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Dopo il primato nazionale ottenuto lo scorso anno dalla Regione Piemonte, per numero di Comuni più attenti ad ambiente e qualità della vita, torna anche per il 2025 il programma Spighe Verdi della FEE – Foundation for Environmental Education per guidare le amministrazioni nella scelta di strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che, riconoscendo alle imprese agricole un ruolo chiave, giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Invitiamo quindi i Comuni interessati a partecipare a contattarci entro il 23 maggio per fornire loro adeguato supporto”. Così Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura annuncia l’apertura della decima edizione del progetto “Spighe Verdi” che premia i Comuni rurali sulla base di una serie di indicatori condivisi con Confagricoltura in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

L’agricoltura ha un ruolo determinante nel programma, per il contributo che offre in termini di tutela del territorio, sviluppo sostenibile, diffusione di buone pratiche, difesa della biodiversità e produzione di alimenti di qualità.

Grande successo lo scorso anno per il Piemonte che è stata la regione italiana più premiata con ben 13 Spighe Verdi. A rappresentare l’Astigiano dal 2019 c’è sempre stata la città di Canelli. La cittadina spumantiera negli ultimi 5 anni si è sempre riconfermata tra i comuni più virtuosi d’Italia che si distinguono maggiormente per una gestione del territorio orientata verso la sostenibilità: dalla mobilità all’energia fino alla raccolta differenziata, passando per la qualità dell’offerta turistica, la cura dell’arredo urbano e ovviamente l’agricoltura e il corretto uso del suolo.

“‘Spighe Verdi’ è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in ottica occupazionale”, afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle. “Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole. Ci auguriamo che anche quest’anno la città di Canelli possa riconfermarsi e che altre realtà astigiane possano seguire questo esempio conseguendo questo ambito riconoscimento”.

I Comuni interessati possono autocandidarsi, entro il 23 maggio, accedendo al sito www.spigheverdi.net e inoltrando una comunicazione a Confagricoltura di Asti, al seguente indirizzo e-mail: ufficiostampa@confagriasti.com, che offre supporto ai Comuni durante tutto l’iter di candidatura.

Sabato 21 e domenica 22 settembre 2024 torna l’appuntamento con “Canelli Città del Vino”, la celebre kermesse giunta quest’anno alla 25° edizione. Cultura, turismo, musica e folklore: sono questi gli elementi fondamentali che caratterizzano da sempre la manifestazione che vede l’organizzazione di una serie di attività finalizzate alla promozione del territorio.
All’interno delle vie della cittadina spumantiera sarà infatti possibile degustare prodotti tipici locali, ma anche specialità provenienti da altre regioni italiane e straniere che aderiranno all’iniziativa.
Per ulteriori informazioni e per visualizzare il programma completo della manifestazione: https://www.canellieventi.it/eventi/canelli-citta-del-vino/

Si è svolta questa mattina a Roma, presso il Ministero della Cultura, la cerimonia di premiazione dell’edizione 2024 delle Spighe Verdi, il prestigioso riconoscimento che premia i comuni rurali più virtuosi in Italia. 75 località italiane potranno fregiarsi, in questa nona edizione, di questo ambito premio. Il Piemonte è la prima regione in Italia con ben 13 realtà.

L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione con Confagricoltura e gli altri partner istituzionali.

Grande soddisfazione nell’Astigiano per la città di Canelli che ha ottenuto anche quest’anno la Spiga Verde. La cittadina spumantiera si è quindi riconfermata tra i comuni più virtuosi d’Italia che si distinguono maggiormente per una gestione del territorio orientata verso la sostenibilità: dalla mobilità all’energia fino alla raccolta differenziata, passando per la qualità dell’offerta turistica, la cura dell’arredo urbano e ovviamente l’agricoltura e il corretto uso del suolo.

Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education (l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere) pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Spighe Verdi è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. – evidenzia Gabriele Baldi, presidente di Asti Agricoltura. “Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione: ancora una volta, il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti, confermando che i Comuni fanno del settore primario il loro punto di forza, mirando a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo”.

Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il CNR; i Carabinieri e Confagricoltura.

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.

Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole”, dichiara Mariagrazia Baravalle, direttore della Confagricoltura di Asti.

L’organizzazione agricola astigiana sottolinea come la sensibilità e l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici cresca di anno in anno. Ultimamente, viene incentivato anche il turismo esperienziale, per la tenuta socioeconomica di luoghi ricchi di storia e di tradizioni, anche quelli meno conosciuti, ma con grandi potenzialità.

Congratulazioni all’Amministrazione Comunale di Canelli e a tutta la città che è riuscita a riconfermarsi, mantenendo questo modello virtuoso che perdura ormai da parecchi anni”, affermano i vertici della Confagricoltura di Asti.

Le Spighe Verdi che sono state assegnate in Piemonte sono le seguenti: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.

 

Gli indicatori “Spighe Verdi” sono 67 e vanno a comporre le 16 macro-aree di seguito indicate:

 

  1. Notizie di carattere generale

 

  1. Partecipazione pubblica

 

  1. Educazione alla sostenibilità

 

  1. Assetto urbanistico

 

  1. Agricoltura

 

  1. Protezione della biodiversità

 

  1. Conservazione e valorizzazione del paesaggio

 

  1. Tutela del suolo

 

  1. Gestione del ciclo dei rifiuti

 

  1. Efficienza energetica

 

  1. Qualità dell’aria

 

  1. Qualità dell’acqua

 

  1. Qualità dell’ambiente sonoro

 

  1. Mobilità sostenibile

 

  1. Turismo

 

  1. Rischio
Nell’Astigiano si riconferma Canelli che ottiene il quinto riconoscimento consecutivo

Le Spighe Verdi 2023 per i Comuni rurali sono state annunciate martedì scorso in conferenza telematica con i sindaci vincitori. 72 località rurali potranno fregiarsi, in questa ottava edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2023, rispetto alle 63 dello scorso anno: 12 sono i nuovi ingressi, 3 i Comuni non confermati.
Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, la fondazione FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Spighe Verdi è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

Grande soddisfazione per Canelli che ha ottenuto nuovamente questo prestigioso riconoscimento, dopo i successi degli ultimi anni, a partire dal 2019 ad oggi.
La cittadina spumantiera si è quindi riconfermata tra i comuni più virtuosi d’Italia che si distinguono maggiormente per una gestione del territorio orientata verso la sostenibilità: dalla mobilità all’energia fino alla raccolta differenziata, passando per la qualità dell’offerta turistica, la cura dell’arredo urbano e ovviamente l’agricoltura e il corretto uso del suolo.
‘Spighe Verdi’ è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in ottica occupazionale”, afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle. “Un grande plauso alla città di Canelli che è riuscita a riconfermarsi, mantenendo queste caratteristiche virtuose all’interno del proprio territorio”.

L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali, tra i quali il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste; il Ministero per il Turismo; il CNR; i Carabinieri, oltre a Confagricoltura, partner di FEE.
Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.
Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma Spighe Verdi, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione con Confagricoltura e gli altri partner istituzionali.
Anche quest’anno cresce il numero di Comuni che hanno ottenuto le Spighe Verdi con 12 nuovi ingressi – dichiara Claudio Mazza, presidente della FEE Italia – Spighe Verdi non premia un modello astratto di gestione territoriale, ma certifica azioni mirate e concrete, scelte quotidiane di amministrazioni, imprese e cittadini che concorrono a una gestione virtuosa accertata e condivisa. Con Spighe Verdi si certificano quei Comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura – cui sono fortemente vocati – alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio“.
La FEE è da oltre 30 anni accanto ai Comuni che intendono iniziare questo percorso, da sempre attraverso il Programma Bandiera Blu, e da otto anni attraverso Spighe Verdi. Ottenere la certificazione Spighe Verdi vuol dire aver compreso che non si può prescindere da virtuose e nuove politiche territoriali e che anzi, solo attraverso di esse, è raggiungibile un nuovo sistema economico, culturale e sociale realmente sostenibile e vincente”.

Riconoscere alle aree rurali, con le loro imprese, il ruolo centrale nella gestione dei territori e per la conservazione della natura e del paesaggio è doveroso e giusto – afferma Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura con Spighe Verdi viene messo in evidenza il valore del lavoro degli agricoltori, sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie anche all’innovazione e alle tecnologie in campo. Il programma della FEE ‘Spighe Verdi’, di cui Confagricoltura è dal suo esordio parte attiva e integrante, ha avuto il merito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul concetto stesso di sostenibilità, che implica un impegno costante su vari fronti da parte delle amministrazioni, delle attività produttive e della cittadinanza. Un’agricoltura dinamica, moderna, al passo con i tempi, fa crescere i territori anche dal punto di vista turistico, culturale ed enogastronomico. E i Comuni virtuosi delle Spighe Verdi 2023 ne sono un ottimo esempio”.

Le Spighe Verdi 2023 sono state assegnate in 14 Regioni. Il Piemonte ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 12 Spighe Verdi: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.

 

Gli indicatori “Spighe Verdi” sono 67 e vanno a comporre le 16 macro-aree di seguito indicate:

A. Notizie di carattere generale
B. Partecipazione pubblica
C. Educazione alla sostenibilità
D. Assetto urbanistico
E. Agricoltura
F. Protezione della biodiversità
G. Conservazione e valorizzazione del paesaggio
H. Tutela del suolo
I. Gestione del ciclo dei rifiuti
J. Efficienza energetica
K. Qualità dell’aria
L. Qualità dell’acqua
M. Qualità dell’ambiente sonoro
N. Mobilità sostenibile
O. Turismo
P. Rischio

 

È stato pubblicato venerdì 30 giugno nella Gazzetta dell’Unione Europea il regolamento della Commissione Europea (2023/1327) che riconosce tra le denominazioni di origine protetta “Canelli”, culla del Moscato d’Asti che si laurea quindi ufficialmente “Docg”. Il riconoscimento interessa le uve da vigneti composti esclusivamente dal vitigno Moscato bianco provenienti da 17 comuni attorno alla sottozona Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato.
Per il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Flavio Giacomo Scagliola: “È un riconoscimento particolarmente significativo per Canelli, uno dei luoghi bandiera della viticoltura di qualità piemontese e in particolare del Moscato d’Asti Docg. Si tratta di un tassello fondamentale per la crescita socio-economica di un territorio sempre più vocato all’enoturismo. Ora l’iter prevede l’assegnazione dell’organismo di tutela, che vedrà quindi a breve il Consorzio dell’Asti tutelare, oltre l’Asti Spumante ed il Moscato d’Asti, anche il Canelli”.
Area dal potenziale ancora inespresso, la riconosciuta Docg conta oggi su una produzione di quasi un milione di bottiglie. Proprio a Canelli è nato nel 1865 con Carlo Gancia lo spumante metodo classico, antesignano dell’Asti spumante legato al 100% con le uve di Moscato. Aromatico, dolce, con una leggera sovrapressione e una bassa gradazione, il Canelli Docg sarà immesso sul mercato nella tipologia Riserva non prima di 30 mesi di invecchiamento e affinamento.

Per ulteriori informazioni: www.astidocg.it