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Confagricoltura ha recentemente aderito al protocollo di intesa “Aggiungi un posto a tavola che c’è un bambino in più”, iniziativa promossa da quattro ministeri e dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio e sottoscritta da 10 enti ed associazioni.
Obiettivo dell’iniziativa – che avrà durata fino al 30 giugno 2024 – è quello di promuovere “soluzioni e iniziative che possano portare ad un contenimento dei prezzi dei servizi alla ristorazione a favore delle famiglie”.
Il protocollo sottoscritto dalle parti prevede da parte degli agriturismi aderenti, nel rispetto della libertà di impresa e delle rispettive strategie di mercato:

– la creazione di un “menù bambini”, con proposte di ristorazione dedicate ai minori di dieci anni a prezzo fisso; 
– l’effettuazione di Scontistiche infrasettimanali con giornate nelle quali il cliente può usufruire di riduzioni percentuali sui prezzi del menu; 
– la preparazione di “piatti del territorio” a prezzi calmierati per valorizzare prodotti tipici locali.

Le amministrazioni coinvolte predisporranno un bollino digitale con un logo di identificazione ministeriale che sarà reso disponibile alle associazioni ed alle imprese della ristorazione firmatarie del protocollo. Parallelamente, sarà anche avviata una campagna di comunicazione istituzionale.

Asti Agricoltura sta coinvolgendo le proprie aziende associate a partecipare al progetto in modo tale da poter comunicare il prima possibile al Ministero delle Imprese e del Made in Italy i soggetti che aderiranno al protocollo e alle iniziative previste.

A tale riguardo chiediamo gentilmente gli agriturismi interessati di compilare e ritrasmettere all’indirizzo mail: attivazioni4@confagriasti.com , l’allegato prospetto debitamente compilato entro il prossimo 10 febbraio.

Modulo adesione aggiungi un posto a tavola

 

 

Confagricoltura ha ospitato nel grande spazio espositivo al Vinitaly la presentazione del Rapporto annuale sulla Ristorazione a cura di FIPE-Confcommercio e rilanciato anche la Giornata della Ristorazione, in programma il prossimo 28 aprile. Un appuntamento che evidenzia l’attenzione della Confederazione per il comparto della ristorazione, essenziale per la filiera agroalimentare che rappresenta il 25% del Pil nazionale e che costituisce una componente fondamentale per i prodotti agricoli valorizzati dagli chef e per un consumo consapevole del vino.
I dati sono stati illustrati dal direttore del Centro Studi FIPE, Luciano Sbraga e confermano la fase di recupero post pandemia, con un valore aggiunto in risalita a 43,5 miliardi di euro, il 18% in più rispetto all’anno precedente. Il settore occupa circa un milione di addetti, ma mancano all’appello una quota di contratti a tempo indeterminato, di donne e di giovani.
Si respira comunque ottimismo – ha aggiunto il direttore generale di FIPE, Roberto Calugicon previsioni di crescita, nel 2023, tra il 5 e il 10%. Attualmente la spesa per la ristorazione si aggira intorno a 82 miliardi di euro, trainata dal turismo straniero”.
L’Italia è sinonimo di grandi vini e grande cucina – ha affermato il vicepresidente di Confagricoltura Giordano Emo Capodilistala collaborazione tra agricoltori e ristoratori è essenziale per valorizzare la produzione agricola e il meglio di ogni territorio. Insieme possiamo dare grande forza alla capacità attrattiva di una regione. E in questo l’Italia ha ancora molte potenzialità da sfruttare”.

Con il decreto 6 maggio 2022 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 168 del 20 luglio 2022) il ministero delle Politiche agricole ha reso noti i criteri di sostegno per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione. Per il 2022 è previsto un contributo con una dotazione complessiva di un milione di euro, salvo successive integrazioni.

Si tratta di agevolazioni o incentivi per le attività ricettive, di ristorazione e di pubblici esercizi che rappresentano uno strumento per migliorare la competitività e il consumo dei prodotti agroalimentari con particolare riferimento alle produzioni alimentari tipiche, per aumentare la quota di mercato di tali prodotti, anche nell’ottica di ripristino dell’equilibrio del mercato stesso e contenere cosi’ gli effetti derivanti dalla pandemia da Covid-19;

Soggetti interessati

– imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
– imprese ricettive, compresi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
– pubblici esercizi – comprese scuole e ospedali – con attività di somministrazione

Obiettivi

a) sostenere e incrementare l’offerta, nel settore della ristorazione, di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici;

b) migliorare la conoscenza dei prodotti alimentari tipici nelle regioni di riferimento, nonché dei prodotti ad indicazione
geografica e biologici;

Qui di seguito il testo integrale del provvedimento sulla transizione ecologica nel settore della ristorazione.

Gazzetta Ufficiale

Il sito del Ministero delle Politiche Agricole pubblica la proroga della data di presentazione delle domande di accesso al “Fondo per la filiera della ristorazione”. Il provvedimento sposta il termine ultimo della presentazione delle domande al 15 dicembre prossimo.
Lo spostamento dei termini dovrebbe consentire di risolvere le problematiche applicative emerse sinora e in particolare quelle riguardanti la nozione di “prevalenza” per le attività di ristorazione connesse alle aziende agricole e i termini di applicazione del regime “de minimis”. Di seguito il provvedimento di proroga.

Proroga scadenza bonus

Una misura importante per un settore, quello della ristorazione, tra i più danneggiati dalle conseguenze economiche della pandemia. In prospettiva, sono state poste le premesse per una collaborazione duratura a vantaggio di tutti i protagonisti del sistema agroalimentare italiano, dalle aziende agricole fino a i consumatori”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, a proposito del “bonus’’ per la filiera della ristorazione, fortemente sostenuto del Ministro Bellanova e varato dal governo nel cosiddetto decreto legge agosto.
La finalità della misura è scongiurare la perdita di posti di lavoro e la chiusura delle imprese; dando anche un importante sostegno indiretto al “Made in Italy” agroalimentare. Negli anni passati, lo sviluppo del settore agroalimentare è stato essenzialmente alimentato dalle esportazioni. Ora è della massima importanza far salire la domanda interna.