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Ha avuto luogo la scorsa settimana un incontro in videoconferenza con il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e gli assessori all’Ambiente Matteo Marnati e all’Agricoltura Marco Protopapa, incentrato sui provvedimenti per la qualità dell’aria e, più in generale sulle nuove iniziative in campo ambientale che vedono coinvolto il comparto agricolo.
Il vicepresidente Carosso ha richiamato una serie di progetti e iniziative che potrebbero trovare sostegno sia con i finanziamenti del Recovery Found, sia con quelli che il Ministero intende stanziare per gli interventi specifici sulla qualità dell’aria, soffermandosi in particolare sull’intenzione della Regione di promuovere il comparto della produzione di biometano, favorendo l’aggregazione di imprese per la creazione di impianti di medio-grandi dimensioni.
Marnati e Protopapa, riferendosi alle specifiche materie dei loro assessorati, hanno proposto la creazione di tavoli tecnici per esaminare le diverse problematiche e trovare soluzioni adeguate per l’ambiente e gli agricoltori, finanziate anche attraverso i fondi in arrivo da Unione Europea e Ministero.
Per Confagricoltura Piemonte sono intervenuti il presidente Enrico Allasia e il direttore Ercole Zuccaro. Allasia ha espresso la sua soddisfazione per l’attenzione che verrà riservata al comparto agricolo e si è detto disponibile ad un’attiva collaborazione. Ha richiamato inoltre i problemi che la DGR 9-2916 del 26 febbraio 2021, contenente le misure straordinarie per la qualità dell’aria, ha causato, e rischia di causare ancora di più nel prossimo autunno, alle aziende agricole per le notevoli limitazioni all’utilizzo dei reflui zootecnici, e in generale dei concimi azotati, auspicando una revisione tecnica del provvedimento che consenta di trovare soluzioni adeguate per la riduzione dell’inquinamento, salvaguardando l’operatività delle imprese agricole.
Il direttore Zuccaro, oltre a confermare la disponibilità di Confagricoltura alla partecipazione ad uno o più tavoli tecnici in materia ambientale, ha richiamato l’interesse crescente che il settore agricolo sta manifestando per gli impianti fotovoltaici a terra, soggetti ora a limitazioni piuttosto rigide che potrebbero essere riesaminate anche alla luce dell’evoluzione della tecnica, creando così una nuova opportunità di reddito per le aziende senza danni per l’ambiente.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti è intervenuto alla presentazione di “Italy Next Generation”, la coalizione di alcuni dei principali player del mondo aziendale, associativo e accademico, che ha dialogato con il viceministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, sulle strategie per investire le risorse del Recovery Fund.
Il presidente di Confagricoltura ha ricordato che il contributo dell’agroalimentare all’economia è fondamentale: con 540 miliardi di euro è la prima voce del Pil nazionale. “Produciamo il 75% di quello che mangiamo – ha ricordato Giansanti – per raggiungere il 100% abbiamo bisogno di interventi importanti, diventati fondamentali con la pandemia”.
Le priorità indicate da Giansanti ricalcano le direttrici del Manifesto della coalizione e sono state declinate in chiave agricola: digitale, perché il settore primario oggi richiede connessione, banda larga, 5G, “pertanto è necessario recuperare la mappatura di tutto il territorio nazionale“.
Altrettanto indispensabile – ha evidenziato il presidente di Confagricolturaè la creazione di un Big Data agricolo per favorire maggiore competitività delle imprese sui mercati globali, con un’attenzione forte alla sostenibilità ambientale e alla salute. Sempre più urgente – ha affermato Giansanti – sono le infrastrutture materiali e immateriali, la logistica avanzata, l’efficientamento energetico e gli investimenti sul capitale umano, compresa anche una comunicazione capace di raggiungere le nuovissime generazioni, che pongono la sostenibilità ambientale ai primi posti delle loro priorità”.

 

In merito all’utilizzo del “Recovery fund”, riportiamo una lettera scritta dal presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia e inviata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, all’assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano e all’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa.

Il Recovery Fund, strumento elaborato dall’Unione europea per sostenere e rilanciare le economie degli Stati membri in crisi a seguito dell’emergenza Covid19, costituisce un’occasione formidabile non solo per contribuire in modo sostanziale a riparare, nell’arco di un triennio, i danni economici causati dalla pandemia, ma anche per gettare le basi future di una strategia di crescita più moderna e sostenibile per il Paese.
Sebbene non sia ancora possibile conoscere con precisione quante risorse verranno assegnate al Piemonte, né con quali modalità dovranno essere gestite e su quali progetti prioritari occorrerà concentrarsi, desideriamo fin d’ora esprimere il nostro interesse a essere partecipi, nei modi che verranno ritenuti più opportuni, ai tavoli di discussione e concertazione che nei prossimi mesi saranno dedicati a questa importante tematica. Con lo spirito di collaborazione costruttiva che da sempre caratterizza i nostri rapporti con le Istituzioni, manifestiamo la più ampia disponibilità a offrire il nostro contributo nella costruzione di interventi mirati prioritariamente alla competitività del settore agricolo e del sistema Piemonte in generale, declinati secondo i principi dell’innovazione, della formazione, della messa in sicurezza del territorio, della sostenibilità ambientale e della semplificazione“.

L’approvazione definitiva del bilancio pluriennale dell’Unione e del ‘Next Generation EU’ sblocca una preoccupante fase di stallo e consente di fare chiarezza sulle prospettive dell’agricoltura europea”. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, commenta le decisioni assunte ieri dal Consiglio Europeo, a seguito del ritiro del veto posto da Polonia e Ungheria. “Ora dobbiamo concentrarci sulla ripresa economica e sul migliore utilizzo delle risorse senza precedenti che saranno messe a disposizione dall’Unione europea. L’agricoltura e il sistema agroalimentare possono dare un significativo contributo alla crescita sostenibile del PIL e dell’occupazione – sottolinea – grazie alle decisioni del Consiglio UE, viene anche definita la dotazione del bilancio agricolo per il periodo 2021-2027”.
Lo stanziamento complessivo ammonta a 258 miliardi di euro per i pagamenti diretti della PAC e per le misure di gestione dei mercati. Lo stanziamento per i programmi di sviluppo rurale si attesta a 77 miliardi.
Le iniziative per lo sviluppo rurale – aggiunge Giansanti – potranno anche contare nel prossimo biennio di risorse supplementari di 7,5 miliardi, come stabilito nel Next Generation EU. Le somme aggiuntive attribuite all’Italia sono nell’ordine di 900 milioni”.
Il via libera al bilancio pluriennale della Ue sblocca anche il varo del regolamento che proroga la normativa vigente sulla PAC fino al 31 dicembre 2022.
Fatta chiarezza sulle risorse finanziarie e sul quadro legale, va ora definita una riforma della PAC in grado di salvaguardare la competitività e l’efficienza delle imprese chiamate a rafforzare i processi per una maggiore sostenibilità ambientale e tutela delle risorse naturali”.
La pandemia – conclude il presidente di Confagricolturaha dimostrato che la sovranità alimentare è un fattore strategico che impone una solida tutela a livello europeo. Il nostro auspicio è di raggiungere quanto prima l’autosufficienza alimentare in Italia”.

“Gli agricoltori vanno messi nella migliore condizione possibile per svolgere la loro missione principale: garantire la sovranità alimentare dell’Unione Europea in un quadro di crescente sostenibilità ambientale e valorizzazione delle aree interne”.
E’ il messaggio lanciato dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, nel corso della riunione odierna in videoconferenza della Giunta dell’Organizzazione con il Commissario UE per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Janusz Wojciechowski all’indomani dell’accordo tra i capi di Stato e di Governo sul “Recovery fund” e sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027.
Ci aspettavamo la conferma delle risorse finanziarie per la PAC in termini reali – ha sottolineato Giansanti – anche in considerazione dei nuovi compiti che la Commissione ha proposto di assegnare al nostro settore; ma è senz’altro positiva la scelta fatta dal Consiglio Europeo, fortemente auspicata da Confagricoltura, di non rendere obbligatorio il massimale sui pagamenti diretti destinati alle imprese di maggiore dimensione, il cosiddetto capping”.
Resta la nota negativa rappresentata dalla convergenza tra gli importi dei pagamenti nei diversi Stati membri che, a nostro avviso, non ha alcuna giustificazione in termini economici”, ha rimarcato il presidente di Confagricoltura. Da parte dei membri della Giunta è stata richiamata, tra l’altro, l’attenzione del Commissario sulla necessità di un’iniziativa della Commissione in materia di gestione dei rischi in agricoltura, sulle difficoltà legate al commercio internazionale – e al riconoscimento della reciprocità degli standard produttivi – e sull’avvio di una riflessione a livello europeo sulle potenzialità delle aree interne, montane, rurali, con un focus particolare sul ruolo che le attività agricole giocano e possono ancora giocare a tal fine.
Wojciechowski ha messo in particolare evidenza la necessità di rilanciare la promozione dei prodotti agroalimentari europei sui mercati internazionali, puntando sulla valorizzazione della qualità e della sicurezza garantita ai consumatori. Altro tema da approfondire, ha indicato il Commissario, quello dei controlli di conformità sulle merci importate dai Paesi terzi. Il Commissario ha poi toccato il tema della costante diminuzione del numero delle imprese agricole a livello europeo, che rischia di approfondire le distanze tra aree urbane e rurali e abbassare il potenziale produttivo della UE.
Secondo Confagricoltura, la diffusione delle innovazioni tecnologiche può consentire di arrestare la tendenza segnalata dal Commissario, che ha negative conseguenze a livello sociale e di consumo di suolo agricolo. L’incontro con il Commissario si è concluso con il reciproco invito per approfondire i temi legati alla riforma della PAC in relazione alle nuove esigenze a seguito dell’emergenza sanitaria.

 

 

 

Il Commissario UE all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski (foto: agrapress.it)