Confagricoltura aderisce ad Alberitalia, la fondazione dedicata alla promozione delle attività di rimboschimento e manutenzione del patrimonio verde italiano. L’accordo è stato formalizzato a Rimini, in occasione di Ecomondo, dal presidente della Federazione Nazionale di Prodotto (FNP) Risorse boschive e Coltivazione Legnosa dell’organizzazione di Confagricoltura Enrico Allasia e da Marco Marchetti, presidente della fondazione Alberitalia.
A partire dalle città, proseguendo per le aree rurali, collinari e montane, Alberitalia immagina un Paese connesso attraverso reti ecologiche; reti che andranno ad arricchire l’ecosistema nazionale delle infrastrutture verdi, un tema che sta particolarmente a cuore a Confagricoltura.
Il capitale boschivo italiano ha bisogno di essere valorizzato, fornendo agli operatori economici che lo gestiscono le necessarie infrastrutture che ne garantiscano l’accessibilità”, ha affermato Allasia. “La nostra adesione ad Alberitalia va in questa direzione. Insieme potremo avanzare proposte per l’uso più giusto dei 330 milioni di euro previsti dal Pnrr per il settore”.
L’obiettivo di Alberitalia è stato illustrato dal suo presidente, Marco Marchetti, al convegno di Confagricoltura dedicato al settore forestale. “La nostra fondazione non ha scopo di lucro, è un movimento culturale che vuole far riflettere, con proposte concrete, sulla necessità di progettare la messa a dimora di nuovi alberi secondo una strategia che punti a riconnettere i diversi paesaggi di cui è ricca l’Italia”.

Martedì 9 novembre, alle ore 17, Asti Agricoltura, presso la sede centrale di Asti, ospiterà alcuni tecnici e il direttore del GAL Basso Monferrato Astigiano che esporranno alcuni bandi dedicati al Turismo Rurale che riapriranno nei prossimi mesi e che potranno essere di grande interesse per tutte le aziende agricole associate.
In questa programmazione 2014/2020 il GAL Basso Monferrato Astigiano, come tutti gli altri GAL piemontesi, è stato invitato a scegliere (come da Linee Guida per la Misura 19 del PSR) per il proprio Piano di Sviluppo Locale tre dei quattro ambiti tematici disponibili. Il GAL Basso Monferrato Astigiano ha scelto i seguenti ambiti tematici:

– TURISMO SOSTENIBILE (ambito tematico prevalente)
– SERVIZI ESSENZIALI
– VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO RURALE

Per quanto riguarda il settore agricolo e delle PMI sono state attivate le seguenti Operazioni con appositi bandi:

– Op 6.2.1 (nei due ambiti del Turismo e dei Servizi)
– Op 6.4.1. (nell’ambito del Turismo)
– Op 6.4.2. (nei due ambiti del Turismo e dei Servizi)

Questi bandi sono stati attivati in due fasi successive e verranno riproposti nella fase di transizione

In allegato la descrizione completa dei tre bandi

 

Bando Operazione 6.2.1

Bando Operazione 6.4.1

Bando Operazione 6.4.2

Confagricoltura ha organizzato un webinar dedicato alle nuove regole sull’etichettatura ambientale degli imballaggi, che dal 1° gennaio 2022 dovrà riportare l’elenco dei materiali di cui sono composti e l’indicazione del loro corretto smaltimento.
I nuovi adempimenti, in particolare, prevedono l’obbligo di identificare gli elementi di imballaggio – secondo la decisione 129/97/CE – e l’obbligo di indicare la corretta gestione a fine vita degli imballaggi destinati al consumatore finale. Il seminario on-line è stato dedicato in particolare alle aziende del settore vitivinicolo coinvolte direttamente dai nuovi obblighi per l’offerta delle loro prodotti ai consumatori finali.
Durante il webinar sono state fornite le informazioni sulla normativa e sul lavoro di approfondimento portato avanti dal CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, e c’è stato uno spazio di confronto per rispondere alle domande degli imprenditori.
Nell’incontro dedicato al settore vino sono state date informazioni anche sugli obblighi di etichettatura previsti dalla nuova PAC relativi all’etichetta nutrizionale e alla lista degli ingredienti. Alla conferenza web ha preso parte anche il presidente della FNP Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci.

In allegato la presentazione completa del programma

etichettatura ambientale vino

Avranno luogo dall’8 al 12 novembre le assemblee parziali, quella ordinaria e straordinaria del Consorzio Co.sm.an. Le assemblee parziali saranno suddivise in tre zone: San Michele di Alessandria, per i soci di Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbania e Vercelli; Carmagnola, per i soci di Torino; Cuneo, per i soci dell’omonima provincia.
L’Assemblea Generale Ordinaria e Straordinaria è convocata in prima convocazione per il giorno giovedì 11 novembre 2021 alle ore 9 presso la sala riunioni “Monviso”, Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales, 188 a Carmagnola ed occorrendo in seconda convocazione venerdì 12 novembre 2021, alle ore 14 presso la sala riunioni “Monviso”, Cascina Vigna, Via San Francesco di Sales n. 188 a Carmagnola.

Per ogni eventuale informazione in merito è possibile rivolgersi agli uffici del Consorzio, Tel. 011/0162350, Fax
011/40162351, e-mail: info@cosmanpiemonte.it , PEC: cosman@pec.cosmanpiemonte.it , sito web: www.cosmanpiemonte.it

E’ possibile leggere la convocazione integrale cliccando su seguente link:

20211026_CONVOCAZIONE ASSEMBLEE CONSORZIATI – NOVEMBRE 2021

Diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, attuando gli obiettivi del Green Deal. È questo l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea che prevede tra gli attori in campo anche tutta la filiera agroalimentare. E proprio gli obietti-vi e le sfide di cui, all’interno di questa cornice, devono occuparsi l’agricoltura e l’industria alimentare sono al centro dell’evento che si è tenuto martedì pomeriggio a Ecomondo, la fiera di riferimento in Europa dedicata alla transizione ecologica e ai nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa.
Gli obiettivi europei di neutralità climatica: politiche e investimenti per una filiera agroalimentare competitiva e sostenibile”, è il titolo dell’evento organizzato da Federalimentare, Confagricoltura ed Enea, che ha visto la presenza di istituzioni e aziende per riflettere insieme sui prossimi passi da compiere. La riduzione dell’impatto ambientale pone infatti tutti gli attori della filiera agroalimentare di fronte a obiettivi e sfide ai quali non è semplice rispondere, come la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la promozione dell’efficienza energetica e di tecno-logie innovative a basse emissioni di CO2. La realizzazione di questi obiettivi, però, non può prescindere dal sostegno delle autorità europee e nazionali tramite e misure agevolative che possano realmente supportare gli investimenti necessari da parte degli operatori della filiera agroalimentare.
L’industria alimentare italiana ha fatto moltissimo negli ultimi anni sulla via della sostenibilità in relazione alle caratteristiche nutrizionali e sul versante ambientale“, afferma Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare. “Abbiamo riformulato oltre 4mila prodotti, riporzionandone oltre 3500, riducendone così quantità unitaria e densità energetica. Non solo: abbiamo diminuito del 30% in 20 anni i consumi di energia, dimezzato in 30 anni l’utilizzo di acqua, ridotto del 40% in 10 anni l’uso dei materiali da imballaggio e aumentato le pratiche di recupero e riciclo. Siamo tra i protagonisti di questa transizione energetica – continua Vacondio – eppure, a livello comunitario ci sentiamo spesso trattati più come destinatari delle misure che vengono prese che veri protagonisti del cambiamento. Vorremmo dunque che i decisori politici, a livello comunitario, riconoscessero in qualche modo il percorso fatto dall’industria. Per il futuro, allora, auspichiamo che i maggiori sforzi richiesti all’Industria nel suo complesso dovranno essere accompagnati da un piano straordinario di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, scongiurando provvedimenti punitivi come divieti e tassazioni ad hoc”.
Secondo i dati resi noti dalla Commissione Europea – rileva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantinegli ultimi anni sono stati ridotti il ricorso alla chimica nei processi di produzione e l’emissione di gas ad effetto serra (meno 25% dal 1990), senza però tagliare le produzioni. Siamo consapevoli che dobbiamo accrescere il nostro contributo alla transizione ecologica, ma non servono i divieti. La strada da seguire è quella delle innovazioni e degli investimenti. Il settore agricolo è dalla parte delle soluzioni. La transizione ecologica dovrà comunque essere sostenuta da soluzioni innovative sui diversi comparti, al fine di mantenere la competitività del settore e rispondere alle esigenze messe in evidenza dall’emergenza Covid: garantire l’approvvigionamento di prodotti agricoli, sempre più di qualità e a prezzi contenuti”.