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Il Ministero delle Politiche Agricole ha prorogato al 10 agosto prossimo il termine per la presentazione delle domande di riduzione volontarie delle rese delle uve dei vini Igt, Doc e Docg per favorire una più ampia partecipazione delle imprese vitivinicole alla misura della riduzione volontaria della produzione.

Per quanto concerne gli interventi in materia ambientale la legge:
– incrementa di 10 milioni di euro, per l’anno 2020, le risorse finalizzate all’adozione di specifiche strategie di intervento sulla situazione di inquinamento dell’aria presente nella pianura padana (art. 200, comma 9-bis);
– ripristina i limiti quantitativi e temporali entro i quali è ammesso il deposito temporaneo di rifiuti, abrogando l’art. 113-bis del D.L. 18/2020, n. 18 che li aveva ampliati in relazione all’emergenza da Covid-19 (art. 228-bis).
Quanto alle misure in materia di energia, nel corso dell’esame in sede referente, sono intervenute modifiche:
– all’articolo 32 del d.lgs. n.28/2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE), per sostenere lo sviluppo tecnologico e industriale funzionale al raggiungimento degli obiettivi nazionali in tema di energia e di clima (art. 42-bis);
– si demanda al Ministro dello sviluppo economico l’attivazione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge, della procedura per la stipula di un accordo con il settore della raffinazione e della bio-raffinazione, finalizzato alla promozione degli investimenti da parte delle imprese operanti in tale settore per la realizzazione di iniziative volte agli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, mediante l’utilizzo di quota parte delle risorse derivanti dal gettito delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto (art. 164-bis).

Sono operative le disposizioni sul contenimento volontario della produzione e miglioramento della qualità dei vini a denominazione di origine ed a indicazione geografica. L’aiuto è rivolto ai produttori di uva che coltivano sulla propria superficie aziendale uve destinate alla produzione dei vini DOP o IGP, e che siano in regola e che abbiano presentato la dichiarazione di raccolta uve nelle ultime cinque campagne, che si impegnino, in misura non inferiore al 15% rispetto alla resa media aziendale delle ultime cinque campagne,, alla riduzione della produzione delle uve destinate alla produzione dei soli vini DOP e IGP mediante la rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione ovvero alla mancata raccolta di una parte degli stessi. La resa media aziendale è calcolata sulla base delle dichiarazioni di raccolta uva presentate in ciascuna Regione, escludendo la campagna con la resa più alta e quella con la resa più bassa. La resa è espressa in percentuale ed arrotondata a 2 decimali. Nel caso in cui, per il produttore richiedente, nelle ultime cinque annualità dichiarative non siano valorizzate alcune tipologie di produzione (IGP, DOP e vino comune), per il calcolo della resa media aziendale regionale sono utilizzate le corrispondenti produzioni benchmark regionali calcolate da ISMEA.
Sono esclusi da tale misura , e pertanto non potranno presentare domanda, i produttori che hanno beneficiato della misura della “vendemmia verde” sulle superfici coltivate con uve destinate alla produzione dei vini DOP o IGP, attivata nell’ambito dell’Organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo nella corrente campagna, nonché coloro che non hanno presentato una delle dichiarazioni di raccolta uve nell’intervallo temporale che va dalla campagna 2015/16 fino alla campagna 2019/20. La misura si applica all’intera superficie vitata aziendale ricadente sul territorio regionale destinata alla produzione di vini a DOP e IGP e riguarda le superfici vitate che sono presenti nel fascicolo aziendale del beneficiario nell’anno 2020 e sono in buone condizioni vegetative e produttive.
La presentazione delle domande dovrà intervenire entro il 31 luglio 2020.
Qualora il produttore detenga superfici vitate a DOP e IGP ricadenti su più regioni, dovrà presentare una domanda per ciascuna regione in cui intende ridurre la produzione. Ricordiamo che l’impegno alla riduzione deve riguardare l’intera superficie vitata aziendale regionale condotta a DOP e IGP.
Per quanto concerne, infine, gli importi unitari previsti, il calcolo dell’aiuto e la definizione della eventuale graduatoria di concessione dell’aiuto, le verifiche istruttorie e il pagamento, vi invitiamo a leggere la circolare di AGEA e il Decreto del MIPAAF che trovate ai link sottostanti.

 

Circolare AGEA

Decreto MIPAAF