Fino a un mese fa le previsioni vendemmiali per il Piemonte indicavano un aumento significativo della produzione rispetto a quella dello scorso anno, particolarmente scarsa: in pratica l’annata 2020 avrebbe dovuto essere “normale” dal punto di vista quantitativo, ma il clima dell’ultima parte dell’estate ha modificato il pronostico.
In realtà i dati che stanno affluendo a Confagricoltura dalle cantine dislocate sul territorio piemontese – dichiara il presidente regionale dell’organizzazione Enrico Allasiariferiscono di una produzione sui livelli dello scorso anno per quanto riguarda le uve vendemmiate entro la prima decade di settembre. In particolare moscato, dolcetto, brachetto, grignolino e cortese non avrebbero fatto registrare aumenti di produzione rispetto all’anno scorso”.
Le temperature estive (in particolare dell’ultima parte della stagione) insolitamente alte e la scarsità di precipitazioni hanno ridotto le rese rispetto alle previsioni; i quantitativi raccolti finora sono generalmente al di sotto del limite massimo fissato dai disciplinari di produzione delle uve doc e docg.
Un aspetto positivo – sottolinea il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaroè la buona sanità delle uve: la vegetazione è in ordine e il legno è maturo, condizioni che sono di buon auspicio anche per la prossima annata”.
In questo periodo – spiegano i tecnici di Confagricoltura Piemonte che stanno monitorando l’andamento delle curve di maturazione delle uve – si sta raccogliendo l’uva barbera nell’Astigiano, nel Monferrato e nelle Langhe, mentre nelle colline del Canavese si sta vendemmiando l’uva erbaluce. Queste operazioni dovrebbero concludersi entro i primi giorni della prossima settimana.
A seguire, già ai primi di ottobre dovrebbero iniziare, nelle posizioni meglio esposte, le vendemmie delle uve nebbiolo, nelle Langhe, nel Roero e nell’Alto Piemonte. La qualità, per quanto riguarda le uve barbera e le uve nebbiolo si presenta ottima, con punte di eccellenza. Il nebbiolo è in fase di maturazione fenolica e lo stato fitosanitario è ottimo: le piogge misurate nelle aree vitivinicole e le importanti escursioni termiche degli ultimi giorni stanno favorendo la maturazione dei grappoli per un’annata che si preannuncia importante.

In riferimento ai certificati di abilitazione all’acquisto ed alla vendita dei prodotti fitosanitari (articoli 8 e 9 del d.lgs. n.150/12, certificati di abilitazione alla vendita ed all’acquisto di prodotti fitosanitari), in scadenza nel 2020 o in corso di rinnovo, si ritiene opportuno segnalare che la loro validità è prorogata di dodici mesi e comunque almeno fino al novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza (al momento fissata al 15 ottobre). Medesima proroga è prevista anche per gli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici (art. 12 del d.lgs. n.150/12).
Difatti, il comma 5-bis dell’articolo 224 (misure in favore della filiera agroalimentare) del d.l. n. 34/20, cosiddetto Decreto Rilancio (modificato dalla Legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77), ha modificato il comma 4-octies dell’articolo 78 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, introducendo da una parte una proroga più estesa dei certificati e dall’altro chiarendo che si applica anche agli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici.

L’art. 37 del DL 76/2020 (Decreto Semplificazione) convertito con la L. 120/2020 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 14.09.2020 prescrive che tutte le imprese individuali o costituite in forma societaria iscrivano al registro imprese il proprio domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020.
Tutte le imprese che non abbiano ancora provveduto devono pertanto ottemperare all’obbligo di comunicazione di una PEC (Posta Elettronica Certificata) valida e al registro imprese.
In difetto di comunicazione entro il 1° ottobre 2020 l’ufficio del Registro delle imprese dovrà procedere all’accertamento dell’omissione elevando la conseguente sanzione, che ai sensi del medesimo articolo 37 del citato decreto risulta triplicata per le imprese individuali e raddoppiata per le società. In particolare:
· per le società verrà comminata la sanzione disposta dall’art. 2630 c.c., in misura raddoppiata, per ciascun amministratore in carica alla data del 2 ottobre, cioè da 206,00 a 2.064,00 euro;
· per le imprese individuali verrà comminata la sanzione disposta dall’art. 2194 c.c., in misura triplicata, cioè da 30,00 a 1.548,00 euro.

La Regione autorizza anche per quest’anno l’arricchimento dei vini ottenuti dalla vendemmia nel limite massimo di 1,5° se destinati a produrre vini senza denominazione di origine e per un massimo di 1° se destinati a produrre vini a doc e docg.
Non è consentito l’arricchimento, su specifica richiesta dei consorzi di tutela, per le denominazioni Ruchè, Barbera d’Asti, Ovada, Barbaresco , Barolo, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga.

 

Confagricoltura ha indetto la seconda edizione del Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura. Le iscrizioni sono aperte da mercoledì 23 settembre.
Il Premio ha l’obiettivo di assegnare un riconoscimento alle aziende agricole, in forma singola e associata, che hanno introdotto negli ultimi tre anni innovazioni:

– di prodotto, di processo, organizzative o di marketing;
– riguardanti l’azienda, la filiera o, in generale, il rapporto tra l’azienda ed altri attori della filiera;
– riguardanti prettamente la dimensione agricola o la sua connessione con quella urbana, culturale, artistica, sociale, etc.

In questa edizione particolare attenzione sarà assegnata ad alcune tematiche strategiche per il settore agricolo ed agroalimentare: qualità del prodotto, lotta ai cambiamenti climatici, bioeconomia circolare, sostenibilità ambientale, economica e sociale, efficientamento dei processi produttivi, digitale, con particolare riferimento alle soluzioni adottate nell’emergenza Covid-19, e valorizzazione delle aree interne.
Con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione delle imprese, il premio è aperto a tutte le imprese agricole, in forma collettiva od individuale, con sede legale in Italia, iscritte nel Registro delle Imprese, con i codici Ateco A 01 – 02 – 03.
Le tempistiche per l’avvio del premio e della presentazione delle domande sono le seguenti:

– 23 settembre 2020 – apertura del bando;
– 23 ottobre 2020 chiusura del bando;
– novembre 2020 – valutazione delle domande e selezione dei vincitori;
– novembre- dicembre 2020 – premiazione.

Rispetto allo scorso anno, l’intera procedura è stata semplificata, a partire dalla domanda di partecipazione. Tra i cambiamenti, ad esempio, evidenziamo l’eliminazione delle categorie di partecipazione nonché sono previsti fino ad un massimo di nove vincitori di pari livello (i premi sono costituiti da onorificenze simboliche di eccellenza che saranno consegnati in uno specifico evento
celebrativo).
L’avvio dell’iniziativa, e quindi della presentazione delle domande sarà formalizzata con la pubblicazione sul sito Web di Confagricoltura (www.confagricoltura.it) della documentazione di riferimento (anticipata in allegato alla presente circolare) e del Bando, nel quale saranno indicate tutte le informazioni relative alla procedura di partecipazione, riassunte di seguito.
La documentazione dovrà essere compilata ed inviata al seguente indirizzo e-mail: direzione@confagriasti.com, unitamente ad eventuale ulteriore documentazione a supporto dell’innovazione.
La Scheda di descrizione dell’innovazione, in alternativa al formato word, potrà essere compilata seguendo la procedura digitale indicata sempre nella sezione Premio innovazione in agricoltura (https://www.confagricoltura.it/ita/attivita/premio-innovazione).
Per qualsiasi informazione contattare: Confagricoltura Asti – tel: 0141434943 – E-mail: direzione@confagriasti.com

Domanda di partecipazione e Allegati Premio Confagricoltura_rev 18.9

Lettera soci_Premio2020_17.9

Prot 530_Circolare Direttore Generale_PremioInnovazione 2020_17.9 (003)

REGOLAMENTO_Premio 18.9

Scheda di descrizione innovazione