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Il Ministero dell’Agricoltura ha firmato di recente il protocollo d’intesa tra la Rete nazionale degli Istituti agrari e ISMEA che ha l’obiettivo di favorire tra gli studenti degli Istituti agrari la conoscenza del settore dell’agroalimentare, la diffusione di dati e informazioni sul settore e pubblicizzare le occasioni di formazione e orientamento sui servizi che l’ISMEA mette a disposizione.
La collaborazione consiste nel coinvolgimento diretto degli studenti degli Istituti Tecnici aderenti alla Re.N.Is.A. nelle attività organizzate da ISMEA, anche in occasione di eventi e fiere in Italia e all’estero, attraverso l’attivazione di percorsi di orientamento e giornate formative sui servizi di ISMEA a sostegno dell’imprenditorialità in agricoltura: completeranno il programma alcune visite di studio alle aziende agricole.

Confagricoltura è intervenuta nei giorni scorsi alla riunione del tavolo avicolo organizzata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. In tale occasione, è stato fatto il punto, anche sulle richieste della Confederazione in merito alla situazione dei pagamenti a favore degli allevatori per i danni indiretti subiti in conseguenza dell’epidemia di influenza aviaria nel periodo ottobre 2021 – maggio 2022.
I solleciti della Confederazione hanno ora trovato riscontro, così che le erogazioni saranno perfezionate dagli organismi pagatori tra il 3 ed il 6 febbraio 2023. Si tratta, nel dettaglio, delle erogazioni degli anticipi del 25% dei danni indiretti complessivi subiti, riferiti al periodo ottobre – dicembre 2021, mentre la liquidazione relativa al 25% dei danni riferiti al periodo gennaio – maggio 2022 potrebbe avvenire orientativamente tra maggio e giugno 2023.
Con l’occasione, Confagricoltura ha ribadito ancora una volta il tema relativo ai danni indiretti non inclusi nella ricognizione preventiva, subiti dalle imprese che non hanno potuto effettuare i riaccasamenti per vincoli diversi da quelli di natura sanitaria. Sulla questione, gli uffici del Ministero hanno assicurato che valuteranno eventuali soluzioni politiche.

Si rammenta che il Mipaaf, con Decreto del 19 ottobre 2022, pubblicato sulla G.U. del 17 dicembre scorso, ha stanziato un ulteriore intervento di 10 milioni di euro a favore della filiera avicola (produzione primaria e trasformazione) che ha subito danni, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2022, a causa delle misure veterinarie e di polizia sanitaria adottate per contrastare la diffusione dell’influenza aviaria. Il provvedimento aggiorna la tabella degli interventi estendendo i sostegni anche alle aziende non ubicate nelle aree di restrizione, ma che hanno avuto, sempre nello stesso periodo, perdite nel programmare, gestire e trasportare gli avicoli nelle zone di focolaio. Analoga cosa dicasi anche per gli incubatoi presenti nelle zone focolaio e a restrizione sanitaria.

Il Mipaaf, nell’intento di favorire forme di produzione agricola a basso impatto ambientale e di promuovere filiere e distretti di agricoltura biologica, ha emanato i criteri e le modalità per attuare gli interventi finalizzati a realizzare questi obiettivi con D.M 13 ottobre 2022 pubblicato in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale.
I fondi a disposizione (15 mln di euro), le cui norme di gestione e istruzioni operative saranno stabilite con provvedimenti successivi, verranno destinati per il 40% a attività sulle filiere biologiche, per il 30% a interventi proposti dalle associazioni biologiche e per la restante quota a iniziative dei distretti biologici.
Le misure attivabili riguardano il trasferimento di conoscenze e l’informazione, la consulenza e le azioni promozionali dei prodotti agricoli (fiere, concorsi, esposizioni, pubblicazioni, etc.).
I progetti possono avere respiro nazionale (almeno cinque Regioni) oppure locale.
Le istanze di contributo a fondo perduto andranno presentate al Mipaaf, dopo la pubblicazione dell’apposito avviso, tramite posta elettronica certificata con lettera accompagnatoria a firma del legale rappresentante del soggetto proponente.
L’ammontare della spesa ammessa e del contributo concedibile, l’importo dell’anticipo, la ripartizione delle spese tra le singole voci d’intervento, la durata e la data di conclusione di ogni singolo progetto saranno stabiliti con apposita determinazione dalla Direzione generale del Ministero al termine dell’istruttoria.

Il Mipaaf con decreto del 20 giugno scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre, ha stabilito criteri e modalità per l’assegnazione di contributi a favore dei produttori di vino Dop, Igp e biologico che investano in sistemi digitali avanzati, prevedendo una dotazione finanziaria di un milione di euro.
I beneficiari dei sostegni, oltre ad essere vitivinicoltori, devono svolgere anche attività agrituristica o enoturistica
Sono ammesse a contributo le spese concernenti moderni strumenti digitali che, attraverso l’impiego di un codice a barre bidimensionale (QR code) apposto sulle etichette dei vini, indirizzano il consumatore su di un sito web multilingue contenente una serie di informazioni sul territorio e sulle tradizioni enogastronomiche nonché appositi collegamenti ipertestuali ai siti e alle pagine web istituzionali dedicati alla promozione culturale, turistica e rurale dei territori locali di produzione.
I soggetti ammessi a contributo dovranno garantire per un periodo minimo di tre anni l’utilizzo di questi strumenti su almeno il 25% della produzione complessiva imbottigliata.
Le istanze saranno finanziate secondo l’ordine cronologico di presentazione e quindi con procedura a sportello. L’importo del contributo concedibile ad un singolo beneficiario va da un minimo di 10 mila euro sino a un massimo di 30 mila euro.
Le istruzioni operative saranno emanate entro sessanta giorni.