CARENZA IDRICA: NOTA DELLA REGIONE PIEMONTE AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Facendo seguito all’incontro che si è tenuto sulla tematica “siccità”, la Regione Piemonte, come da intese con le organizzazioni agricole, ha inviato l’allegata nota al Mipaaf, evidenziando la possibilità di conseguenze sulla gestione delle misure agroambientali.

Il Distretto del Po ed in particolare il territorio piemontese è interessato da una perdurante carenza di precipitazioni sia piovose sia nevose. Con riferimento all’ultimo bollettino dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto del Po del 14/04/2022 si rileva che tutti i parametri monitorati (portata del fiume Po, quantità di precipitazione cumulata mensile, accumulo idrico nelle dighe, accumulo nevoso) denotano una situazione di particolare criticità che ha indotto l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po a definire uno scenario di severità idrica media. La situazione nel territorio piemontese, descritta dall’ultimo bollettino idrogeologico mensile redatto da ARPA Piemonte è addirittura peggiore rispetto al resto del bacino del Po, in particolare si segnala che la quantità di precipitazioni verificatesi nel mese di marzo è stata pari all’80% in meno rispetto al dato medio della serie storica, stesse percentuale in linea di massima anche per quanto concerne l’accumulo nivale.
Gli effetti di tale situazione meteo-climatica sono evidenziati da ANBI Piemonte che segnala, praticamente per tutti i comprensori irrigui ed in particolare per il distretto risicolo l’impossibilità di derivare dai corsi d’acqua superficiali la portata in concessione, con percentuali di riduzione che arrivano sino all’80%, se non al 100%, con evidente impossibilità di garantire il servizio irriguo. A tal proposito, molti consorzi di bonifica ed irrigazione hanno provveduto a richiedere agli enti competenti la deroga temporanea al rilascio del Deflusso Ecologico prevista al verificarsi dello scenario di severità idrica media di cui sopra.
Anche per quanto riguarda la disponibilità di acque sotterranee, si registrano significative diminuzioni dei livelli della falda freatica. Nel settore novarese, la falda si trova a circa – 20 cm rispetto al 2021 e – 40 cm rispetto alla media del periodo 2009-2020 (rete di monitoraggio del consorzio Est Sesia).
Alla situazione sopra descritta si associa la mancanza di offerta assicurativa legata alla siccità, in particolare per il settore risicolo e corilicolo, evidenziata dai referenti regionali di Condifesa, Coordifesa e dalle Organizzazioni professionali agricole.
Tutto ciò premesso, si chiede a codesto Ministero la previsione di una specifica deroga al Piano di gestione dei rischi vigente e all’art. 5 comma 4 del D.lgs. 102/2004 al fine di consentire alle imprese agricole che hanno subito e/o che subiranno danni dalla perdurante carenza idrica che sta interessando il territorio piemontese ed in generale il bacino del Fiume Po, di poter accedere agli interventi compensativi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102.
Si segnala inoltre che, tale situazione, comporterà delle conseguenze anche relativamente alla possibilità di rispetto degli impegni agro climatico ambientali assunti dalle aziende agricole in particolare, al momento, per il comparto risicolo.
Manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità ad un’eventuale confronto con codesto Ministero e le altre Regioni interessate al fine di poter condividere e coordinare le iniziative che si riterranno opportune“.