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Al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, è previsto nel D.L. cd. “Anticipi” per la misura Beni strumentali “Nuova Sabatini” uno stanziamento pari a 50 milioni di euro per l’anno 2023. In sede di conversione in legge del suddetto Decreto sono state, altresì, introdotte nuove disposizioni che regoleranno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, il rilascio delle garanzie da parte del Fondo PMI, a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari.
La concessione di strumenti finanziari quali contributi in “conto impianti” e le garanzie pubbliche consentono sostanzialmente alle micro, piccole e medie imprese di beneficiare, soprattutto nell’attuale quadro congiunturale, di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento erogata e/o garantita.
Il rifinanziamento della misura agevolativa “Nuova Sabatini” e le nuove regole del Fondo PMI, che in buona parte confermano soglie importanti per il rilascio delle garanzie alle imprese a fronte di finanziamenti bancari, dimostrano l’impegno di Confagricoltura per risollevare il comparto dall’attuale congiuntura economica – finanziaria e, dunque, sostenere gli investimenti.
Restando sul tema della “Nuova Sabatini”, la precedente proroga di sei mesi, sempre sollecitata da Confagricoltura, utile ad allungare il periodo di realizzazione degli investimenti, da 12 a 18 mesi, riguardava i contratti stipulati fino al 30 giugno 2023. Grazie al nuovo intervento normativo, dunque, anche le imprese che stipuleranno il contratto di finanziamento entro il 31 dicembre 2023 potranno beneficiare di un periodo più ampio, fino a 18 mesi, per ultimare gli investimenti agevolati. Tale proroga, voluta fortemente da Confagricoltura, risulta essere molto importante soprattutto in periodi come questi nei quali i fornitori hanno difficoltà a reperire materie prime.
In sede di conversione in legge del cosiddetto Decreto Anticipi è stata introdotta la riforma del Fondo di garanzia per le PMI che si applicherà dal 1 gennaio fino al 31 dicembre 2024 (ex art. 15-bis del D.L. 145/2023. Convertito in L. 191/2023).
Con le nuove disposizioni, rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, si conferma solo l’importo massimo garantito dal Fondo per ogni singola impresa, che è pari a 5 milioni di euro, mentre le nuove regole prevedono modifiche alle percentuali di copertura, l’esclusione delle imprese più rischiose e l’ammissione degli enti del terzo settore.

Il Mimit, ovvero il Ministero delle imprese e del Made in Italy, ha recentemente pubblicato le disposizioni per la concessione dei contributi da parte della “Nuova Sabatini”, la misura che sostiene l’accesso al credito per investimenti in beni strumentali, quali macchinari, attrezzature e impianti. Con una circolare ministeriale di luglio è stata infatti rivista la disciplina per le agevolazioni a favore delle imprese nei settori dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. In particolare, vengono recepite le novità introdotte dalla Commissione europea in relazione ai regolamenti Aber (aiuti all’agricoltura) e Fiber (pesca).
È stato inoltre aggiornato l’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo, necessarie per accedere ai sostegni maggiorati previsti per gli investimenti “green”.
Rammentiamo che per tali interventi, compresi quelli 4.0, l’agevolazione è concessa alle micro e piccole – medie imprese nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento (2,75% per gli altri investimenti).

E’ stato pubblicato il decreto interministeriale 22 aprile 2022, che apporta alcune modifiche alla “Nuova Sabatini” introducendo il sostegno di investimenti in beni strumentali, in beni e attrezzature innovative 4.0 e/o a basso impatto ambientale (green) nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Le attrezzature e i macchinari finanziati devono essere nuovi e possono acquistati solo dopo la presentazione della domanda.
Il contributo previsto è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento della durata di 5 anni a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per i normali beni strumentali e al 3,575% per gli investimenti 4.0 e green.
L’ammontare complessivo dei finanziamenti bancari o dei leasing finanziari deve essere compreso tra 20 mila e 4 milioni di euro, anche se frazionati in più iniziative.
Le imprese interessate devono trasmettere al soggetto finanziatore, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo, con le modalità, i termini definiti dal Mise. L’ufficio tecnico di Asti Agricoltura è a disposizione per assistere le imprese interessate.

Il Decreto-legge 30 giugno 2021 n. 99, recante: “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, cosiddetto decreto “Lavoro e imprese”, prevede il rifinanziamento della cosiddetta “Nuova Sabatini” per un importo pari a 300 milioni di euro per il 2021, finalizzato al sostegno di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali. A questo stanziamento si aggiungono ulteriori 300 milioni ai sensi del disegno di legge di assestamento di bilancio per l’anno 2021 approvato nella medesima seduta del Consiglio dei Ministri.
Inoltre, per promuovere l’utilizzo della moneta elettronica in funzione di contrasto dell’evasione fiscale, viene fortemente incentivato l’impiego di POS collegati a registratori di cassa. In tale direzione sono previsti crediti d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’uso di tali dispositivi e, per chi se ne avvale, per l’azzeramento delle commissioni da pagare per le transazioni.
Si dispone, inoltre, la sospensione del programma cashback e supercashback nel secondo semestre del 2021 e le risorse che si rendono conseguentemente disponibili sono destinate a finanziare interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.
Il provvedimento rinvia al 31 agosto i termini di notifica delle cartelle esattoriali e degli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e differisce al 31 luglio prossimo il termine entro il quale i Comuni devono approvare le tariffe e i regolamenti della Tari.
Inoltre, sono stanziate significative risorse, superiori al miliardo di euro, volte ad attenuare l’aumento delle tariffe elettriche determinato da ARERA in conseguenza dell’incremento dei prezzi delle materie prime per il trimestre luglio-settembre 2021.
Il decreto introduce importati novità in materia di lavoro, prevedendo la proroga fino al 31 ottobre del divieto di licenziamento nel settore della moda e del tessile allargato (codici ATECO 13, 14, 15). Per i settori nei quali è superato – a partire dal primo luglio – il divieto di licenziamento, il decreto stabilisce inoltre che le imprese che non possano più fruire della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria possano farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgano, con conseguente divieto di licenziare.
Nell’Avviso Comune sottoscritto a Palazzo Chigi, le parti sociali si sono al riguardo impegnate a raccomandare alle imprese di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali che la legge e il decreto-legge oggi approvato prevedono in alternativa ai licenziamenti.
Il testo prevede l’istituzione di un Fondo per il finanziamento delle attività di formazione dei lavoratori in Cassa integrazione guadagni (CIG) e Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI).

Confagricoltura esprime grande soddisfazione per il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” appena approvato. Un risultato che conferma l’impegno dell’Organizzazione, che nei mesi scorsi aveva esortato il Governo a rifinanziare la misura in seguito allo stop nel DL sostegni bis, facendosi interprete delle necessità urgenti da parte delle imprese agricole in un momento cruciale per l’economia nazionale. Confagricoltura ha seguito tutte le fasi, partecipando attivamente alla predisposizione dell’emendamento e ad una forte attività di lobby per la tutela degli interessi degli agricoltori.
È importante – sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansantiche, in questa fase di ripresa per il Paese, il Governo non interrompa la possibilità per le nostre aziende di usufruire di uno strumento importante finalizzato a migliorare l’accesso al credito delle PMI”.
La centralità della ‘Nuova Sabatini”– prosegue Giansanti – ha caratterizzato anche il periodo della pandemia, durante il quale il numero delle richieste è aumentato rispetto agli anni precedenti. Il rifinanziamento della misura assicurerà quindi continuità agli investimenti produttivi, favorendo la giusta spinta innovativa per accrescere la competitività delle nostre imprese”.
I recenti interventi legislativi, inoltre, hanno semplificato le modalità di fruizione del credito consentito erogato alla “Nuova Sabatini”, incentivando le aziende ad accedere alla misura e favorendo così la ripresa del settore.