Sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo di “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il bando lanciato da Confagricoltura con Senior – L’Età della Saggezza Onlus, insieme, per il terzo anno consecutivo, a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua 6° edizione.
L’iniziativa prende vita da un’analisi attenta dei contesti territoriali di tutto il Paese, attraverso la lettura dei bisogni delle comunità locali, delle famiglie di soggetti che vivono la diversità, ma coinvolge anche anziani, immigrati, detenuti e rifugiati o richiedenti asilo. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative sociali o associazioni di più soggetti.
Il bando mette in palio tre premi da 40.000 euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di Agricoltura Sociale.
Ai tre progetti migliori sarà poi assegnata una borsa di studio per la frequenza alla 7° edizione del Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. La borsa di studio può essere utilizzata dal vincitore o da una persona che lui stesso indicherà, a patto che sia direttamente collegata al progetto o all’organizzazione vincente.
Le proposte devono riguardare una o più delle seguenti aree: l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le prestazioni e le attività sociali di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse dell’agricoltura per sviluppare le capacità delle persone; i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche riabilitative; l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche. Per la selezione dei vincitori sono previste due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.
Nella piattaforma dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it sarà possibile visionare i progetti presentati e partecipare direttamente alla prima selezione esprimendo il proprio voto. Tutti i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione della Giuria di Esperti; ai primi tre in graduatoria, solo dopo la valutazione degli esperti, riceveranno 5 punti aggiuntivi che andranno a sommarsi alla valutazione di merito.
La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2021. I progetti potranno essere votati nei 30 giorni successivi alla presentazione in piattaforma, e i vincitori saranno decretati dalla Giuria entro la fine di dicembre 2021.
Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it
Sempre sul sito, sarà poi possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti.

Confagricoltura Bruxelles ha partecipato alla riunione informale del gruppo di lavoro “Fiori e piante” del Copa Cogeca. Confagricoltura ha sollevato il tema della trasposizione, all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale, della Direttiva 2013/2/UE della Commissione che modifica l’allegato I della Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
In particolare, è stato chiesto ai partecipanti dei diversi Stati membri come le diverse legislazioni considerino il “vaso da fiori”. Secondo gli esempi illustrativi forniti dalla Dir. 2013/2/UE, il vaso è considerato imballaggio se è usato solo per la vendita ed il trasporto di piante e non è destinato a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita, mentre non è considerato imballaggio se è destinato a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita. La questione è dirimente nella misura in cui i produttori di imballaggi sono soggetti al rispetto di determinate obblighi, sia dal punto di vista dei costi per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio che dal punto di vista delle procedure amministrative interne da espletare (per esempio dichiarazioni, etc.).
In questo contesto, risulta utile un confronto con le organizzazioni degli altri Stati membri per capire se e in base a quali criteri (per esempio dimensioni/tipo di piante), i vasi da fiori sono considerati o meno imballaggi. Il confronto avviato sarà ulteriormente approfondito. Inoltre, per quanto riguarda il tema sollevato dal membro tedesco riguardante la disciplina sugli aiuti di Stato per il clima, la protezione ambientale e l’energia 2022, per cui il Copa Cogeca sta preparando una risposta alla consultazione pubblica della Commissione, Confagricoltura Bruxelles ha proposto di coordinare la raccolta dei commenti da parte del gruppo di lavoro, con particolare riferimento alle criticità individuate per il settore dell’orticoltura.

Confagricoltura è intervenuta, unica organizzazione agricola italiana, al gruppo di lavoro PAC del Copa-Cogeca per un utile confronto con la Commissione europea sui risultati del compromesso politico di fine giugno che ha sancito i principi della riforma della PAC che si applicherà dal primo gennaio 2023.
Confagricoltura, raccogliendo anche il consenso di molte altre organizzazioni europee, ha espresso le perplessità per un accordo che evidenzia più rischi che opportunità, per esempio in termini di maggiori impegni ambientali, rispetto ai quali non si prevedono maggiori risorse, alla forte possibilità di introdurre una maggiore complicazione burocratica con le nuove disposizioni, in particolare per quanto riguarda la introduzione della condizionalità sociale, e infine le difficoltà di una programmazione del tutto nuova frutto di un partenariato che purtroppo in Italia non è ancora di fatto partito a differenza di quanto accade in molti altri Paesi.
Confagricoltura ha anche evidenziato il pregiudizio che la nuova PAC prevede a danno dei pagamenti disaccoppiati, che verrebbero drasticamente ridotti per tutte le imprese e contro le aziende di maggiore dimensione e orientate al mercato ingiustamente penalizzate.
Confagricoltura lavorerà congiuntamente alle altre organizzazioni per individuare questioni da chiarire sul piano tecnico, che il compromesso non ha definito compiutamente e, soprattutto, problematiche da sottoporre alla Commissione Europea in maniera che dovranno essere affrontate e risolte in sede di stesura dei testi normativi.

Aderendo alle richieste di Confagricoltura, l’Agenzia delle Entrate ha sbloccato il meccanismo dichiarativo che non permetteva che Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0. maturato da una società di persone potesse essere attribuito per trasparenza ai soci. L’Agenzia ha in particolare corretto le specifiche tecniche delle istruzioni ministeriali alla dichiarazione dei redditi 2021 dove tale facoltà non veniva riconosciuta, arrecando non pochi problemi ai nostri soci che, avendo pianificato i loro investimenti in base al credito 4.0, aspettavano il riconoscimento in dichiarazione di tale beneficio, per poterlo immediatamente utilizzare per compensare i propri debiti tributari e contributivi.
Il risolutivo intervento di Confagricoltura si è basato su una conclusione a cui era giunta in passato la stessa amministrazione finanziaria, che con un’apposita risoluzione del 2003, ha stabilito che possono essere trasferite ai soci le agevolazioni concesse alle imprese sotto forma di credito di imposta mediante attribuzione i soci del credito inutilizzato dalla società.

L’Inps, con circolare n. 91 del 30 giugno 2021, ha definito la misura dei contributi obbligatori dovuti dai lavoratori autonomi agricoli (CD/CM e IAP) per l’anno 2021. La legge di bilancio per il 2021 (art. 1, c. 33, della legge n. 178/2020), ha esteso l’esonero dal versamento dei contributi già previsto per l’anno 2020 dall’art. 1, comma 503, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020), ai nuovi lavoratori autonomi agricoli under 40 che si iscrivono alla gestione INPS per la prima volta nel corso del 2021.
L’esonero è totale (100%), spetta solo per i primi 2 anni di attività, e riguarda solo la quota INPS per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (cd. IVS). Devono invece essere regolarmente corrisposti – in quanto esclusi dall’agevolazione – il contributo annuo di maternità (7,49 euro) e il contributo annuo destinato all’INAIL (768,50 euro dovuto dai soli coltivatori diretti).
Le scadenze fissate per il pagamento sono:
• 16 luglio 2021 (I rata);
• 16 settembre 2021 (II rata);
• 16 novembre 2021 (III rata);
• 17 gennaio 2022 (IV rata).
Riguardo alle scadenze, che con apposito messaggio n. 2418 del 25 giugno 2021, l’Inps aveva disposto il differimento fino a nuova comunicazione dei termini di pagamento già scaduti o di imminente scadenza dei contributi dovuti dai datori di lavoro e lavoratori autonomi agricoli interessati dagli esoneri contributivi disposti dalla legislazione di emergenza Covid-19 nelle more della definizione delle procedure di attuazione. Con riferimento ai lavoratori autonomi del settore agricolo, si tratta in particolare dell’esonero contributivo COVID per le aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura relativo ai mesi di novembre 2020, dicembre 2020 e gennaio 2021 (artt. 16 e 16-bis del D.L. n. 137/2020 convertito con L. n. 176/2020), nonché dell’esonero relativo al mese di febbraio 2021 per le sole aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo (art. 70 del D.L. n. 73/2021). Il messaggio INPS ha dunque differito, per i lavoratori autonomi agricoli (coltivatori diretti, coloni, mezzadri, e imprenditori agricoli professionali), il pagamento della prima rata 2021, in scadenza il 16 luglio prossimo.

 

Circolare_INPS-numero_91_del_30-06-2021.-Contribuzione-lavoratori-autonomi-agricoli-2021

Circolare_INPS-numero_91_del_30-06-2021.-Contribuzione-lavoratori-autonomi-agricoli-2021.-Allegato-n.-1