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Asti Agricoltura: “Una buona notizia per le nostre aziende. Ringraziamo la Regione per questa decisione”

Finalmente almeno una richiesta del comparto agricolo è stata accolta e le nostre aziende possono avere qualche agevolazione in più per far fronte ad un’annata particolarmente complessa dal punto di vista meteo-climatico che ha causato diffusi ritardi nelle operazioni di semina e raccolta dei cereali autunno vernini. Ringraziamo la Regione per aver compreso le difficoltà e le esigenze del settore primario”. Con queste parole il presidente e il direttore della Confagricoltura di Asti Gabriele Baldi e Mariagrazia Baravalle plaudono all’intervento della Regione che nei giorni scorsi, in seguito a numerose sollecitazioni da parte di Confagricoltura Piemonte, ha  prorogato la data limite (fissata al 24 novembre) per il prelievo di gasolio agricolo agevolato: termine ultimo oltre il quale solitamente il sistema calcola una rimanenza minima stimata che va a decurtare l’assegnazione di carburante nell’anno successivo. Una decisione stabilita dal fatto che nel corso di quest’annata ci sono svariate operazioni colturali che dovranno ancora essere effettuate, ritardate a causa delle persistenti e abbondanti piogge, registrate soprattutto in primavera e in autunno. Queste avversità costringono quindi gli agricoltori a dover per forza acquistare quantitativi di gasolio anche nel mese di dicembre.  La Regione Piemonte, con la DD 909 del 22 novembre scorso, ha inoltre concesso l’assegnazione supplementare di carburante agevolato per le operazioni di essiccazione della granella della soia e dei cereali come il mais. “Queste commodities che sono state raccolte in ritardo, a causa delle frequenti e intense piogge, presentano un contenuto interno di acqua più elevato del consueto. Pertanto necessitano di ulteriori cicli di essiccazione, in modo tale che venga garantito un tenore di umidità idoneo allo stoccaggio e alla conservazione”, afferma Enrico Masenga, coordinatore del settore tecnico della Confagricoltura di Asti.

Si comunica che la Regione Piemonte ha approvato oggi la Determinazione dirigenziale n. 932 che consente, esclusivamente agli agricoltori che sono stati esclusi o hanno rinunciato alla domanda presentata sulla SRA01 o sulla SRA29 per l’anno 2024, di presentare la domanda di sostegno sulla SRG03 (Partecipazione a regimi di qualità) o di modificarla, se già presentata con il costo della sola trasformazione, con la compilazione della fase “progetto definitivo” inserendo anche i costi della produzione primaria che non erano stati richiesti.
La presentazione, esclusivamente per tali beneficiari, potrà essere effettuata dal 2 dicembre 2024 al 11 dicembre 2024 alle ore 23.59.59.
Il sistema permetterà solo alle aziende escluse dalla graduatoria di presentare domanda o progetto definitivo di modifica.

La determinazione dirigenziale è consultabile al seguente link: DD932_CSR_SRG_03_integrazione-bando24_del_28-11-2024

Le persistenti e abbondanti piogge, registrate soprattutto in primavera e in autunno, hanno condizionato significativamente il ciclo delle colture cerealicole e foraggere, determinando una serie di problemi alla crescita delle piante e notevoli ritardi nelle attività di campo, ivi compresa la raccolta non sempre avvenuta in condizioni ottimali, con conseguenti ripercussioni sulle successive operazioni.
Nei giorni scorsi, Confagricoltura Piemonte, venendo incontro alle pressanti richieste degli associati, ha manifestato alla Regione l’esigenza di concedere un supplemento nell’assegnazione del gasolio agevolato ai tanti agricoltori che hanno essiccato o stanno essiccando la granella della soia e dei cereali quali, per esempio, mais e riso, raccolta in ritardo e con un contenuto interno di acqua più elevato del consueto a causa del clima autunnale particolarmente umido.
Infatti, i quantitativi di carburante agevolato che saranno consumati per portare il prodotto a un tenore di umidità idoneo allo stoccaggio e alla conservazione saranno ben superiori a quelli normalmente concessi per effettuare questa operazione.
I ritardi nelle operazioni di raccolta – ha sottolineato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemontehanno anche determinato, su gran parte del territorio piemontese, lo spostamento anche di un mese delle semine dei cereali autunno vernini. Analoga situazione per le concimazioni autunnali nei vigneti. Quindi, molti agricoltori si trovano a dover utilizzare il gasolio in questo periodo, esponendosi al rischio di vedersi considerare i quantitativi prelevati come rimanenza sul 2024, da scalare nell’assegnazione del prossimo anno. Per ovviare a questa situazione, abbiamo invitato la Regione a posticipare la data limite per il calcolo automatico delle giacenze minime“.
Attualmente le richieste formulate dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli sono al vaglio del Settore regionale competente, che si è impegnato a dare le risposte nel più breve tempo possibile.

La Regione Piemonte ha emanato una circolare in cui ha disposto le relative proroghe e deroghe in merito ad alcune operazioni del CSR 2023/2027. Le operazioni sono le seguenti:

Operazione 10.1.3 e Intervento ACA06 – semina erbai da sovescio autunno-vernini;

Operazione 10.1.5 – Distribuzione di effluenti con interramento immediato e sottocotico o rasoterra in bande;

Operazione 10.1.3 – Apporto di matrici organiche.

Le abbondanti piogge della seconda decade del mese di ottobre, seguite da un periodo asciutto e con temperature più elevate rispetto la media del periodo, fanno infatti propendere per un’ulteriore proroga delle scadenze già in precedenza concesse, richiamando tuttavia l’obbligo per i beneficiari di garantire l’insediamento dell’erbaio da sovescio e la copertura del suolo già entro l’autunno, nonché il rispetto delle norme generali sull’utilizzo dei reflui zootecnici.

In allegato la circolare della Regione Piemonte

circolare n. 25977 del 06-11-2024

In merito ad alcune deroghe all’obbligo di timbratura delle uova presso gli allevamenti, in seguito all’applicazione del regolamento delegato (UE) 2023/2464 concernete il luogo della timbratura stessa che entrerà in vigore il prossimo 8 novembre, Confagricoltura Piemonte ha inviato una lettera all’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e al direttore del Settore Agricoltura e Cibo Paolo Balocco. Qui di seguito il testo della lettera:

Lo schema del Decreto ministeriale recante “Disposizioni attuative per l’esenzione dall’obbligo della stampigliatura delle uova nel luogo di produzione, ai sensi del punto 2 bis dell’Allegato VII, parte VI, punto III, del regolamento (UE) n. 1308/2013, inviato alla Conferenza Stato Regioni per l’acquisizione dell’intesa, individua una serie di deroghe dall’obbligo introdotto dal regolamento delegato (UE) 2023/2464 della Commissione del 17 agosto 2023, ai sensi del quale “La stampigliatura delle uova […] deve essere effettuata nel luogo di produzione”.
Tali esenzioni sono previste per le uova prodotte in allevamenti:

a) con capienza fino a 50 galline;

b) che hanno in essere contratti di conferimento, trasferimento o vendita di tutta la produzione con uno o più centri d’imballaggio;

c) direttamente collegati al proprio centro di imballaggio.

I produttori di uova associati a Confagricoltura Piemonte non condividono l’impostazione dello schema di decreto e, in particolare, contestano l’esenzione prevista dal secondo punto (b), in quanto i contratti di conferimento, trasferimento o di vendita della produzione a uno o più centri d’imballaggio interessano la quasi totalità della produzione nazionale di uova. Con tale esenzione risulterebbe sottoposto all’obbligo della timbratura nel luogo di produzione un numero molto limitato di allevamenti, per lo più di piccole dimensioni, che operano nel libero mercato.
Lo schema di decreto, di fatto, prevede una deroga generalizzata che mantiene lo status quo e fa venir meno l’obiettivo della norma UE, che è quello di garantire la tracciabilità del prodotto. Come riportato nel Regolamento (UE) 2023/2464, la stampigliatura presso il centro d’imballaggio “comporta un certo rischio di falsa stampigliatura, involontaria o volontaria, in quanto le uova provenienti da aziende e sistemi di produzione diversi possono essere mescolate e contrassegnate in modo errato.”
La timbratura delle uova nel luogo di produzione invece fornisce certezza sulla tracciabilità del prodotto. E bene sottolineare che ciò va prima di tutto a tutela del consumatore, ma è anche garanzia per il produttore nel caso si verifichino incidenti inerenti alla sicurezza alimentare.
Si deve aggiungere che una tale applicazione della deroga alla timbratura nel luogo di produzione, oltre a svilire l’obiettivo della norma UE, non soddisfa il requisito, riportato nel regolamento stesso, per l’adozione delle esenzioni: “Gli Stati membri dovrebbero pertanto essere autorizzati a esentare le uova dalla stampigliatura sul luogo di produzione se questa viene effettuata nel primo centro di imballaggio nel quale le uova sono consegnate, purché tale esenzione sia proporzionata e non discriminatoria e non pregiudichi l’obiettivo della tracciabilità delle uova”.
Ad avviso della scrivente l’esenzione prevista dal punto b) dello schema di DM non è proporzionata, è discriminatoria e pregiudica l’obiettivo della tracciabilità delle uova e pertanto se ne chiede la rimozione. Confagricoltura Piemonte, nella sostanza, chiede che anche in Italia venga data corretta applicazione al Regolamento UE 2023/2464, senza alterarne lo spirito e gli obiettivi.
Vista l’imminente entrata in vigore dell’obbligo di stampigliatura e la mancanza -ad oggi- di un chiaro quadro relativo alle esenzioni, è evidente che è necessario trovare una soluzione per consentire alle aziende di allevamento di adeguarsi.