Non c’è un attimo di tregua per l’agricoltura piemontese, in particolare quella astigiana in questa pazza estate costellata dal maltempo. Forti temporali accompagnati da enormi chicchi di grandine hanno devastato in pochi giorni quasi tutto il nord astigiano.
La scorsa settimana una violentissima grandinata della durata di circa 30 minuti si è abbattuta sull’area del moncalvese, decimando quasi tutta la produzione di vigneti e noccioleti, in prossimità della loro maturazione. Nella giornata di ieri il maltempo si è spostato nell’area dei comuni intorno a San Damiano d’Asti e Revigliasco. In questa zona sono caduti oltre 38 millimetri di acqua, rendendo necessario l’intervento da parte dei vigili del fuoco per infiltrazioni in molte abitazioni e le temperature sono scese con punte al di sotto dei 10 gradi. Anche in questo caso è stata la grandine la protagonista in negativo, con chicchi grandi come uova, che ha causato pesanti danni a mais, in piena fioritura, soia, girasoli e su campi di grano ancora da trebbiare.
Molte le aziende associate ad Asti Agricoltura che hanno segnalato numerosi danni all’interno dei loro appezzamenti.
Il 70% della produzione viticola e corilicola è andata perduta e in alcune zone il danno è stato quasi del 100% – afferma sconsolata Cristina Bello, titolare dell’azienda agricola di San Martino Alfieri – erano circa 10 anni che non si verificavano disagi di questa natura”. “Purtroppo le conseguenze di questi temporali non saranno circoscritte a quest’annata”, afferma Enrico Masenga, consulente tecnico specialistico di Asti Agricoltura, che insieme agli altri tecnici dell’Organizzazione agricola astigiana sono al lavoro già da giorni per la stima dei danni. “Gli enormi chicchi di grandine hanno compromesso anche la struttura delle piante e nelle prossime settimane saranno necessari aggiustamenti e soprattutto interventi di sanificazione per evitare la diffusione di malattie. Tutto ciò andrà ad inficiare la produzione anche per gli anni successivi”.
Questi cambiamenti climatici sempre più nefasti per la nostra agricoltura necessitano di ulteriori interventi oltre ai risarcimenti standard previsti dalle assicurazioni che comunque non coprono completamente il danno subito”, dichiara il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. “Apprezziamo l’impegno e la tempestività della Regione Piemonte nel richiedere nuovamente lo stato di emergenza per la seconda volta in pochi giorni. Tuttavia è necessario trovare nuove soluzioni finalizzate ad un ulteriore risarcimento in seguito ad eventi atmosferici sempre più frequenti”.

 

Alcuni grappoli di uva completamente devastati dalla grandine

Le imprese agricole sono pronte a investire per aumentare il contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e per accrescere la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi, però, vanno raggiunti puntando sulle innovazioni, e non solo attraverso restrizioni. Una risposta deve arrivare dalla puntuale e piena applicazione del PNRR, che ha nella transizione ecologica un punto fondamentale”.
Lo ha detto il presidente di Massimiliano Giansanti nella relazione di apertura della 101^ Assemblea di Confagricoltura a Palazzo Della Valle, a Roma, a cui hanno partecipato anche il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. All’Assemblea di Confagricoltura ha partecipato, in modalità on-line, anche il presidente di Asti Agricoltura Gabriele Baldi, che ha ascoltato con attenzione tutti gli interventi che si sono alternati durante la mattinata, esercitando infine il proprio diritto di voto.
In un recente studio diffuso dalla Commissione UE si rileva che l’impronta climatica dell’agricoltura europea, misurata in termini di unità di prodotto, si è ridotta a partire dal 1990. “Si tratta di risultati importanti – ha sottolineato Massimiliano Giansantima sappiamo che occorre fare di più: le energie rinnovabili, con il biometano, il fotovoltaico agricolo, il biogas, possono dare nuovo slancio a modelli virtuosi in cui città e campagna si incontrano“.
Altra questione di fondamentale importanza per il futuro dell’agricoltura è la nuova PAC, che entrerà in vigore nel 2023, ma per la quale già entro la fine di quest’anno gli Stati membri dovranno inviare alla Commissione Europea i programmi strategici nazionali. Una novità assoluta, in quanto dovranno contenere sia le scelte sui pagamenti diretti, sia i programmi di sviluppo rurale a livello regionale.
Abbiamo espresso e motivato le nostre riserve sull’accordo che è stato raggiunto – ha dichiarato Giansanti – ora c’è molto lavoro da fare e in tempi stretti, in considerazione anche del fatto che la PAC dovrà essere integrata con i progetti di investimento del Recovery Plan, senza dimenticare l’urgenza della riforma della pubblica amministrazione, della semplificazione e degli investimenti in infrastrutture e logistica”.
Più gli imprenditori saranno capaci di intercettare l’innovazione, più lo Stato potrà accompagnare gli investimenti“, ha affermato il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. “Dobbiamo essere in grado di guardare sia vicino, sia all’orizzonte: nel PNRR ci sono misure pensate per fare entrambe le cose. Abbiamo compiuto delle scelte e dovremo continuare a farne, assieme ai settori produttivi di cui l’agroalimentare è uno dei massimi rappresentanti. PAC e PNRR sono le due grandi occasioni che non possiamo mancare”.
La grande sfida della sostenibilità è trovare un punto di incontro tra l’aumento della domanda di cibo nel mondo e la necessità di conservare le risorse naturali“, ha aggiunto il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. “L’agroalimentare può vincere questa sfida puntando sulla razionalizzazione dell’uso dell’energia, dell’acqua e della chimica, ma anche sul potenziamento del patrimonio forestale e della digitalizzazione”.
Ad avviso di Confagricoltura, resta la necessità di un piano strategico di lungo periodo, che sappia valorizzare la produzione agricola e la competitività delle imprese. Una competitività che è già una realtà, ma che deve essere implementata, come è emerso dallo studio del professor Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economia all’Università Cattolica, sulle eccellenze agroalimentari italiane: “Conoscere i propri punti di forza – ha spiegato – è fondamentale per l’elaborazione di una strategia efficace”.

 

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, insieme al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli e al Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani

L’Asti spumante e il Moscato d’Asti Docg sbarcano a Portofino, grazie alla nuova prestigiosa collaborazione con lo storico Caffè Excelsior, icona di stile nella località più glamour della riviera ligure. Da venerdì 9 luglio a domenica 29 agosto le bollicine piemontesi più apprezzate del mondo saranno protagoniste del momento dell’aperitivo, degustate in purezza o mixate in cocktail originali firmati dal flair bartender Giorgio Facchinetti, nuova figura che il Consorzio dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti Docg ha scelto per coinvolgere anche il consumatore amante dell’aperitivo, grazie all’ampia gamma di tipologie di Asti, che comprende differenti versioni, dal Pas Dosé al Dolce.
I profumi inconfondibili dell’uva moscato bianco si fondono con quelli marini della riviera ligure; il gusto unico delle bollicine aromatiche, sinonimo nel mondo di qualità, storia e cultura italiana del vino, si abbina perfettamente alle dolci “chicche” del Maestro Pasticcere Luca Idini; le novità della mixologia di Giorgio Facchinetti incontrano le creazioni del pastry chef e direttore del Caffè Excelsior. Situato pittoresca Piazzetta dal 1924, accoglie fin dalle origini i personaggi del jet set internazionale che ogni estate tornano a Portofino per assaporare il gusto e la qualità Made in Italy.
Dopo aver ospitato negli anni personalità storiche come Guglielmo Marconi e Winston Churchill e divi come Frank Sinatra e Brigitte Bardot, nell’elegante caffetteria e pasticceria questa estate i protagonisti, assieme alle creazioni dello Maestro Pasticcere Luca Idini, saranno anche l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg. Le bollicine d’autore dell’enologia piemontese saranno la base di rinfrescanti cocktail creati dal bartender Giorgio Facchinetti, come il Red Hot Veggie Pepper con vodka al peperone e l’Asti Signature col caratteristico basilico ligure, che sposano perfettamente gli aromi dolci del Moscato d’Asti Docg e dell’Asti Dolce. Star in Portofino e Portofino Punch omaggiano il celebre borgo ligure, col sapore rispettivamente di melone e Asti Dry e di lampone e Asti Dolce. Freschezza assicurata anche con l’elegante drink Lady Summer, grazie all’impiego di anguria e menta che, uniti ai profumi fragranti e floreali e al sapore delicatamente aromatico del Moscato d’Asti Docg, saranno il connubio ideale delle preparazioni dolci e salate del Caffè Excelsior.
I numerosi turisti italiani e stranieri, che nella stagione estiva animano Portofino, potranno apprezzare le bollicine aromatiche più brindate del mondo, sia in purezza sia scegliendo un cocktail dalla nuova drink list, all’interno di uno dei locali più frequentati dal jet set internazionale o nel suo dehor a pochi passi dal mare cristallino nella pittoresca cornice della Piazzetta di Portofino, con il dolce “Paciugo” o con gli iconici finger food prodotti dallo storico Caffè.
Sono molto lieto di iniziare questa interessante collaborazione con un brand nazionale così importante e conosciuto anche all’estero. Sono certo che i nostri ospiti sapranno apprezzare i prodotti Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg e riserveranno una particolare attenzione ai cocktail ideati in esclusiva per noi da parte di Giorgio Facchinetti” annuncia il Maestro Pasticcere Luca Idini.
Siamo orgogliosi di portare l’Asti spumante e il Moscato d’Asti Docg nella Piazzetta di Portofino e di iniziare a collaborare con il Caffè Excelsior, altra storica eccellenza italiana. Andremo a personalizzare alcuni momenti di degustazione della nostra Docg, e in particolare quello dell’aperitivo, con una serie di proposte dall’ eleganza contemporanea e di qualità firmate da Giorgio Facchinetti, che siamo certi sapranno conquistare gli ospiti”.

 

Fonte: comunicato stampa Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G.

 

Lo storico Caffè Excelsior di Portofino (foto: Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G.)

 

L’ICE Agenzia organizza la partecipazione italiana alla Fiera Internazionale FHC China 2021, la fiera alimentare considerata di riferimento per l’area cinese e i Paesi limitrofi.
La Fiera, giunta alla sua 25a edizione, si terrà a Shangai dal 9 all’11 novembre 2021. L’evento è di grande interesse per le aziende alimentari italiane per le opportunità di business rappresentate dall’economia cinese; inoltre rappresenta un importante presidio per la diffusione e la conoscenza del Made in Italy alimentare.
La Fiera si è tenuta anche lo scorso anno e nonostante i vincoli di ingresso dovuti alla pandemia ha avuto comunque un significativo successo per presenze espositive e visitatori. La collettiva italiana 2020 è stata realizzata con la partecipazione delle sole aziende interessate che avessero un rappresentante in loco in grado di presidiare lo stand. Visto il perdurare delle restrizioni all’accesso, la stessa formula sarà mantenuta anche per l’edizione 2021. La Collettiva Italiana sarà realizzata su una superficie di 340 mq all’interno del quartiere fieristico di Shanghai New International Expo Centre (SNIEC). È prevista la partecipazione di 20 aziende italiane rappresentative dei principali settori alimentari. Ogni azienda avrà a disposizione uno stand individuale di 12 mq. Sarà inoltre allestito un desk ICE per l’accoglienza dei visitatori e l’assistenza delle imprese partecipanti e un open space a disposizione delle aziende italiane per eventuali incontri d’affari e in cui verranno realizzate azioni di animazione e cooking show, laddove consentite dagli organizzatori della fiera.

Per partecipare è necessario compilare il modulo al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdWdc8Jc7mc5M2NHLdTKV9t82OCm7voCG0ife14VAGX0T4Jjw/viewform

A conclusione della registrazione ONLINE, ICE-Agenzia invierà una email di conferma con allegato il modulo di partecipazione compilato. Il modulo dovrà essere STAMPATO, TIMBRATO e FIRMATO dal legale rappresentate e inviato esclusivamente via PEC a: agroindustria@cert.ice.it , entro e non oltre la scadenza del 11 luglio 2021.

Per ulteriori dettagli: https://www.ice.it/it/area-clienti/eventi/dettaglio-evento/2019/M1/025/allegatigenerati/pdf-completo

Per qualsiasi informazione o supporto potete contattare la dr.ssa Francesca Marino (alla mail: francesca.marino@confagricoltura.it , oppure al numero 066852394)

Come sempre, in caso di partecipazione, vi invitiamo ad informare la segreteria dell’area alla mail: vegetali@confagricoltura.it

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 7 luglio, nella sede di Confagricoltura, è stato sottoscritto il verbale di accordo per il rinnovo del CCNL per i quadri e gli impiegati agricoli per il quadriennio 2020 – 2023.
Questi gli aspetti salienti dell’accordo di rinnovo:

– aumento retributivo: è stato concordato un aumento retributivo del 2% in unica soluzione con decorrenza dal 1° luglio 2021; per il periodo di carenza (il contratto è stato rinnovato oltre 18 mesi dalla scadenza) è stata prevista un’indennità una tantum, differenziata per le sei categorie di lavoratori (225 euro per la III categoria), da corrispondere nel mese di ottobre 2021;
– classificazione del personale: sono state aggiornate alcune declaratorie dei profili professionali degli impiegati per adeguarle alle innovazioni tecnologiche intervenute e alle nuove professionalità del mondo del lavoro, inerenti la digitalizzazione e l’analisi dei dati;
– apprendistato: anche per gli impiegati è stato disciplinato il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma di istruzione secondaria superiore (primo livello) e di alta formazione e ricerca (terzo livello);
– orario di lavoro: è stato previsto un impegno delle parti ad esercitare a livello territoriale, in occasione del prossimo rinnovo, le deleghe previste dagli articoli 18 (orario di lavoro), 19 (lavoro straordinario) e 20 (riposo settimanale);
– attività bilaterali: è stato istituito all’interno dell’EBAN un Comitato paritetico permanente con il compito di coordinare e gestire le attività bilaterali in favore dei quadri e impiegati agricoli;
– ferie solidali: è stato disciplinato l’istituto delle ferie solidali, in attuazione dell’art. 24 del d.lgs. n.151/2015 in favore dei lavoratori che assistono familiari che necessitano di cure costanti per gravi motivi salute;
– trasferte: è stata ridefinita la disciplina economica delle trasferte di cui all’art. 34 del CCNL, attraverso la riduzione della maggiorazione a titolo di rimborso delle spese non documentabili – dal 25 al 10 per cento – e l’introduzione di un’indennità giornaliera di trasferta nella misura esente da contribuzione e tassazione (15,00 euro);
– preavviso: sono stati ulteriormente ridotti i termini di preavviso di licenziamento per il personale assunto a decorrere dal 7 luglio 2021.