamento dei suini, per prevenirne l’arrivo attraverso un lavoro di monitoraggio da parte di ulteriori operatori autorizzati all’abbattimento dei cinghiali.
Confagricoltura condivide la ratio alla base della risoluzione della Camera: fare in modo che i focolai di PSA presenti in Italia rimangano isolati e non si estendano alle zone attualmente indenni. La risoluzione ha quindi colto un aspetto molto importante, suggerito dalla Confederazione, con la previsione di adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori danneggiati dalla presenza di focolai nelle aree in cui operano. Politica e mondo delle imprese devono lavorare per un unico obiettivo comune: tutelare e proteggere le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi.

L’Ambito Territoriale Caccia Nord e Sud Astigiano (ATC), in collaborazione con la Federazione Italiana della Caccia di Asti organizza un corso di formazione per attuatori dei piani di controllo della specie cinghiale, che avrà luogo a a PIOVA’ MASSAIA (AT) Piazza San Martino presso il “PALAMENTA”, nei giorni 27 e 28 LUGLIO 2023

Per le iscrizioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 0141/593356 (Federcaccia), 0141/352135 (ATC AT1) 0141/793679 (ATC AT2) oppure inviare una mail all’indirizzo: fidc.asti@fidc.it entro e non oltre il giorno 20 luglio 2023, comunicando cognome, nome, luogo e data di nascita.

Per maggiori informazioni sul corso è possibile visualizzare e scaricare il seguente link:

163_corso piani di controllo

 

Il Ministero della Salute con la nota DGSAF del 19 giugno scorso, vista anche la terza ordinanza del Commissario Straordinario per la PSA, ha stabilito che, l’eventuale proseguimento o ripresa dell’attività degli allevamenti sono subordinati alla verifica, da parte dal Servizio Veterinario territorialmente competente, delle misure di biosicurezza rafforzate di cui all’Allegato III del Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594, che per gli allevamenti commerciali deve ritenersi conclusa solo a seguito del caricamento delle check list adeguatamente compilate all’interno del sistema informativo Classyfarm.it.
Il Ministero precisa inoltre che per gli allevamenti da ingrasso, il Servizio Veterinario dovrà preliminarmente verificare la presenza di impianti di macellazione designati che accettino di ricevere gli animali.
L’autorizzazione alla movimentazione dei suini verso un macello o verso altri allevamenti verrà concessa solo dopo la verifica del rispetto di tutte le condizioni previste dal Reg. (UE) 2023/594, come ad esempio esito favorevole della visita clinica effettuata dal Servizio Veterinario territorialmente competente nelle 24 ore precedenti la movimentazione, campionamento dei suini eventualmente trovati morti in allevamento, avvenuta designazione da parte della Regione dell’impianto di macellazione e adozione delle misure di biosicurezza durante tutte le fasi del trasporto.

E’ stata discussa ed approvata alla Camera dei Deputati la risoluzione parlamentare inerente alla problematica della Peste Suina Africana (PSA). La risoluzione evidenzia la necessità di interventi decisivi a controllare ed eradicare la malattia concentrandosi sul depopolamento del cinghiale tramite una maggiore attenzione all’attuazione del Piano straordinario di contenimento dei cinghiali, con misure anche nelle aree indenni vocate all’allevamento dei suini, e alla individuazione di ulteriori operatori per l’abbattimento dei cinghiali. Inoltre, viene evidenziata l’importanza di porre in essere le azioni necessarie affinché i focolai di PSA
rimangano isolati e non si estendano alle zone attualmente indenni, al fine di tutelare e proteggere maggiormente le zone a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi.
La risoluzione ha quindi colto un aspetto molto importante suggerito da Confagricoltura per la redazione del testo per quanto riguarda la richiesta di adeguate risorse per gli indennizzi tempestivi a favore degli allevatori.

In allegato la risoluzione

Risoluzione PSA