Confagricoltura Liguria e Confagricoltura nazionale hanno organizzato per mercoledì 27 novembre alle 16 un webinar dal titolo “La nuova Legge delega del florovivaismo italiano: quali scenari e quali opportunità?” L’evento, rivolto in modo particolare alle aziende associate, sarà l’occasione per fare il punto sulle novità previste dalla nuova Legge delega, che contribuisce a definire un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica; un focus particolare sarà dedicato anche alle attività forestali ed alle prospettive che si aprono con i decreti delegati della legge, che Confagricoltura auspica vengano definiti quanto prima, affinché si arrivi ad un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali. All’appuntamento, che sarà un momento di approfondimento informativo e sindacale, interverranno il direttore generale di Confagricoltura Annamaria Barrile, il presidente della FNP Florovivaismo della Confederazione, nonché presidente di Confagricoltura Liguria, Luca De Michelis, il direttore Politiche di Sviluppo Economico delle Filiere Agroalimentari confederale, Vincenzo Lenucci, Marta Fiordalisi della direzione Politiche di Sviluppo Economico delle Filiere Agroalimentari di Confagricoltura, Silvia Piconcelli, della direzione confederale Sviluppo sostenibile e Innovazione, Alessandra Ausanio della direzione Relazioni con il Parlamento ed il direttore di Confagricoltura Liguria, Andrea Sampietro. In allegato la locandina del webinar e di seguito il link per: https://tinyurl.com/2yazrt9e
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Sulla GU n. 164 del 15 luglio scorso è stata pubblicata la legge 4 luglio 2024 n. 102 che delega il Governo a definire, tramite uno o più decreti legislativi da adottare entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge delega in commento, un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica.
Il Governo, nell’esercizio della delega, dovrà attenersi ai principi e criteri direttivi definiti dall’art. 2, tra cui si evidenziano le azioni tese a:
• disciplinare l’articolazione della filiera florovivaistica comprendendo sia le attività agricole sia le attività di supporto alla produzione, quali quelle di tipo industriale e di servizio;
• definire l’attività agricola florovivaistica in coerenza con le disposizioni dell’articolo 2135 del Codice civile e del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, nonché prevedere l’applicazione dei contratti di coltivazione ai diversi comparti del settore;
• prevedere un coordinamento nazionale che fornisca misure di indirizzo al settore, anche mediante l’istituzione di un ufficio per la filiera del florovivaismo, presso il Masaf al fine di
garantire l’efficace gestione del settore e la valorizzazione delle attività, tenendo conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche all’interno delle misure di indirizzo del settore;
• prevedere l’elaborazione, con periodicità quinquennale, di un Piano nazionale del settore florovivaistico, quale strumento programmatico e strategico che tenga conto delle peculiarità delle produzioni floricole e di quelle vivaistiche;
• predisporre un sistema di rilevazione annuale dei dati statistici del settore del florovivaismo, comprendente la rilevazione della specie e della quantità di prodotto coltivato e dei relativi prezzi;
• qualificare come centri per il giardinaggio le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del Codice civile che operano nel settore specializzato del giardinaggio e del florovivaismo e che forniscono beni e servizi connessi all’attività agricola e definire la loro collocazione all’interno della filiera florovivaistica;
• favorire l’aggregazione tra produttori attraverso la semplificazione delle procedure volte alla costituzione di organizzazioni di produttori del settore florovivaistico;
• disciplinare, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386, e dai relativi decreti attuativi, le condizioni per la produzione di materiali forestali di moltiplicazione, prevedendo che la germinazione e la certificazione degli stessi materiali di moltiplicazione, nel rispetto delle disposizioni del medesimo decreto legislativo n. 386 del
2003, siano realizzate dagli organismi ufficiali competenti e che la successiva coltivazione dei predetti materiali possa essere svolta nei vivai di proprietà privata, allo scopo di sostenere le attività di rimboschimento, ricostituzione forestale e restauro e di forestazione urbana nonché di perseguire gli altri fini d’interesse forestale.
Si ricorda che Confagricoltura è intervenuta sin dal varo dello schema di DDL ed ha costantemente monitorato i lavori parlamentari intervenendo su diversi temi dalla richiesta di inserimento dei riferimenti all’articolo 2135 del Codice Civile nell’inquadramento delle attività del florovivaismo, alla distinzione tra produzioni floricole e vivaistiche anche nella programmazione degli interventi di politica settoriale, sino all’istituzione di un sistema statistico che consenta di avere a disposizione dati aggiornati e dettagliati per valutare in maniera approfondita l’andamento del settore e definire le necessarie politiche di supporto.
Il Governo, come sopra accennato, avrà ora a disposizione due anni, dall’entrata in vigore della legge, per adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a costituire un quadro normativo organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione ed incremento della qualità e dell’utilizzo dei prodotti del settore e della filiera florovivaistica. Confagricoltura ha già manifestato al Governo la sua disponibilità a collaborare attivamente ai lavori di definizione del/dei decreto/i delegato/i affinché si arrivi ad un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali.
Confagricoltura apprende con soddisfazione dell’approvazione definitiva del disegno di legge delega al Governo per definire un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica. La misura è particolarmente apprezzabile per i riferimenti all’articolo 2135 del Codice Civile nell’inquadramento delle attività del florovivaismo cui fa riferimento la legge. Pure apprezzabile è la distinzione tra le produzioni floricole e quelle vivaistiche anche nella programmazione degli interventi di politica settoriale. Obiettivi che Confagricoltura ha sostenuto sin dal varo dello schema di ddl.
“Positivo – aggiunge il presidente della FNP Florovivaismo di Confagricoltura Luca De Michelis – è anche il riferimento all’istituzione di un sistema statistico che consenta di avere a disposizione dati aggiornati e dettagliati per valutare in maniera approfondita l’andamento del settore”.
Confagricoltura ora auspica che si passi quanto prima alla definizione dei decreti delegati, per i quali si dichiara disponibile a collaborare affinché si arrivi a un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali. L’urgenza deriva dal fatto che i dati della congiuntura non sono del tutto positivi: il comparto, con un valore della produzione di oltre 3 miliardi di euro e un export di 1,2 miliardi, ha archiviato il 2023 con un calo del 2% della produzione in volume a livello europeo e quasi del 4% a livello nazionale.
“La flessione – conclude De Michelis – è stata compensata da un aumento dei prezzi che ha consentito di mantenere stabile il valore delle produzioni; tuttavia, occorre un’azione più decisa per consolidare il potenziale produttivo nazionale, favorire l’incremento dei consumi e sbocchi di mercato sui Paesi esteri delle nostre produzioni, caratterizzate da elevata qualità e sostenibilità”.
In allegato la tabella con i dati del comparto
L’Organismo Pagatore AGEA comunica che tutti i soggetti, che hanno presentato o intendono presentare domanda per gli aiuti di stato in seguito all’aumento dei costi energetici, saranno chiamati ad espletare un ulteriore adempimento.
L’adempimento richiesto consiste in una specifica dichiarazione (ALLEGATO A) richiesto a tutte le imprese che si sono avvalse o che intendono avvalersi dei crediti di imposta, per le spese sostenute per la componente energetica, relativi al semestre marzo – agosto 2022, riferiti ai seguenti decreti legge:
− DL Aiuti: decreto-legge 1° marzo 2022 n. 17
− DL Aiuti: decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21
− DL Aiuti: decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50
− DL Aiuti Bis: decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115
− DL Aiuti Ter: decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144
− DL Aiuti Quater: decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176
Tutte le imprese sono tenute a comunicare l’importo dei crediti di imposta, riferiti al periodo sopra indicato, utilizzati o che verranno utilizzati in compensazione attraverso la compilazione dell’ALLEGATO A al quale si dovrà accedere a valle della presentazione della domanda effettuata tramite SIAN.
L’importo del credito d’imposta sarà dedotto dal contributo, di cui al DM 19 ottobre 2022 n. 532191, al fine di evitare una sovra compensazione dei medesimi oneri.
L’ALLEGATO A deve essere compilato anche dalle imprese che non si sono avvalse e non intendono avvalersi dei predetti crediti di imposta.
Il termine per la presentazione delle domande di aiuto è prorogato al 21 aprile 2023
ALLEGATO_A Dichiarazione Crediti di imposta FLOROVIVAISMO
Istruzioni Op. n. 24. 2023 Proroga termine presentazione domande
Il decreto 19 ottobre definisce vari aspetti tra cui le risorse destinate al comparto florovivaistico pari a 25 milioni di euro, erogate con il regime di aiuti noto come “Quadro temporaneo di sostegno all’economia a seguito del conflitto Russo-Ucraino”. La tipologia di aiuto è quella indicata nella sezione 2.1 del Quadro temporaneo relativa agli importi di valore limitato, la cui soglia per il settore agricolo è di 62 mila euro.
Il contributo a fondo perduto ha lo scopo di compensare i maggiori costi (pari almeno al 30% in più) sostenuti dalle imprese dal 1° marzo 2022 al 31 agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per l’acquisto di energia elettrica, metano, gpl, gasolio e biomasse per la combustione in azienda.
Le imprese florovivaistiche potranno accedere ai sostegni, calcolati nella misura massima del 30% dei maggiori costi sostenuti, presentando domanda, anche in forma precompilata, secondo modalità che saranno stabilite dall’organismo pagatore e allegando copia delle fatture di acquisto.
Il pagamento del contributo potrà avvenire in una o più tranches. Sarà anche possibile accedere a un acconto (90% dell’importo) da liquidare entro il prossimo 31 dicembre.
L’ufficio tecnico della Confagricoltura di Asti sono a disposizione per fornire la necessaria assistenza agli agricoltori interessati.
In allegato il testo completo del decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
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