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Ha riscosso grande successo e una folta partecipazione di pubblico l’incontro organizzato da Confagricoltura Asti: “Vino: soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione, registro telematico e fatturazione elettronica”, che si è svolto lunedì nell’azienda vitivinicola Moretti Adimari di Isola d’Asti. Un seminario per far luce sulle normative relative al nuovo ordinamento dei registri telematici del vino, un provvedimento che negli ultimi anni ha scatenato non poche polemiche tra i viticoltori, che si sono trovati ad avere a che fare con un sistema nuovo e, spesso, farraginoso. I registri vitivinicoli sono, ad oggi, una realtà consolidata e questo risultato è stato possibile grazie anche al sostegno di società di software altamente qualificate che da anni lavorano al fianco delle aziende e delle associazioni di categoria.
Desidero esprimere un doveroso ringraziamento a Maxidata e Interpatent che supportano il settore vitivinicolo per le pratiche quotidiane e per far sì che si possa ottemperare in modo puntuale ai nuovi adempimenti”, ha esordito Bruno Rivella, enologo e responsabile dell’ufficio vitivinicolo, portando i saluti della dirigenza di Confagricoltura Asti.
Soddisfazione anche da parte di Romano Dogliotti, presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti D.O.C.G. e di Filippo Mobrici, presidente del Consorzio del Barbera, che hanno avuto parole di apprezzamento per questa semplificazione e che, se da un lato si sono dichiarati concordi nell’auspicare meno burocrazia per le aziende, dall’altro hanno manifestato fiducia nell’aiuto degli strumenti informatici per superare le difficoltà concrete e quotidiane.
Sotto la guida del giornalista ex caporedattore TGR Piemonte Carlo Cerrato, il seminario ha poi toccato temi come quello dell’impatto causato dall’entrata in vigore dei registri telematici del vino (argomento trattato da Alberto Furno, consulente marchi di Interpatent), mentre Gianluigi Corna, in rappresentanza di Maxidata, ha sottolineato che: “l’introduzione dei registri vitivinicoli ha determinato maggiore consapevolezza negli imprenditori agricoli circa l’utilizzo di un sistema completamente nuovo” e come il compito delle aziende informatiche “sia proprio quello di offrire soluzioni semplici per operazioni gestionali complesse”.
Con la dematerializzazione dei registri è cambiato completamente il modo di operare, ma fortunatamente siamo riusciti a far fronte a tutti i problemi che si sono presentati”, ha dichiarato Angelo Di Giacomo, responsabile Ispettorato tutela della qualità e repressione frodi. “Le difficoltà maggiori – ha affermato Di Giacomo – sono emerse nel momento in cui le richieste di inserimento di dati tecnici all’interno dei registri telematici si sono rivelate essere più numerose rispetto a quanto avveniva con la modulistica cartacea, e ciò ha comportato, da un lato, una maggiore completezza delle informazioni, ma, dall’altro, tempistiche più lunghe”.
L’intervento conclusivo è stato affidato a Luisa Curiale, avvocato di Interpatent che ha trattato il tema della tutela dei marchi europei. “Il nostro ruolo è evidenziare come emerga la necessità di una maggiore tutela del prodotto vino – ha detto Curiale – soprattutto alla luce dell’introduzione del nuovo regolamento del marchio all’interno dell’Unione Europea. Negli ultimi anni il legislatore ha mostrato una maggiore apertura e attenzione al riconoscimento sia delle nostre denominazioni di origine, sia delle indicazioni territoriali, sinonimo vero e proprio dell’immenso patrimonio rappresentato dalle nostre terre”.
Il vino è il prodotto principale di questa zona e il nostro scopo è di renderlo sempre più trainante per la ricettività e l’accoglienza turistica”, ha affermato Andrea Cerrato, presidente del Consorzio turistico Sistema Monferrato, anch’egli intervenuto per un breve saluto. “L’agricoltore, da sempre depositario di un’antica sapienza, – ha aggiunto Cerrato – ricopre un ruolo di assoluta centralità nella salvaguardia e tutela del territorio. Sistema Monferrato nell’ultimo anno ha stretto una forte alleanza con Confagricoltura Asti proprio per ribadire l’importanza dell’attività agricola dalla quale ripartire per lo sviluppo di questi luoghi, valorizzandone anche la vocazione turistica”.

Per ulteriori informazioni o richiesta di assistenza è possibile visitare i seguenti siti Internet:

www.maxidata.it

www.interpatent.it

 

E’ possibile inoltre visualizzare e scaricare tutto il materiale messo a disposizione da Maxidata e Interpatent e ICQRF (Repressione Frodi) durante il convegno, cliccando sui files sottostanti:

present Alberto FURNO Asti 23 luglio 2018

Slide Convegno LUISA CURIALE Asti – 23 luglio 2018. – –

Presentazione_ConfagriAsti_2018-07-23

ICQRF_ VINO – Soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione registro telematico ed mvv elettronico

 

Le immagini del convegno di lunedì

“Vino: soluzioni gestionali per commercializzazione, vinificazione, registro telematico e fatturazione elettronica”: è questo il titolo dell’incontro organizzato da Confagricoltura Asti che avrà luogo lunedì 23 luglio dalle ore 15, presso l’azienda vitivinicola Moretti Adimari di Isola d’Asti (Località Valle Nabisso 18), durante il quale verranno trattati, tra gli altri argomenti, la tutela dei nostri vini alla luce del nuovo Regolamento sul marchio dell’UE, la questione dell’entrata in vigore dei registri telematici del vino e la fatturazione elettronica, conseguenze di un decreto che, dal momento della sua emanazione, ha letteralmente diviso il comparto vitivinicolo.
L’incontro intende fotografare lo stato dell’arte sia in relazione ai dubbi e alle – tante – perplessità delle aziende a riguardo degli innumerevoli adempimenti (informatici e non) cui sono chiamate a ottemperare sia, in un contesto più ampio, a permettere alle aziende di approfondire opportunità e progetti adatti alla loro realtà commerciale.
Dopo una breve introduzione di Andrea Cerrato, presidente del Consorzio turistico Sistema Monferrato, l’incontro entrerà nel vivo con gli interventi di Angelo Di Giacomo, responsabile Ispettorato Tutela della Qualità e Repressione Frodi, dell’avvocato Luisa Curiale e di Alberto Furno, rispettivamente consulente legale e consulente marchi Interpatent e di Gianluigi Corna, che interverrà per conto di Maxidata Srl. A moderare sarà il giornalista, ex capo redattore Tg3 Piemonte, Carlo Cerrato.
Com’era prevedibile, sono state parecchie le difficoltà che si sono riscontrate al momento della dematerializzazione dei registri – afferma Bruno Rivella, responsabile settore vitivinicolo di Confagricoltura Asti e anch’egli relatore nell’incontro – difficoltà interne dovute alla gestione da parte delle aziende che era necessario codificare all’interno del registro, ma soprattutto esterne, rappresentate dall’utilizzo dei software che erano in continua fase di aggiornamento. Nonostante queste difficoltà – conclude Rivella – siamo riusciti ugualmente a svolgere il nostro lavoro, grazie anche al prezioso aiuto degli uffici della Repressione Frodi che ringrazio personalmente per la disponibilità dimostrata nei confronti delle aziende.”

Sono scattate dal 1° luglio le verifiche degli ispettori per la tenuta del registro telematico del vino. Con una circolare datata 30 giugno 2017 (n. 717), il Ministero delle Politiche Agricole ha chiarito le modalità di tenuta e controllo di tali registri.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2017 gli operatori hanno potuto giustificare in via documentale le operazioni che, in sede di controllo, non risultano riportate nel registro.
Dal 1° luglio invece le verifiche degli ispettori riguardano l’adempimento, da parte degli operatori vitivinicoli, di alcuni obblighi minimali. Come la prima annotazione, appunto, che va effettuata sul registro ed è relativa alle giacenze dei prodotti detenuti al 1° gennaio 2017 (se presenti a quella data).
Approfondisci la notizia leggendo l’articolo su “Italia Oggi”.

registri_telematici_vino_ItaliaOggi_04-07-2017

Venerdì scorso (23 giugno), assieme ad altri rappresentanti di altre organizzazioni della filiera vitivinicola, Confagricoltura ha incontrato il capo dipartimento e il direttore generale dell’ICQRF (Repressione Frodi) per discutere dell’entrata in vigore dell’obbligo di tenuta in forma dematerializzata dei registri di cantina. L’Ispettorato si è dimostrato ben consapevole delle situazioni di difficoltà in cui operano numerose aziende, di tutte le dimensioni, sul territorio italiano (ritardi, disfunzionalità legate al SIAN, necessità di allineamento dei registri/movimentazioni aziendali a seguito dell’aggiornamento del software e dei codici DOP/IGP) e non ha intenzione di penalizzare gli operatori che hanno lavorato durante la fase di sperimentazione/periodo di accompagnamento. Al 1° giugno, secondo i dati dell’Ispettorato, 17.000 sono i soggetti iscritti al SIAN, il 90% del totale dei soggetti obbligati alla tenuta dei registri. L’entrata in vigore del provvedimento non sarà prorogata, ma l’attenzione dell’Ispettorato in fase di controllo in cantina si concentrerà su quei soggetti che non hanno ancora effettuato la registrazione e su quegli operatori che non hanno comunicato le giacenze al primo gennaio 2017. A questi soggetti sarà applicata una diffida e, successivamente, una sanzione. Per quanto riguarda gli altri operatori, fermo restando l’obbligo di trasmissione dei dati in ambiente reale SIAN, in caso di visite ispettive in cantina, gli operatori dovranno essere in grado di giustificare le giacenze a quella data. In conclusione, l’Ispettorato non sembra purtroppo intenzionato ad estendere la proroga del periodo di accompagnamento (è esclusa la modifica dell’attuale DM), né a prevedere un cosiddetto “doppio binario” (registro telematico e registro cartaceo/registro aziendale/documentazione giustificativa) che, a parere del Ministero, non sarebbe in grado di garantire i controlli, specialmente durante la fase della vendemmia.