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Dal 1° luglio 2019 entrerà a pieno regime l’invio della fattura elettronica. Terminato il periodo transitorio al 30 giugno per l’anno d’imposta 2019, i titolari di partita Iva saranno obbligati a inviare entro il 10 del mese successivo le fatture elettroniche emesse. Tale termine vale anche per chi emette scontrini e ha un volume d’affari superiore a 400.000 euro all’anno.
Lo scorso 17 giugno l’Agenzia delle Entrate ha fornito dei chiarimenti con la circolare 14E. Allo scopo viene chiarito che a partire dal 1 luglio 2019 le fatture elettroniche immediate possono essere emesse entro 10 giorni e non più entro le 24 ore del giorno di effettuazione dell’operazione. Tra le altre cose, va indicata la data di effettuazione dell’operazione o la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo oggetto della fattura.

La circolare 14 E dell’Agenzia delle Entrate

Tuttavia, la regola generale sull’obbligo di documentare le operazioni tramite fatturazione elettronica via SdI (Sistema di Interscambio) presenta diverse eccezioni, tanto di ordine oggettivo, quanto soggettivo. In particolare, si specifica che i soggetti identificati in Italia che rientrano nel “regime di vantaggio”, in quello “forfettario” o che si avvalgono della Legge n. 398/1991, pur se non tenuti possono comunque emettere fatture elettroniche via Sdi.

Eccezioni alla fattura elettronica

Hanno invece il divieto di fatturare elettronicamente via Sdi, per l’anno 2019, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, indipendentemente dall’opposizione manifestata dall’interessato, ai quali il legislatore ha equiparato coloro che erogano prestazioni sanitarie i cui dati non devono essere inviati al Sistema TS, se effettuate nei confronti delle persone fisiche. Pertanto, è previsto il divieto di invio tramite Sdi per tutte quelle fatture contenenti prestazioni:

– sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche;
miste (sia spese sanitarie, sia voci di spesa non sanitarie), le quali andranno poi trasmesse al Sistema TS con la tipologia “altre spese” se non distinguibili tra loro, ovvero comunicate separatamente in caso contrario;
– non sanitarie quando includono elementi da cui sia possibile desumere informazioni relative allo stato di salute del paziente.

Sanzioni

Fino al 30 giugno 2019, le sanzioni non trovano applicazione qualora la fattura elettronica sia regolarmente emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica dell’IVA relativa all’operazione documentata. Mentre sono ridotte al 20 per cento, se la fattura elettronica è emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione IVA del periodo successivo.

Ha riscosso un grande successo e una nutrita partecipazione di pubblico il convegno dal titolo“Fatturazione elettronica, dubbi e problemi. Possibili soluzioni informatiche e per la connettività veloce”, organizzato da Confagricoltura Asti – in collaborazione con il Consorzio Turistico Sistema Monferrato e con il contributo dello Studio Associato Beta e della Wolters Kluwer – che ha avuto luogo questa mattina presso l’aula magna del Polo Universitario ASTISS. Un’occasione utile per fare il punto della situazione in merito all’imminente entrata in vigore della fatturazione elettronica, prevista per il 1° gennaio 2019. Un metodo di controllo più efficace da parte dello Stato, ma allo stesso tempo uno “spauracchio” per molte aziende che si trovano a dover affrontare un sistema completamente nuovo che richiede un’adeguata preparazione e strumenti informatici idonei. Se ne è parlato questa mattina con esperti del settore fiscale e consulenti informatici, che hanno illustrato i passaggi per adempiere a questa nuova normativa, suggerendo anche possibili soluzioni. Dopo i saluti iniziali da parte degli organizzatori, uniti a quelli di Andrea Cerrato, presidente del Consorzio Turistico Sistema Monferrato, di cui Confagricoltura Asti è official partner, l’incontro è entrato subito nel vivo. “Si tratta sicuramente di una vera e propria rivoluzione (peraltro imposta dall’Unione Europea, ndr) – ha affermato Roberto Bocchino, responsabile area fiscale diConfagricoltura Asti – che avrà pesanti ripercussioni anche sulle modalità di gestione amministrativa e contabile delle aziende agricole spesso ubicate in zone non raggiunte da un adeguata copertura Internet”. “In Italia – ha continuato Bocchino – siamo partiti in anticipo in quanto stiamo operando in forza ad una determinata deroga concessa dall’Unione Europea per il periodo che va dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, con la possibilità di proroga in base a quelli che potrebbero essere i risultati in termini di lotta all’evasione fiscale”. “All’interno di questa normativa non viene modificata la disciplina IVA contenuta nel DPR 633/1972 – ha esordito Marco Bonino, dottore commercialista nonché responsabile dello Studio Beta – sia per individuare i soggetti obbligati all’emissione della fattura sia per i diversi adempimenti da assolvere. È necessario però effettuare accorgimenti ed adeguamenti per inquadrare le diverse fasi”. L’incontro è proseguito con la relazione di Giusy Orlando dell’azienda Wolters Kluwer, che ha illustrato il software per adempiere agli obblighi relativi alla fatturazione elettronica e del responsabile della ditta Caiulo di Asti che ha esposto tutte le soluzioni tecnologiche utili a sopperire alla carente copertura dei servizi internet (wi-fi, fibra e altro) in molte aree della nostra provincia. Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Ezio Veggia, commissario straordinario di Confagricoltura Asti, che ha ribadito che il supporto alle aziende da parte dell’associazione datoriale astigiana sarà massimo per garantire non soltanto assistenza ma anche per trovare le soluzioni più idonee per ogni singolo imprenditore.

E’ possibile visualizzare e scaricare le slides del convegno cliccando sui link sottostanti:

Evento Confagricoltura Asti

Fatturazione elettronica 2018

 

Alcune immagini del convegno sulla fatturazione elettronica

Nonostante le numerose richieste di rinvio, l’imminente entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica continua a ricevere conferme. L’ultima proviene dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri della scorsa settimana, secondo cui “si mantiene l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal 1 gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici”. E proprio su questi due aspetti (normativo e informatico) è incentrato l’incontro “Fatturazione elettronica, dubbi e problemi. Possibili soluzioni informatiche e per la connettività veloce”, organizzato da Confagricoltura Asti – in collaborazione con il Consorzio Turistico Sistema Monferrato e con il contributo dello Studio Associato Beta e della Wolters Kluwer – che avrà luogo ad Asti martedì 30 ottobre alle ore 9.30, presso l’Aula magna del Polo Universitario ASTISS di Piazza De Andrè. Una ulteriore occasione di confronto e di chiarimento, questa, (dopo quella che ha avuto luogo – sempre organizzata da Confagricoltura – nel luglio scorso a Isola d’Asti) che, grazie all’intervento di esperti del settore fiscale e di consulenti informatici, cercherà non soltanto di illustrare i passaggi per adempiere a questa nuova normativa ma anche suggerire possibili soluzioni.
Un obbligo, questo, che sta suscitando perplessità soprattutto nel comparto agricolo: all’interno del settore primario, infatti, il tessuto non è più giovanissimo e parecchie sono le difficoltà legate al ricambio generazionale e all’adeguamento alle nuove tecnologie. A ciò fanno da cassa di risonanza problemi di tipo puramente tecnico, dovuti ad esempio ad una carente copertura dei servizi internet (wi-fi, fibra e altro) in molte aree della nostra provincia.
Da alcuni mesi Confagricoltura Asti si sta impegnando per cercare le migliori soluzioni a supporto di tutti gli associati – afferma Roberto Bocchino, responsabile area fiscale di Confagricoltura Astie l’incontro di martedì è finalizzato a fornire alle aziende e agli imprenditori le informazioni utili per permettere loro, evitando un ulteriore aggravio di burocrazia, di comprendere che cosa li aspetta e di scegliere la soluzione a loro più consona avendo tutte le informazioni a disposizione. Naturalmente anche quando la norma entrerà in vigore continueremo a fornire loro tutta l’assistenza e gli strumenti necessari per adempiere senza troppi “traumi” a un obbligo che sicuramente rappresenta un cambiamento importante per il settore primario”.