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L’8 settembre è stato pubblicato il secondo bando GSE per l’iscrizione al Registro informatico per impianti a biogas di potenza fino a 300 kW disposto ai sensi dell’art. 1, comma 955, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145 e s.m.i. (DL Milleproroghe 2020, DL Cura Italia).
Il bando dispone che il Registro verrà aperto il giorno 18 settembre 2020 alle ore 9.00 e si chiuderà improrogabilmente alle ore 18.00 del 17 novembre 2020. Le richieste di iscrizione dovranno essere trasmesse al GSE esclusivamente per via telematica, entro e non oltre il termine di chiusura, mediante il Portale informatico FER-E, accessibile dal link: https://areaclienti.gse.it  dal giorno 18 settembre 2020 alle ore 9.00, tutti i giorni 24 ore su 24, ad eccezione dei giorni di apertura e chiusura.
Si segnala che l’iscrizione dell’impianto in posizione utile nel registro, consentirà l’accesso agli incentivi (tariffe onnicomprensive) sulla produzione elettrica da biogas definiti dal DM 23 giugno 2016 per impianti di potenza fino a 300 kW ed in possesso dei requisiti (tipologia e provenienza delle biomasse) disposti dalla L. 145/2018.
Si ricorda, in particolare, che l’articolo 40-ter della Legge n. 8/2020 ha prorogato al 2020 gli incentivi previsti dall’articolo 1, comma 954, della Legge n. 145/2018, secondo le procedure e le modalità di cui al medesimo articolo 1, commi da 954 a 956, della Legge n. 145/2018, nel limite di un ulteriore costo annuo di 25 milioni di euro. Così come specificato dal GSE, sarà dunque resa disponibile sul nuovo bando una potenza complessiva i 22,999 MW.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla apposita sezione web (Rinnovabili elettriche / Accesso agli incentivi / Incentivi Legge 145/2018) del sito GSE (https://www.gse.it/servizi-per-te/fonti-rinnovabili/fer-elettriche/documenti).

 

La Giunta Regionale, su proposta degli assessori Matteo Marnati e Marco Protopapa, ha approvato il 27 marzo la delibera “Disposizioni urgenti per favorire l’invio del siero di latte, tal quale o concentrato, agli impianti per la produzione di biogas”, con la quale si consente l’invio di siero di latte agli impianti di biogas.
Il provvedimento si è reso necessario dal momento che il comparto lattiero-caseario del Piemonte sta vivendo un momento di difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
In particolare si registrano le difficoltà dei caseifici nella gestione del siero di latte, che costituisce oltre l’80% in volume del latte caseificato, nella consegna alle imprese di trasformazione. Le criticità sono dovute alla logistica dei trasporti e al blocco di alcune frontiere interne all’Unione Europea e pertanto i caseifici sono ad oggi costretti a stoccare quantità crescenti di sottoprodotto che non possono più delocalizzare ai trasformatori, con il rischio di dover sospendere la propria attività e di conseguenza di dover sospendere anche il ritiro giornaliero del latte dagli allevatori conferenti.
Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale è una prima risposta alle difficoltà del comparto lattiero-caseario e all’urgenza del momento, in emergenza sanitaria da Covid-19 – precisa l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapaperché il latte è un alimento altamente deperibile, prodotto quotidianamente dagli allevamenti, e per limitare la sua produzione occorrono interventi graduali che richiedono un tempo di medio-lungo periodo. L’obiettivo è offrire un’opportunità in più al fine di limitare i danni ai caseifici e le possibile ricadute negative sul settore zootecnico”.

Siamo soddisfatti per la conferma anche per il 2020 degli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW e facenti parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola e di allevamento. Portiamo a casa un nostro grande risultato, che sottolinea l’importanza strategica delle bioenergie, un modello di sviluppo che mette al centro la sostenibilità, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. In Italia si contano quasi 2 mila impianti e più di 12 mila occupati”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in relazione alla conversione in legge del DL Milleproroghe, che ha concluso il suo iter nelle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera e che lunedì verrà approvato dall’aula (il governo ha posto la fiducia per accelerare i tempi di approvazione).
Il Milleproroghe ha anche confermato il ‘bonus verde’, come avevamo sollecitato – ha proseguito Giansanti – era importante dare continuità a uno strumento che comunque riteniamo potrà essere ulteriormente migliorato”.
E’ stata accolta anche la nostra richiesta di prorogare di un anno l’esenzione della certificazione antimafia – ha proseguito il presidente di Confagricolturabisogna attrezzarsi a dovere per un obbligo che interessa circa un milione di agricoltori beneficiari dei fondi europei”.
Grazie all’azione di Confagricoltura è stato prorogato il passaggio al nuovo sistema di denuncia contributiva mensile all’INPS per le giornate di lavoro svolte dagli operai agricoli (Uniemens agricolo). La proroga si è resa necessaria per le difficoltà procedurali connesse al nuovo sistema. Però in tre mesi non si risolvono problemi molto complessi”.

Siamo contenti e portiamo a casa un nostro grande risultato, che sottolinea l’importanza strategica delle bioenergie. Un modello di sviluppo che mette al centro la risorsa biologica, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. In Italia si contano quasi 2.000 impianti e più di 12.000 occupati”. Questo il commento di Confagricoltura all’emendamento approvato oggi in commissione Bilancio dal Senato, che conferma la continuità dello sviluppo degli impianti a biogas.
Con la nuova impostazione per gli incentivi, spiega Confagricoltura, sono stati superati alcuni problemi sulla provenienza delle biomasse e si è data una tempistica più in linea con le esigenze delle imprese. E’ urgente, però, emanare al più presto il decreto FER 2 per definire, in modo organico, lo sviluppo delle bioenergie.
Per gli impianti a biogas che si avviano alla conclusione del periodo di incentivazione della produzione elettrica e che non avranno la possibilità di riconvertire a biometano occorrerà dare una risposta chiara e puntuale e, attraverso regole nuove, contribuire all’equilibrato sviluppo delle rinnovabili. Per quelli entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2007, il cui periodo di incentivazione è in scadenza: “Ci aspettiamo – sottolinea Confagricolturache le procedure amministrative previste siano attuate concretamente e con rapidità, rispondendo alle esigenze delle imprese”.
E’ necessario, a parere di Confagricoltura, sostenere gli impianti che effettuano una riconversione parziale, per favorire una effettiva transizione dal biogas al biometano. Così come incoraggiare la transizione energetica verso la mobilità sostenibile, ed in particolare incentivando lo sviluppo del biometano anche per i trattori agricoli e forestali.

Dal 21 gennaio al 1 febbraio il tour del CIB farà tappa in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Toscana e Veneto per spiegare i benefici ambientali ed economici legati all’introduzione del Biogasfattobene® nelle aziende agricole.


Dal 21 gennaio al 1 febbraio il CIB – Consorzio Italiano Biogas organizza un ciclo di appuntamenti in sei regioni, per incontrare gli agricoltori sul territorio e illustrare le buone pratiche dell’integrazione del biogas in agricoltura, approfondendo i vantaggi ambientali ed economici nell’applicazione del modello agroeconomico, il Biogasfattobene®. Durante gli incontri verranno toccati i temi chiave per un’agricoltura orientata all’innovazione, all’adattamento ai cambiamenti climatici in atto e al sequestro di carbonio nel terreno: dalla conoscenza del suolo come risorsa per produzioni di qualità, alle buone pratiche agricole che consentono di produrre di più utilizzando meno acqua ed energia, al corretto utilizzo del digestato in sostituzione dei fertilizzanti chimici. Verranno esposte tutte le opportunità legate all’introduzione di un impianto di biogas in azienda, includendo i reinvestimenti, che hanno permesso a tanti imprenditori agricoli di generare nuove filiere di attività o considerevoli risparmi. Uno dei focus sarà inoltre l’aggiornamento normativo, comprendendo anche gli incentivi per nuovi impianti inferiori ai 300 kW.
La tappa piemontese sarà il prossimo 22 gennaio, presso l’Hotel Al Mulino di San Michele di Alessandria (Via Casale, 44), a partire dalle ore 09,30.
Il nostro intento è avviare un confronto con quegli imprenditori che si sentono pronti ad accettare una nuova sfida, come la produzione di biometano, o che intendono costruire un impianto di biogas come presidio ambientale per la corretta gestione dei reflui zootecnici, ma che siano anche interessati ad aumentare la fertilità del suolo, e al sequestro di maggiori quantità di anidride carbonica nel terreno”, dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB. Tutti gli incontri prevedono una prima sessione rivolta ad agronomi e imprenditori agricoli e nella seconda parte della giornata, la visita ad una azienda agricola socia CIB.

Ingresso libero, registrazione obbligatoria

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.consorziobiogas.it

In allegato le locandine che illustrano sia il programma nazionale che quello in Piemonte