La Camera di Commercio di Alessandria – Asti, organizza, in collaborazione con il Laboratorio della Camera di Commercio di Torino, un Open Day riguardante l’etichettatura di prodotti agroalimentari e non, e il commercio estero, previsto per martedì 30 novembre 2021, dalle ore 09,30 alle ore 17,30.

Obiettivi e destinatari

Le etichette dei prodotti alimentari, che sono state al centro di un’intensa attività normativa finalizzata a renderle sempre più trasparenti ed affidabili, sono oggi uno strumento di grande rilevanza sia per le imprese, sia per i consumatori.
Per poter etichettare un prodotto alimentare è necessario tener conto di un complesso panorama legislativo in continua evoluzione che tiene sconto del Regolamento comunitario 1169/2011 e delle normative specifiche di settore, le cui prescrizioni devono essere integrate con la normativa europea. Anche i prodotti non alimentari offerti in vendita al consumatore finale devono riportare indicazioni obbligatorie per consentire una scelta ed un’acquisto consapevoli.
Il commercio internazionale (contrattualistica, fiscalità e normativa doganale) risulta poi una tematica di approfondimento per tutte le imprese che desiderano proporsi sui mercati esteri.

Al fine di supportare le imprese, aiutandole ad assolvere gli obblighi di legge, e di fornire gli strumenti indispensabili per un corretto approccio alla materia, la Camera di commercio di Alessandria – Asti organizza per le imprese del settore alimentare e non alimentare, degli incontri individuali on-line con gli esperti dello Sportello Etichettatura e un esperto legale dedicati a garantire un supporto personalizzato per le
proprie etichette.

Note Organizzative

La partecipazione agli incontri personalizzati gratuiti (di 30 minuti) con gli esperti dello Sportello Etichettatura è riservata alle imprese iscritte alla Camera di Commercio di Alessandria – Asti per la quale è richiesta e verificata la regolarità del pagamento del diritto annuale.
Le imprese interessate ad un incontro personalizzato che si svolgerà on-line con i referenti dello Sportello Etichettatura dovranno registrarsi sul portale etichettatura e richiedere un quesito selezionando il campo OPEN DAY (https://www.portale-etichettatura.lab-to.camcom.it/p/sportello-etichettatura/) compilando con particolare riguardo la parte relativa alla descrizione della problematica. La richiesta dovrà essere inviata entro il 22/11/2021.

Le adesioni saranno accettate secondo l’ordine di arrivo fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

Il provvedimento adottato oggi dalla Commissione Europea per limitare le importazioni di materie prime legate alla deforestazione è un primo passo importante al quale dovranno seguirne altri a tutela dei consumatori e dell’ambiente”.
Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, alla pubblicazione del documento della Commissione UE che prevede alcune iniziative nell’ambito del Green Deal in relazione a deforestazione, gestione dei rifiuti e strategia del suolo. L’obiettivo annunciato è molteplice: passare a un’economia circolare, proteggere la natura e innalzare gli standard ambientali nell’Unione europea e nel mondo.
Le nuove regole prevedono che l’importazione in Europa di una serie di materie prime e prodotti – tra i quali, soia, carni bovine, caffè, cacao e olio di palma – sia accompagnata dalla certificazione di non aver contribuito alla distruzione di foreste.
Il tutto si basa su un sistema di tracciabilità rafforzata e controlli affidati agli Stati membri che potranno sospendere l’immissione sul mercato UE di prodotti ritenuti causa di deforestazione.
L’annuncio della Commissione è in linea con gli impegni assunti dal G20 e dalla Cop 26 e conferma il ruolo di rilievo del settore primario nel raggiungimento dei traguardi di sostenibilità”, aggiunge Giansanti.
A queste iniziative dovranno ora seguire altri provvedimenti in grado di condizionare le regole di importazione nella UE in fatto di sicurezza alimentare, tutela ambientale e garanzie sociali – conclude il presidente di Confagricolturain questo modo, con il principio della reciprocità, riusciremo a tutelare il pianeta a beneficio anche dei consumatori”.

Con il prolungamento dell’emergenza sanitaria al 31 Dicembre 2021 (D.L. n. 105 del 23 luglio 2021 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche” ) sono state prorogate le scadenze degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici scaduti nel 2020 e nel 2021 e non ancora rinnovati. Nello specifico, è prorogata al 31 marzo 2022 la validità degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici scaduti dal 1° gennaio 2020 al 31 marzo 2021 e non ancora rinnovati, mentre gli attestati di funzionalità con scadenza naturale dal 1° aprile al 31 dicembre 2021 hanno validità di 12 mesi dalla scadenza naturale.

Di seguito il riepilogo:

 

SCADENZA DELL’ABILITAZIONE O DELL’ATTESTATO PROROGA DI VALIDITÀ
Dal 1° Gennaio 2020 al 31 Marzo 2021 Se non ancora rinnovati e che a seguito delle precedenti proroghe nazionali giungeranno a scadenza nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2020 e il 31 Marzo 2021. 31 Marzo 2022 90° giorno successivo all’attuale data di fine dell’emergenza sanitaria fissata al 31 Dicembre 2021
Dal 1° Aprile 2021 al 31 Dicembre 2021 Rimane la scadenza fissata dal decreto “Milleproroghe” 12 mesi dalla scadenza naturale

 

 

Si ricorda che le proroghe in oggetto rappresentano un’opportunità e non un obbligo. Si suggerisce pertanto, onde evitare picchi di lavoro difficili da smaltire da parte dei Centri abilitati, di eseguire il controllo funzionale delle proprie irroratrici alla scadenza naturale dei rispettivi attestati di funzionalità.

 

Fonte: Settore fitosanitario Regione Piemonte

Tra le priorità strategiche del PSR 2014-2022, la riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera è uno degli obiettivi ambientali più importanti e attuali, non solo per migliorare la qualità dell’aria, ma anche per mitigare il cambiamento climatico. L’obiettivo si inserisce tra quelli previsti dalla strategia del “Green Deal” europeo, al quale l’agricoltura e la zootecnia nello specifico possono dare un contributo, migliorando le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche.

A questo proposito la Regione Piemonte ha aperto il bando 2021 dell’Operazione 4.1.3 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 per il sostegno ad investimenti sulla filiera di gestione di reflui zootecnici e digestati, volto a ridurre le emissioni di gas serra ed ammoniaca in atmosfera. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al 15 febbraio 2022.
L’Operazione 4.1.3 cofinanzia le aziende che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali introducendo soluzioni gestionali ottimizzate per reflui zootecnici e digestati, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, adottando tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, riducendo così anche i costi colturali. L’Operazione 4.1.3 ha già concesso in cinque anni oltre 14 milioni di euro di contributi a più di 700 imprese piemontesi. Il nuovo bando 2021, grazie ad una dotazione finanziaria di 9,2 milioni di euro, di cui 4,0 resi disponibili dal Ministero per la Transizione Ecologica, sosterrà la realizzazione di tutti gli interventi utili alla gestione di reflui zootecnici e digestati, tra cui:

• la realizzazione di coperture, anche antipioggia, sopra le strutture di stoccaggio,

• l’acquisto di macchine ed attrezzature per la distribuzione con tecniche a bassa emissività (interratori, rasoterra, sottocotico),

• la realizzazione di vasche di stoccaggio aggiuntive rispetto alle capacità minime prescritte dalla normativa vigente,

• la copertura dei paddock,

• l’acquisto di separatori solido/liquido,

• l’acquisto di attrezzature per la movimentazione e la gestione, compresi gli spandiletame,

• la riduzione del consumo d’acqua nelle stalle,

• per i soli giovani agricoltori insediati da non più di 24 mesi, gli interventi necessari al rispetto di norme obbligatorie.

 

Le priorità sono assegnate ai seguenti soggetti:

 

– imprese che realizzano coperture sulle vasche oppure più interventi diversi;

– aziende localizzate in pianura o collina;

– investimenti collettivi;

– giovani che si insediano;

– aderenti all’Operazione 10.1.5 del PSR;

– soggetti in possesso di una certificazione ambientale;

– allevamenti di maggiori dimensioni.

 

L’aliquota di contribuzione è del 40%, elevabile al 50% per i soggetti collettivi e le aziende di montagna e al 60% per i giovani agricoltori. Rispetto al bando 2020, il massimale di spesa è più alto: 60.000 euro (100.000 euro se investimenti collettivi) quando l’investimento riguarda un solo intervento, 90.000 euro per la copertura delle vasche con strutture fisse e per gli investimenti che comprendono più interventi (150.000 euro se investimenti collettivi).

A inizio dicembre la Regione Piemonte organizzerà un webinar di presentazione del bando, ad accesso libero, durante il quale sarà possibile chiedere eventuali chiarimenti tecnici.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo testo del CdS, che recepisce le istanze della Federazione dei costruttori e consente anche agli “hobby farmer” di immatricolare le macchine agricole e agli operatori professionali di utilizzare convogli fino a 18,75 metri

Con due modifiche rispettivamente agli articoli 110 e 105, il Codice della Strada italiano introduce novità importanti per quanto riguarda la circolazione delle macchine agricole, e si allinea con le norme dei principali Paesi europei.
Il Governo ha infatti recepito, con la Legge n. 267 del 9 novembre 2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, le due istanze presentate dalla federazione nazionale dei costruttori FederUnacoma in merito ad aspetti che hanno notevole rilievo sul piano della operatività.

La prima modifica è volta a consentire l’immatricolazione di trattrici e di altre tipologie di macchine agricole a coloro che svolgono l’attività agricola a livello solo amatoriale (hobby farmer), e che in forza della nuova norma potranno targare le proprie macchine e circolare su strada nei normali trasferimenti dal campo alla rimessa. La norma, contenuta nel comma 2 dell’articolo 110, prevede che le macchine agricole e i rimorchi immatricolati dall’hobby farmer non possano superare il peso di 6 tonnellate; e prevede anche la possibilità che l’immatricolazione avvenga a nome del commerciante di macchine, configurando l’opportunità – prima non contemplata – di avere sul mercato macchine agricole a “chilometri zero”.

La seconda modifica riguarda la lunghezza dei convogli agricoli, intendendo come tali l’insieme della macchina traente e del rimorchio o macchina operatrice trainata. La vecchia norma prevedeva una lunghezza massima del convoglio pari a 16,50 metri, mentre la nuova consente una lunghezza maggiore, pari a 18,75 metri. Il nuovo dispositivo del Codice della Strada – introdotto al comma 1 dell’articolo 105 – prevede inoltre che i convogli più lunghi di 18,75 metri possano comunque circolare come “trasporti eccezionali”, quindi sottoposti alle regole specifiche già contenute al comma 8 dell’articolo 104.

Dopo un lungo lavoro di collaborazione e sensibilizzazione svolto dal nostro Ufficio Tecnico – dichiara il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavoltile istituzioni hanno bene compreso le esigenze concrete che erano alla base degli emendamenti proposti dalla federazione, consentendo con l’aumento della lunghezza del convoglio agricolo di mettere la normativa italiana al passo con il progresso tecnologico e con la legislazione di altri Paesi europei”. “Sul fronte delle immatricolazioni – aggiunge Malavolti – il nuovo testo consente di colmare quella lacuna normativa che aveva, sino ad oggi, svantaggiato la categoria degli agricoltori amatoriali, che hanno invece un’importanza crescente e che con la loro attività contribuiscono alla manutenzione e alla valorizzazione del territorio”.

fonte: agricultura.it