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Aumentare le risorse per fare fronte ai danni delle gelate di aprile, rifinanziare la Nuova Sabatini, reintrodurre la cessione del credito d’imposta 4.0, prorogare la speciale forma di contratto per l’assunzione in agricoltura di percettori di altri sussidi, riconoscendo loro la possibilità di cumulare la retribuzione con le indennità percepite.
Sono le principali richieste avanzate da Agrinsieme – il coordinamento di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – nel corso dell’audizione di ieri pomeriggio sul decreto Sostegni bis alla Commissione Bilancio della Camera.
In particolare, l’aumento delle risorse del Fondo di solidarietà nazionale di 105 milioni appare decisamente sottostimato rispetto all’ingente entità dei danni alle imprese, che sfiora il miliardo di euro, concentrato soprattutto nei comparti viticolo e ortofrutticolo.
Il Coordinamento ha espresso invece grande apprezzamento per lo sforzo del Governo sugli interventi di sostegno alla liquidità delle aziende, in particolare la proroga al 31 dicembre 2021 delle misure temporanee di cui al decreto liquidità, l’estensione a 10 anni della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica, l’assegnazione all’ISMEA di 80 milioni di euro per il 2021 per la concessione a titolo gratuito della garanzia agli imprenditori agricoli e della pesca, la proroga al 31 dicembre per la sola quota capitale, delle moratorie per le piccole e medie imprese. Misure che, secondo Agrinsieme, consentiranno alle aziende fornitrici della filiera della ristorazione di accompagnare la lenta ripresa del comparto ho.re.ca., compensando almeno in parte le dilazioni di pagamento della materia prima. In questo senso apparirebbe altrettanto opportuno – ad avviso del Coordinamento – il rifinanziamento della cambiale agraria, strumento che si è dimostrato particolarmente efficace nel sostegno alla liquidità delle imprese agricole.
In materia di occupazione e previdenza, sono giudicate positive le novità riguardanti il lavoro nelle attività agrituristiche, che viene considerato agricolo a tutti gli effetti anche con riferimento alla valutazione del rapporto di connessione con l’attività agricola principale. Agrinsieme sottolinea però la necessità di un ripensamento sulla disposizione che potrebbe annullare l’armonizzazione nazionale dei criteri guida in materia di lavoro.
Agrinsieme ha infine espresso apprezzamento per gli interventi a favore del comparto zootecnico con l’aumento delle compensazioni Iva per le cessioni di bovini e suini; l’esonero contributivo per i settori più colpiti dalla pandemia, come il vitivinicolo e l’agriturismo; l’istituzione di un Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero; il rafforzamento dello strumento delle garanzie Ismea a favore degli imprenditori agricoli e della pesca. Misure che, di pari passo con le graduali riaperture, offriranno un’occasione di rilancio per le imprese agricole che le sapranno cogliere, opportunamente accompagnate.

E’ importante che in questa fase di ripresa per il Paese il Governo non interrompa la possibilità, per le imprese agricole, di usufruire della cosiddetta “Nuova Sabatini”, per la quale si chiede il rifinanziamento nei prossimi provvedimenti legislativi.
Confagricoltura si fa interprete della preoccupazione delle aziende agricole e lancia l’appello all’Esecutivo in seguito allo stop del rifinanziamento della misura nel Dl Sostegni Bis.
La “Nuova Sabatini” – ricorda la Confederazione – è uno strumento finalizzato a migliorare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese utilizzato per l’acquisto, o per l’acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo“.
I recenti interventi legislativi, inoltre, hanno semplificato le modalità di fruizione del credito consentito erogato alla “Nuova Sabatini”, incentivando le aziende ad accedere alla misura.
La centralità della “Nuova Sabatini” ha caratterizzato anche il periodo della pandemia, durante il quale il numero delle richieste è aumentato rispetto agli anni precedenti. “Il mancato ricorso alla misura – evidenzia Confagricolturaimpatterebbe pertanto in termini negativi sul tessuto produttivo italiano, che necessita di disporre pienamente di tutti gli strumenti a disposizione per fare impresa“.
La Confederazione invita pertanto il Governo a rifinanziare la misura necessaria per mantenere la giusta spinta innovativa e aumentare la competitività delle imprese agricole italiane.

 

La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto alcune modifiche alla Nuova Sabatini, prevedendo che l’erogazione del contributo avvenga in un’unica una soluzione. L’articolo 1, comma 95, della Legge n. 178/2020, ha stabilito che l’erogazione del contributo di cui all’art. 2 della Legge 98/2013 venga effettuata dal Ministero in un’unica soluzione per tutte le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a partire dal 1° gennaio 2021, fermo restando il rispetto dei limiti dell’effettiva disponibilità di cassa. È confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione anche per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere: dal 1° maggio 2019 fino al 16 luglio 2020, qualora presentino un finanziamento deliberato di importo inferiore a 100.000 euro;
dal 17 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2020, qualora presentino un finanziamento deliberato di importo inferiore a 200.000 euro.
La Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico 434/2021 ha modificato agli incentivi della Nuova Sabatini: tra le modifiche si prevede che, nel caso di domande trasmesse dalle PMI alle banche/intermediari finanziari in data antecedente al 1° gennaio 2021 che non presentano i requisiti per l’erogazione unica, il beneficiario dovrà compilare, in via esclusivamente telematica, una richiesta unica di erogazione del contributo, in modo da attivare le verifiche amministrative propedeutiche al pagamento del contributo.

La legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020), all’articolo 1, commi da 185 a 197, ha introdotto un credito d’imposta per gli investimenti in nuovi beni strumentali. Tale credito di imposta è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, ad eccezione delle imprese sottoposte a procedure concorsuali. Il credito di imposta in questione, in considerazione del fatto che è riconosciuto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato (incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti) non costituisce un aiuto di Stato. Per tale ragione, non trovano applicazioni le specifiche disposizioni, in materia di cumulo, previste dalla normativa di riferimento della misura Nuova Sabatini, fermo restando quanto previsto, in materia di cumulo, dalla normativa specifica del predetto credito di imposta e, in particolare, dal comma 192 di cui alla legge sopra citata, laddove è stabilito che “Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto”. Il Ministero precisa, ancora, che poiché per la “Nuova Sabatini” le percentuali agevolative sono “basse” rispetto al costo sostenuto per l’acquisto del bene strumentale, nell’applicazione del cumulo in questione non si supererebbe il costo sostenuto per l’acquisto del bene.

Credito: cumulabilità delle agevolazioni “Nuova Sabatini” con altre agevolazioni pubbliche

Confagricoltura si è attivata col Ministero dello Sviluppo Economico per ottenere chiarimenti in merito alla cumulabilità delle agevolazioni previste dalla “Nuova Sabatini” con altre agevolazioni pubbliche. Il Ministero ha chiarito che le agevolazioni concesse alle imprese agricole non possono essere cumulate con aiuti de minimis ai sensi del regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, mentre possono essere cumulate con altri aiuti di Stato ai sensi degli articoli 107 e 108 del trattato, con i contributi finanziari forniti dagli Stati membri, inclusi quelli di cui al regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e con i contributi finanziari comunitari in relazione agli stessi costi ammissibili, a condizione che tale cumulo non comporti il superamento delle intensità massime fissate dal regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione.
Le agevolazioni concesse alle PMI che operano nel settore della pesca e acquacoltura possono essere cumulate con altri aiuti esentati in virtù del regolamento (UE) n. 1388/2014 della Commissione o con gli aiuti de minimis che soddisfino le condizioni di cui al regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione, ovvero con altri finanziamenti comunitari relativi agli stessi costi ammissibili, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili in base al predetto regolamento (UE) n. 1388/2014 della Commissione. In ogni caso resta inteso che, qualora l’agevolazione “Nuova Sabatini” concedibile, sommata agli eventuali altri aiuti concessi sui medesimi investimenti, superi l’intensità massima prevista dai regolamenti applicabili per settore, il Ministero provvede a ricalcolare il contributo nei limiti delle intensità massime previste dagli stessi regolamenti di riferimento. Inoltre, si precisa che le agevolazioni “Nuova Sabatini” possono coesistere, sulle medesime spese ammissibili, con le norme che prevedono benefici di carattere fiscale (per esempio Super e Iper-Ammortamento) applicabili alla generalità delle imprese. Tali benefici, non essendo inquadrabili come aiuti di Stato, non concorrono a formare cumulo.

La misura “Nuova Sabatini” e la “Garanzia a prima richiesta” Ismea facilitano gli investimenti e l’accesso al credito delle imprese agricole, che avvertono la necessità di attrezzarsi e rinnovarsi, per fronteggiare le nuove sfide dei mercati e della competitività”. Lo ha dichiarato il direttore generale di Confagricoltura Franco Postorino che ieri a Roma, presenti i direttori e alcuni funzionari delle Unioni Agricoltori del Piemonte, ha introdotti i lavori del seminario con gli esperti del Ministero dello Sviluppo Economico e di Ismea.
La “Nuova Sabatini” è l’agevolazione messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico, con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito alle micro, piccole e medie imprese agricole. La “Garanzia a prima richiesta” Ismea sui finanziamenti è concedibile a micro, piccole e medie imprese – così come definite dalla normativa comunitaria – che rientrino nella definizione di imprenditore agricolo. Per informazioni e per la presentazione delle domande di contributo ci si può rivolgere alle Unioni Agricoltori.

 

Il seminario, introdotto dal direttore generale di Confagricoltura Franco Postorino sulla “Nuova Sabatini” e la “Garanzia a prima richiesta”

(foto: Confagricoltura)