CORSI DI FORMAZIONE PREVENTIVI PER I LAVORATORI EXTRACOMUNITARI

Il Ministero del Lavoro ha disposto le Linee Guida per i programmi di formazione professionale e civico-linguistica e di valutazione rivolti a cittadini stranieri residenti in Paesi terzi. Con tale norma viene modificato in modo sostanziale l’art. 23 del T.U. immigrazione, rendendo possibili ingressi fuori-quota per gli stranieri che abbiano frequentato corsi di formazione organizzati tenendo conto dei reali fabbisogni indicati al Ministero dalle associazioni di categoria. I lavoratori che avessero frequentato i corsi potranno entrare in Italia, al di fuori delle quote annue, con la semplice richiesta del visto di ingresso da presentare entro sei mesi dal completamento del percorso formativo.
I corsi, che dovranno essere svolti nel territorio di uno o più Paesi extracomunitari, potranno essere organizzati da soggetti quali le Organizzazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative, enti pubblici, organismi paritetici ed enti bilaterali, operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro, associazioni ed enti che svolgono attività nei confronti dei migranti, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA).