La Regione Piemonte ha emanato la determinazione dirigenziale n. 200 del 19/03/2024 pubblicata sul bollettino ufficiale regionale n. 12 del 21/03/2024, con la quale sono state approvate le disposizioni per la presentazione delle domande di aiuto (e di pagamento)  ai sensi delle SRA-ACA 10 – 12 – 17 e 22 e altre disposizioni contenute nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
La Regione comunica inoltre che a partire dalla data di pubblicazione della D.D. n. 200 ovvero dalla data di ieri 21 marzo 2024, è possibile tramite l’apposito applicativo informativo, compilare e trasmettere le domande ai sensi del provvedimento in oggetto.

In allegato la determina dirigenziale della Regione Piemonte

D.D. n. 200 del 19-03_2024

 

 

Il nuovo metodo di identificazione e cattura dei cinghiali nei territori colpiti dalla PSA illustrato nella riunione al Ministero della Salute appare efficace. Confidiamo che con il coinvolgimento dei neo nominati sub commissari la situazione possa presto migliorare, valutando attentamente le aree interessate e la tempistica di intervento, a vantaggio di tutta la filiera suinicola, a partire dagli allevamenti”.
Lo ha affermato Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura, nell’incontro in cui sono stati anche presentati i tre sub commissari Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena, appena nominati dai ministri Schillaci e Lollobrigida di concerto con il ministro Calderoli.
Parmigiani, ringraziando i sottosegretari La Pietra e Gemmato per la convocazione della riunione, ha auspicato che venga sempre garantita uniformità da parte delle autorità sanitarie locali nella gestione dell’epidemia negli allevamenti e nei macelli, nonché nelle misure di contenimento dei cinghiali, al momento assoluta priorità.
Confagricoltura ha chiesto particolare attenzione verso i suinicoltori che stanno subendo pesanti penalizzazioni di mercato nelle zone di restrizione. “Occorre trovare soluzioni a riguardo – ha affermato Parmigiani – se non si vuole correre il rischio di depotenziare una parte essenziale della filiera”.
La strategia di contenimento presentata si basa sul partenariato pubblico-privato, la collaborazione con le associazioni della filiera e con le Regioni che stanno fornendo i dati necessari. Il nuovo metodo di azione è già stato sperimentato a Piacenza e si avvale della ricognizione, con i droni, in maglie del territorio della dimensione di 2×2 kmq che possono validamente essere esaminate con sistemi di rilevazione, anche notturni, per poi procedere alla cattura dei capi.
Il sistema – ricorda Confagricoltura – fa seguito alla prima riunione tra i ministri Lollobrigida e Crosetto di fine agosto scorso ed è in pratica la concretizzazione della collaborazione con le forze armate. Saranno 176 le unità che saranno messe a disposizione, oltre ai mezzi tecnici.

Semplice, ma essenziale. È l’acqua, di cui si celebra il 22 marzo in tutto il mondo la giornata, quest’anno dedicata alla pace. Fondamentale per la vita, troppa o troppo poca, è diventata una criticità globale da affrontare con urgenza e professionalità.
Scarsità, inquinamento, difficile accesso all’acqua rischiano di generare contrasti e tensioni anche all’interno delle diverse comunità. Serve riesaminare complessivamente i modelli di pianificazione e di governance delle città e la messa a punto di politiche e strategie mirate nelle aree rurali.
In Italia gli invasi hanno una media di 60 anni, con il 70% in piena funzione. Solamente l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta e la rete dell’acqua potabile perde il 42% tra quella immessa e quella erogata. È diventato indispensabile ricostruire gli equilibri ecosistemici nelle aree rurali e nelle città, incentivando l’uso sostenibile delle risorse idriche.
Il Libro Bianco del Verde, nato su iniziativa di Confagricoltura, Assoverde e Kèpos, in collaborazione con il Crea e gli Ordini professionali, può rispondere a quest’emergenza con proposte e soluzioni concrete.
Il volume, diviso in sei sessioni, analizza le condizioni derivanti dall’assenza o dall’eccesso di acqua nelle città e negli ambienti rurali. Propone nuovi modelli di pianificazione, progettazione, gestione da attivare per mitigare i cambiamenti climatici, approfondisce buone pratiche, soluzioni e progetti innovativi per far fronte alla scarsità di risorse ed ai periodi di siccità prolungati, con gli schemi di certificazione per favorire e promuovere pratiche sostenibili e responsabili.
Anche il verde urbano ed extra urbano, se applicato in modo efficiente e specialistico, potrà contribuire a mitigare queste emergenze. Alberi, aree verdi e foreste danno un contributo strategico per contrastare il dissesto idrogeologico, contribuire alla fitodepurazione e alla ricarica naturale delle falde acquifere.

 

Cambiamenti climatici e basse quotazioni sui mercati sono i principali ostacoli che il comparto mais italiano sta affrontando. Tanto che le imprese del settore, fondamentale anche per la zootecnia e molte produzioni a indicazione geografica di qualità, si ritrovano con redditi erosi da prezzi all’origine sempre più vicini ai costi di produzione. Lo scorso gennaio, infatti, il calo delle quotazioni ha superato il 36% a fronte di costi che restano sostanzialmente elevati.
Dopo le forti piogge di febbraio e la neve su Alpi e Prealpi, gli agricoltori del comparto sono in attesa delle migliori condizioni del terreno per iniziare le nuove semine. Per sostenere produzione e prezzi nasce l’accordo quadro che, su iniziativa di Confagricoltura, ha raccolto intorno allo stesso tavolo tutti gli anelli della filiera. Oltre alla Confederazione hanno aderito AMI, Assalzoo, Compag, AIRES, Copagri, Cia-Agricoltori italiani, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi e Origin Italia.
L’intesa prevede due punti fondamentali a sostegno di un settore che vale circa 130 miliardi di euro. Il primo è il riconoscimento di una premialità economica per la granella certificata e per i processi produttivi sostenibili. Parallelamente, le parti firmatarie si impegnano a definire il prezzo di acquisto anche legandolo all’andamento delle quotazioni delle borse merci.
Gli obiettivi sono diversi: favorire la coltivazione del granturco italiano anche per migliorare il tasso di autoapprovvigionamento ormai in calo continuo e praticamente dimezzatosi negli ultimi quindici anni; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta; valorizzare il ruolo delle strutture intermedie; spingere verso una maggiore programmazione produttiva anche attraverso la stipula di contratti di filiera.
Si tratta del primo contratto in Italia che esprime la volontà da parte dell’intera filiera maidicola di riconoscere il giusto prezzo al prodotto italiano di qualità. Strategia che si affianca ai sostegni di parte pubblica, primo fra tutti il Fondo competitività per le filiere agricole, al quale si è aggiunto recentemente il Fondo sovranità alimentare.

In allegato l’andamento del livello di autoapprovvigionamento di mais in Italia dal 2006 al 2023 (elaborazione Confagricoltura su dati Istat)

 

Confagricoltura si è riunita nuovamente a Bruxelles, con la Giunta esecutiva presso i propri uffici nella capitale belga, in concomitanza con il Consiglio europeo. L’obiettivo é rimarcare le richieste degli agricoltori contenute nel Documento programmatico, consegnato dall’Organizzazione alle Istituzioni europee il 26 febbraio scorso, e indirizzate a una profonda riforma dell’attuale PAC.
Le recenti decisioni della Commissione hanno già accolto alcune delle richieste, tuttavia per Confagricoltura sono necessari ulteriori sforzi su alcune questioni urgenti rimaste ancora irrisolte.
Il Documento programmatico redatto da Confagricoltura, tra i 10 punti cardine, contiene la richiesta di un’immediata semplificazione burocratica e un aumento del bilancio destinato all’agricoltura per affrontare l’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri, forti produttori agricoli.
Siamo sempre stati contrari alla PAC in vigore e ora puntiamo ad accelerare i tempi per la sua revisione – sottolinea il presidente Massimiliano Giansantiserve una profonda riforma in grado di assicurare la stabilità dei mercati e il giusto reddito ai nostri agricoltori. Soprattutto in grado di assicurare una coesistenza reale tra la sostenibilità ambientale e quella economica”.
Confagricoltura chiede inoltre la sospensione dell’entrata in vigore di alcuni adempimenti burocratici, un maggiore controllo sulle importazioni ed una semplificazione amministrativa, rivendicando la necessaria reciprocità nei controlli sulle importazioni.